Novità ed eventi

18/02/20

PARCO FOTOVOLTAICO: QUALCHE CHIARIMENTO DALLA PRESIDENZA

Il dibattito che si è sviluppato sulla carta stampata sul possibile insediamento di un impianto per la produzione di energia elettrica da fotovoltaico sui terreni di Fondazione Città di Cremona, ha indotto la Presidente Uliana Garoli a relazionare nel consiglio Comunale del 17 febbraio 2020, dove i partiti politici M5S, Forza Italia e Lega avevano presentato tre ordini del giorno. con giudizi negativi sull'operazione. La presidente ha illustrato la genesi della proposta imprenditoriale e i motivi per cui lo scorso Consiglio di amministrazione aveva deciso di non scartare a priori un'iniziativa che oltre a garantire un introito significativo per le casse dell'ente - soprattutto in vista degli ingenti investimenti per il recupero della palazzina storica del Soldi - comportava la produzione di energia elettrica senza emissioni di Co2, un obiettivo perseguito sia a livello globale che locale.
Questo il testo integrale dell'intervento della Presidente, utile a sgombrare il campo da fraintendimenti circa la trasparenza e la correttezza del metodo seguito dalla Fondazione nell'esaminare la proposta ricevuta.

Ringrazio il Presidente del Consiglio Comunale e i capigruppo per aver accolto la mia richiesta di riferire alla massima assemblea cittadina sul dibattito che si aperto in città sulla proposta di un impianto fotovoltaico sui terreni di Fondazione.

Come noto gli ultimi cinque anni di mandato sono stati connotati da importanti progetti in parte completati e in parte avviati che hanno visto la valorizzazione del patrimonio di Fondazione i cui immobili sono per oltre la metà impegnati in attività sociali e di welfare e concessi in comodato gratuito (sede di Cremona Solidale, Agropolis ecc.) .
Gli obiettivi del nuovo mandato mirano a completare quanto avviato più rapidamente possibile e con efficacia, in questo contesto si colloca il completamento della ristrutturazione della palazzina storica di Cremona Solidale per rendere sempre più adeguati gli spazi dedicati ai servizi per le persone anziane.

La scorsa estate siamo stati contattati da un investitore straniero che ha manifestato interesse per il fondo agricolo adiacente a Cremona Solidale per il fatto che si trova vicino a una stazione ricevitrice elettrica.

La necessità di poter dare una risposta in tempi rapidi derivava da un fatto molto semplice. L’investitore richiedeva un risposta chiara rispetto alla nostra disponibilità di concedere il terreno in diritto di superficie per poter iniziare a progettare l’iniziativa. Alla domanda avremmo dovuto rispondere con un si o con un no. Diversamente non saremmo qui a parlarne per approfondire il tema.

Da qui la risposta interlocutoria di Fondazione. Avremmo avuto la necessità di un assenso di larga massima dall’amministrazione e di dare visibilità pubblica alla richiesta.

Altro punto posto all’attenzione dei proponenti la possibilità di realizzare la copertura con un impianto fotovoltaico del parcheggio di Cremona Solidale, con il duplice vantaggio: quello di ombreggiare e proteggere l’area dalle intemperie e contemporaneamente produrre energia utilizzabile dall’azienda per il proprio fabbisogno energetico.

Ora l’assenso di massima da parte dell’amministrazione c’è stato anche se non si era in presenza di un vero e proprio progetto, come correttamente ha risposto l’assessore Pasquali all’interrogazione che le è stata rivolta.

Sulla proposta pervenuta, sia da parte del sindaco e della giunta sia da parte dei consiglieri di Fondazione si è espressa la massima prudenza in merito ad un’iniziativa che, tuttavia, è apparsa sicuramente interessante ed eticamente sostenibile rispetto all’obiettivo di produzione di energia pulita, inserito nelle linee per arginare i cambiamenti climatici attraverso la riduzione dell’emissione di CO2.

La valutazione è stata di tipo etico ed economico.

Sul piano etico/ambientale l’iniziativa è apparsa in linea con gli obiettivi europei e quelli che si è dato il nostro paese con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) circa gli obiettivi 2030 sulle rinnovabili.

Inoltre va osservato che il tipo di impianto proposto, che la nostra legge nazionale definisce di pubblica utilità ( d. Lgs 387 del 2003), non gode di incentivi ne’ di contributi di alcun genere, pertanto non grava sulle bollette delle famiglie ma utilizza interamente capitali privati, in questo caso capitali stranieri che potrebbero essere investiti sul nostro territorio con beneficio anche sull’indotto con ricadute sulle imprese locali.

Sul piano economico la proposta è stata valutata molto interessante per Fondazione, proprio per poter continuare la propria opera di valorizzazione del patrimonio e nello stesso tempo di restituzione in attività sociali di sostegno al welfare della città.

Quanto alla procedura attivata, considerato che in questi giorni molto si è scritto sulla stampa locale in merito alla presunta volontà di insabbiare o nascondere l’iniziativa, devo rappresentare a questo consiglio che, pur non avendone l’obbligo, è stato pubblicato l’avviso con tutte le caratteristiche del caso sul sito della Fondazione per ben 45 giorni allo scopo di invitare tutti gli interessati a presentare offerte migliorative.

Linea Green Srl si è dimostrata interessata all’iter, ma la busta dell’offerta presentata conteneva una richiesta di sospensione del meccanismo di aggiudicazione appellandosi all’applicazione del codice degli appalti, non applicabile all’oggetto specifico. Sospensione che non si è potuto accogliere.

Quanto all’opportunità economica devo sottolineare che l’attuale rendita annua per i 15 ettari ad uso agricolo è di € 12.600 anno; la proposta dell’investitore per la concessione in diritto di superficie è di € 38.300 anno, che in 30 anni renderebbe € 1.150.000, di cui la prima metà di € 575.000 alla firma del contratto e il resto in cinque anni.

L’offerta ci è sembrata interessante anche sotto il profilo della valorizzazione del lascito a suo tempo ricevuto.

La condizione per poter stipulare il contratto, ovviamente è che il progetto, una volta presentato, superi l’iter autorizzativo di Regione e Provincia per il quale sono previsti dall’investitore 18 mesi. Solo dopo la conclusione dell’iter si potrebbe stipulare il contratto di concessione in diritto di superficie del terreno.

È di tutta evidenza che l’opportunità economica andava valutata con la massima attenzione.

A prescindere dall’iter autorizzativo previsto dalla normativa vigente, si è valutato con altrettanta attenzione l’aspetto dell’impatto visivo/paesaggistico e quello dell’utilizzo di suolo agricolo.

Su questi aspetti amministrazione e consiglio di amministrazione dell’ente hanno concentrato l’attenzione e peraltro su questi punti si è altresì sviluppato il legittimo dibattito in città.

Anche su questo il nostro cda ha fatto delle valutazioni, in particolare rispetto l’utilizzo di suolo agricolo.

Ora, sappiamo che nella nostra pianura non esiste reale alternativa all’integrazione alla produzione di energia pulita rispetto al fotovoltaico, infatti non ci sono le condizioni per l’eolico e l’idraulico. Il tipo di impianto proposto presenta pali infissi nel terreno coltivato a prato, senza cls e, per le descrizioni che abbiamo a disposizione, non ne altera la biodiversità, non ne modifica le caratteristiche poiché mantiene l’areazione, l’umidità, consente l’infiltrazione dell’acqua nel sottosuolo ecc.

Non si può dunque parlare di consumo di suolo ma di utilizzo temporaneo di suolo agricolo per produrre energia pulita.
Oggi il fondo è coltivato a mais, la coltura meno indicata per la biodiversità faunistica e floristica.
Il terreno del fondo assumerebbe la caratteristica del prato stabile senza uso di erbicidi o insetticidi. La recinzione rimarrebbe sollevata da terra per consentire il transito di piccoli animali.

Quanto all‘impatto paesaggistico verrebbero piantumate essenze autoctone che, oltre a mitigare l’impatto visivo, favorirebbero assieme al prato l’habitat per la fauna ecc. Si può affermare, dunque, che a livello ambientale il terreno migliora e non peggiora.

A queste considerazioni si deve aggiungere l’accresciuta sensibilità sulla necessità di produrre energia ad emissioni zero di CO2 per sostenere la mobilità elettrica: bus elettrici, auto elettriche ecc. .
Di certo aumenta il fabbisogno, ma la mobilità elettrica non sarà mai ad emissioni zero se accettiamo che la produzione di energia elettrica provenga da fonti fossili ( in Italia più del 60%) .

Allora la domanda alla quale il legittimo dibattito che si è aperto in città, grazie a questa opportunità che ha Fondazione di possedere un fondo vicino ad una cabina primaria, è quale contributo intende dare la nostra città alla produzione di energia pulita?

Personalmente ritengo che l’opportunità data possa essere vista, senza pregiudizi, come un accettabile compromesso, vista la finalità.

Si scrive che gli impianti dovrebbero essere fatti sui tetti.
Fondazione in questo ha già investito molto realizzando fin dal 2011 l’impianto sui tetti di Cremona Solidale ( impianto che produce 600 kW).
Il tema sicuramente merita un approfondimento per la difficoltà ad effettuare impianti nei centri storici, perché le aree dismesse hanno prezzi elevati e gli investitori non le considerano e sui capannoni industriali, vista la situazione economica, poche aziende investono anche in assenza degli incentivi che hanno sostenuto lo sviluppo in passato.
Oggi la sostenibilità passa attraverso realizzazioni di grandi dimensioni agevolate dall’economia di scala.
Si pensi che per realizzare una produzione di 10 MW servirebbero i tetti di 3.500 villette o 350 condomini o 35 tetti di grandi dimensioni.

Queste sono le considerazioni che abbiamo condiviso in seno al consiglio di amministrazione nel quale abbiamo votato sempre all’unanimità. Ricordo che il consiglio era costituito oltre che dalla sottoscritta, dal consigliere Storti che ha partecipato al cda che ha dato l’avvio alla procedura di avviso pubblico, al consigliere Bassi ingegnere che ha operato per tutta la vita professionale nel settore energetico e delle utilities, dal consigliere Bosio primario di pneumologia che, quanto all’effetto della qualità dell’aria sulla salute ha una grande esperienza e dalla consigliera Romagnoli insegnante che si occupa di fragilità nell’infanzia.

Allo stato attuale, in merito alla proposta pervenuta, Fondazione si è limitata a verificare con la procedura di evidenza pubblica se vi fossero altri interessati all’iniziativa. Sul terreno è rimasta la società Juwi Development 02 Srl con la quale ad oggi non si è ancora proceduto alla stipula di alcun contratto preliminare.

Nella speranza di aver dato elementi utili al merito del dibattito, auspico che questo consiglio comunale voglia approfondire con la stessa attenzione gli aspetti che hanno occupato gli amministratori della Fondazione, con lo spirito di continuare a realizzare nel migliore dei modi gli obiettivi dell’ente a vantaggio della cittadinanza più debole, con uno sguardo sempre rivolto al futuro.

27/01/20

Insediamento nuovo Consiglio di Amministrazione

In data 23 gennaio 2020 si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Città di Cremona; nella medesima seduta il Consiglio di Amministrazione ha eletto l’ing. Fiorenzo Bassi Vicepresidente. Il nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Città di Cremona risulta, pertanto, così composto:

Uliana Garoli - Presidente

Fiorenzo Bassi – Vicepresidente

Giancarlo Bosio – Consigliere

Roberto Galletti –Consigliere

Paola Romagnoli - Consigliere

24/12/19

Il sindaco ha rinnovato il Cda della Fondazione: nuovo entrato Roberto Galletti

Il Sindaco Gianluca Galimberti ha nominato, con proprio decreto, i componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione 'Città di Cremona' che risulta così composto: Uliana Garoli, Presidente, Fiorenzo Bassi, Giancarlo Bosio, Roberto Galletti e Paola Romagnoli in qualità di consiglieri. Si è pertanto concluso l’iter amministrativo per l’insediamento dell'organismo che gestisce la vita della Fondazione. Sindaco e Giunta formulano "un sentito ringraziamento ai precedenti consiglieri per l’opera prestata nei cinque anni appena trascorsi con generoso impegno, grande disponibilità e approfondita competenza".

“Questo Consiglio di amministrazione si insedia con alcune novità e nel segno della continuità di ciò che di bello è stato fatto. Il rispetto delle istituzioni aiuta a riconoscere il percorso fatto e valorizzare quanto di buono già c'è, individuando nuove sfide e progetti. Il Consiglio di amministrazione della Fondazione si innesta nella storia della città e nell'importantissimo sistema del welfare cittadino che va continuamente implementato e sostenuto. In particolare, all’interno di questo sistema, l'Azienda 'Cremona Solidale' e la Fondazione devono continuare lavorare in sinergia. Al nuovo Consiglio di Amministrazione i migliori auguri di buon lavoro”, dichiarano congiuntamente il Sindaco e la Giunta comunale.

24/12/19

BUON NATALE DAI RAGAZZI DELLE COMUNITA'

Auguri speciali di Buon Natale e Buone Feste ai ragazzi delle comunità per minori sostenute dalla Fondazione Città di Cremona e dall'Associazione Lazzaro Chiappari - Ex Allievi Orfanotrofi e Manini.

06/12/19

MINA, FRUTTA E VERDURA: LA DONAZIONE DI DENNJ PERETTO ALLA COLLEZIONE DEL '900. CONTINUA LA MOSTRA SU ASTRI E ARTE

La collezione degli artisti cremonesi del Novecento della Fondazione Città di Cremona, la più cospicua in città, si è arricchita da oggi di una nuova opera, il dipinto "Mina, Frutta e Verdura", donato dall'autore Enrico Dennj Peretto ed eseguito a tecnica mista, acrilico e pastello su tela. La donazione è stata ufficializzata davanti alla conservatrice dei Beni artistici della Fondazione, Tiziana Cordani e alla presidente della stessa Uliana Garoli.
"Un’opera originale - ha spiegato Cordani - che prendendo spunto da un disco della cantante cremonese, celebra con garbata ironia, freschezza cromatica e spigliato segno grafico, la quarta T cremonese, la Tigre di Cremona diventata un simbolo amato da molti".
Nato a Cremona nel 1947, Peretto vive e lavora a Spinadesco. La sua prima mostra personale risale al 1971, poi un lungo silenzio artistico fino al 2001, quando riprende a dipingere ed esporre iniziando da una personale presso le Sede dell’Associazione Artisti Cremonesi. Nel 2010 espone all’Adafa e nel 2018 ancora alla AAC. Peretto è espositore e organizzatore della Mostra Contemporary Art a Castelvetro. Numerose le collettive a cui ha preso parte dal 2002 fino oggi; nel 2018 è presente sul catalogo di Arte Moderna e Contemporanea di Sartori Editrice Mantova.
Presso la sala del Consiglio della Fondazione, dove ha avuto luogo la donazione, è ancora visitabile l'esposizione dedicata all'osservazione del cielo e degli astri, realizzata da Tiziana Cordani e Alessandro Maianti del Gruppo Astrofili Cremonesi: quattro dipinti a tema 'cosmologico' dall'Ottocento ai contemporanei, che mostrano il fascino che la volta celeste ha sempre esercitato sugli artisti. Esposti inoltre i pannelli esplicativi sull'universo e alcuni strumenti per l'osservazione di stelle e pianeti.

29/11/19

MISSIONE LAVORO. TAGLIO DEL NASTRO UFFICIALE A PALAZZO FODRI PER IL CENTRO PER L'IMPIEGO

Con il taglio del nastro dei nuovi uffici del Centro per l'Impiego al primo piano di corso Matteotti 15, palazzo Fodri è tornato ad essere completamente occupato, realizzando così uno degli obiettivi di mandato del Cda di Fondazione Città di Cremona. Lo ha ricordato la presidente Uliana Garoli intervenendo, venerdì 29 novembre, alla cerimonia di inaugurazione a cui hanno preso parte il presidente della Provincia, Paolo Mirko Signoroni, il dirigente del Settore Formazione e Lavoro della Provincia di Cremona, Dario Rech, il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti e don Aldo Manfredini, parroco di San Michele che ha impartito la benedizione ai locali. Il Centro per l'Impiego in realtà era già attivo in questi spazi dal 26 agosto, data del trasferimento da via Massarotti.
La ristrutturazione del primo piano (ex uffici di Banca Intesa) è avvenuta a ritmo serrato nel corso dell'estate 2019 sotto la direzione dell'ufficio tecnico di Fondazione, che ha lavorato a stretto contatto con il settore Lavoro della Provincia.
Nel suo intervento la presidente Garoli ha evidenziato come “l’inaugurazione del Centro per l’Impiego coincida con la piena occupazione di palazzo Fodri, dove durante gli ultimi cinque anni si sono insediate importanti attività culturali e aziende tecnologiche. Coincide anche con il completamento del mandato del nostro consiglio di amministrazione e per questo siamo soddisfatti di aver restituito al pieno utilizzo questo bellissimo palazzo nel centro storico di Cremona, entrato a far parte del patrimonio della Fondazione nel periodo precedente.
La parte rinascimentale ospita le attività culturali e artistiche di Cr.Forma, Università di Pavia, scuola di danza Specchio Riflesso e coro Costanzo Porta; mentre la parte più recente vede l'insediamento di attività innovative di engeneering e informatica. Il Centro per l’Impiego aggiunge un tassello molto importante a questo contesto. Con la Provincia ci accomuna lo scopo di favorire l’accesso al lavoro, una delle maggiori emergenze di questi anni: uno dei bandi più partecipati tra quelli pubblicati dalla Fondazione riguarda proprio il sostegno alle associazioni che si occupano di inserire nel modo lavorativo le persone più fragili".

"Mi auguro - ha aggiunto Garoli - che questa collaborazione sia la base per future iniziative comuni. Un particolare ringraziamento va allo staff della Fondazione: l’ufficio tecnico che ha fatto in modo che in tempi ristretti si potesse realizzare il restauro tenendo conto di tutte le esigenze e in particolare l’architetto Signorini e il geometra Odelli; e poi il segretario generale avvocato Ghilardi per la contrattualistica. Grazie anche al Dirigente dottor Rech e tutti gli operatori del Centro per la collaborazione”.
Durante la cerimonia il presidente della Provincia Signoroni ha ringraziato il Comune di Cremona "che ha messo a disposizione del Centro dei locali così importanti che sicuramente si rifletteranno anche sulla qualità del lavoro e dei servizi che qui verranno erogati" e la stessa Garoli "che si è adoperata per risolvere le mille difficoltà che si sono presentate nel corso dell’operazione". "La nuova sede - ha poi aggiunto - è molto bella e assume un forte significato simbolico: rappresenta il primo passo verso l’attuazione del tanto atteso Piano nazionale per il potenziamento dei Centri per l’Impiego e delle politiche attive del lavoro che si realizzerà entro il 2021”. In previsione entro quell'anno ci sono le assunzioni di ben 70 persone nei quattro Centri per l'Impiego della Provincia, con un impegno finanziario sui piano organizzativo e infrastrutturale di 5 milioni di euro.
Il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, ha evidenziato come la nuova sede del CPI di Cremona rappresenti “la porta di accesso al lavoro ed allo sviluppo socio-economico del tessuto urbano e del territorio, con azioni fondamentali volte all’occupazione ed a creare nuove opportunità per giovani e meno giovani”.
Ha continuato il Sindaco: “Una piccola cittadella dentro al cuore della città, con un grande significato, per il rilancio importante ed integrato di una parte del contesto urbano, con servizi volti alla comunità, dove rientrano anche aspetti centrali quali l’orientamento, le collaborazioni con il mondo associazionistico e datoriale, oltre al supporto alla persona sia dal punto di vista sociale che della presa in carico”.
A queste parole si sono aggiunte quelle di don Manfredini, delegato dal Vescovo di Cremona per la benedizione dei locali, dove speranza, dignità ed attenzione al prossimo ed a chi è in difficoltà, per aver perso lavoro o per chi non lo ha ancora trovato, si coniugano e si concretizzano in azioni reali e progetti, che ridanno dignità alla persona, costruendo ponti solidi per il futuro.

 

28/11/19

Il Museo del Lino protagonista il 30 novembre a #OLTREILGIARDINO

Un telaio fotografato con la tecnica del light painting da Alberto Bruschi

Nuovo appuntamento di #OLTREILGIARDINO, il progetto di animazione degli spazi tra via XI febbraio 60 e via Bonomelli 81, ossia tra le attività del Centro Barbieri e quelle di Civico 81. Sabato 30 novembre a partire dalle 15,30, a ravvivare questi spazi saranno i racconti popolari dal mondo rurale narrati dai volontari del Museo del Lino di Pescarolo, importante punto di riferimento per la storia economica e sociale del territorio cremonese, e le fotografie realizzate dal Gruppo Fotografico Adafa proprio tra gli oggetti e le attrezzature esposte a Pescarolo. Inframmezzate dagli interventi di Stefana Mariotti, fondatrice del Museo oggi purtroppo chiuso per mancanza di fondi, saranno esposte circa 20 fotografie in formato 50/70 realizzate da Alberto Bruschi, Tiziana Coppetti, Davide Volpi e Vito Gerevini con la tecnica del Light Painting, parte della mostra 'Lino' esposta due anni fa in sala Alabardieri di palazzo Comunale. Protagonista è il mondo della filanda, con i suoi attrezzi di lavoro, le fatiche, i riti e il ricordo di un mondo sparito per sempre.
Il pomeriggio terminerà con una merenda ed è organizzato da Cremona Solidale, che gestisce il centro diurno integrato Barbieri, consorzio Il Solco Cremona, Comune di Cremona e Fondazione Città di Cremona, proprietaria degli spazi di via XI Febbraio 60 e promotrice della raccolta fondi #OLTREILGIARDINO. Campagna che continua e a cui si può contribuire anche con piccole cifre. Per saperne di più: http://www.fondazionecr.it/p_dettaglio_36.php

11/11/19

95 anni della 'Lazzaro Chiappari' festeggiati in Fondazione

Consueta, partecipata riunione, domenica 10 novembre, degli ex Allievi dell’Orfanotrofio e Manini di Cremona che hanno festeggiato il 95esimo anniversario di fondazione dell’associazione che li rappresenta, la ‘Lazzaro Chiappari’. Presso il salone del Consiglio della Fondazione Città di Cremona, sono intervenuti il presidente Arnaldo Scazzoli, la presidente della Fondazione Uliana Garoli, l’Assessore alle Politiche Sociali Rosita Viola. In chiusura, i saluti del Presidente degli ex Ciudin di Vercelli e del segretario degli Ex Martinit di  Milano. Presenti tra il pubblico anche gli assessori Maura Ruggeri e Simona Pasquali.
Scazzoli ha sintetizzato quanto fatto nei 95 anni di vita dell’associazione, percorrendo l’excursus storico durante il quale non è mai mancata l’azione di solidarietà spontanea e disinteressata, azione che ancora oggi appare necessaria ed attuale.
Uliana Garoli ha ringraziato l’associazione per la fattiva collaborazione in tutti gli eventi organizzati dalla Fondazione, che a sua volta ha un ruolo di “cassaforte” della generosità dei cremonesi, in quanto conserva ma allo stesso tempo restituisce alla città quanto riceve dalle donazioni. Un esempio tra i tanti, la realizzazione degli appartamenti di via 11 Febbraio affinché gli anziani possano rimanere a vivere nel centro storico con il sostegno del mutuo aiuto e servizi adeguati.
Rosita Viola ha sottolineato l’importanza dell’azione della Lazzaro Chiappari e in generale del  Volontariato, che sa fare emergere le situazioni più delicate da sottoporre poi alle istituzioni, coltivando giornalmente relazioni di amicizia/vicinanza oltre che dando spesso un aiuto concreto sul piano materiale.
Grazie al contributo di soggetti sostenitori, fra i quali la Cassa Padana di Cremona, sono stati assegnati attestati di natura economica, individuali e di gruppo, agli ospiti delle comunità, quali riconoscimenti di risultati di crescita e/o incentivi per i percorsi formativi in essere e per contribuire a realizzare educative iniziative.
Per la prima volta una Socia Ex Allieva delle Comunità ha contribuito con un aiuto a sostegno di una necessità immediata di una ospite delle Comunità. Gesto significativo nella tradizione della Lazzaro Chiappari. Atto che nella prospettiva di continuità della Associazione e di benefico auspicio.
A Maura Ruggeri è stato poi riconosciuto lo stato di “Socia Amica dell’Associazione” per i trascorsi nei quali sono stati sviluppati nel tempo anche problematiche sul modello organizzativo e metodi di accoglienza dei minori.   
La giornata era iniziata con la  Messa in suffragio dei defunti officiata nella vicina  chiesa di S.Siro, alla presenza anche del Sindaco Galimberti, proseguita poi con la posa di una corona di alloro alla lapide, posta nell’androne di ingresso del Palazzo della Carità, riportante il nome degli ex Allievi Caduti nelle due grandi guerre del secolo scorso.
Un partecipato pranzo sociale al Ristorante della “Cascina Moreni” ha concluso la giornata di festa.

09/11/19

IL CIELO TRA SCIENZA E ARTE: INAUGURATA LA MOSTRA 'E SALII SUSO A RIVEDER LE STELLE'

Inaugurata presso la sala del Consiglio di Fondazione Città di Cremona la mostra didattica "E salii suso a riveder le stelle", momento iniziale di un percorso teso a valorizzare tanto gli aspetti artistici quanto quelli scientifici dell'esplorazione del cielo. Nella città di Janello Torriani, genio del Rinascimento a cui Cremona ha dedicato una mostra nel 2016 e del più grande orologio astronomico del mondo, quello del Torrazzo, costruito nel Cinquecento dai Divizioli, non poteva mancare uno spazio di approfondimento che consentisse di vedere lo spazio anche come motivo ispiratore dell'immaginazione artistica.
La presentazione è avvenuta alla presenza di Uliana Garoli, presidente di Fondazione Città di Cremona, di Fiorenzo Bassi, consigliere, e dell'assessore Rodolfo Bona.
La mostra è curata da Tiziana Cordani, conservatrice dei beni artistici della Fondazione e da Alessandro Maianti presidente del Gruppo Astrofili cremonesi e offre l'occasione di avvicinarsi al mondo dei pianeti e delle stelle attraverso pannelli esplicativi, accanto ai quali trovano collocazione tre opere della collezione degli Artisti Cremonesi del '900 della Fondazione: "Tunnel della memoria" e "Goniometro" di Gabriella Benedini e "Cosmogonia" di Ruggero Alfei. Il percorso espositivo inizia con la statua in terracotta dello scultore soncinese Agostino Ghilardi, "La Stella dello Scorpione", posta in permanenza alla sommità della scalinata d'ingresso e si conclude con una novità assoluta, una rappresentazione della 'Dea della Notte' di pittore anonimo francese di metà Ottocento, prestata da un donatore anch'egli anonimo. Un dipinto, come spiega Tiziana Cordani, intriso di spirito romantico tendente già al Decadentismo, con il chiarore della falce di luna sullo sfondo e la raffigurazione in primo piano della Notte avvolta in un velo nero, sopra un carro trainato da due gufi. Una rappresentazione della Notte di cui troviamo esempi anche nell'arte romana, tema caro ai pittori di età romantica particolarmente affascinati dalle scene notturne e velate di mistero.
Un mistero che scienza e tecnologia hanno in parte svelato, ma che resiste col suo fascino anche nell'epoca dei telescopi elettronici, come quello rifrattore prestato alla mostra dagli Astrofili, che consente di guardare allo spazio con estrema precisione, grazie al computer interno che 'identifica' e ricostruisce una zona del cielo partendo dal punto che si sta inquadrando. "Si sta scoprendo una quantità sempre maggiore di pianeti - spiega Maianti - le stelle hanno quasi tutte sistemi solari simili al nostro. Difficile non pensare che possano esistere anche forme di vita su di essi". Sempre più numerosi anche i contributi alla vita di ogni giorno offerti dalla ricerca spaziale, dalla scoperta di nuovi materiali alle enormi potenzialità dei satelliti geostazionari per le comunicazioni."Lo spazio invita allo spirito critico - aggiunge Maianti - ha quindi un valore altamente educativo soprattutto per i giovani, perchè la sua esplorazione richiede riflessione e non immediatezza".

Il titolo scelto (E salii suso a riveder le stelle) non è solo il verso di un poeta - aggiunge Cordani - ma "rappresenta l’intima aspirazione dell’umanità che vi vede sia un simbolo della divinità sia una meta cui tendere con il dominio dello spazio extraterrestre. La mostra è particolarmente rivolta agli studenti, mi pare importante mostrare ai ragazzi che esiste un intero universo da scoprire, tanto più interessante di quanto possano trovare in uno smartphone".
La presidente di Fondazione Uliana Garoli inquadra la mostra all'interno di un quinquennio in cui la collezione di opere d'arte è cresciuta notevolmente, grazie alle donazioni di famiglie quali Maffezzoni, Paulli, Ferraroni, Cauzzi, per citarne solo alcuni. "Ci vorrebbe una relazione apposita di fine mandato per descrivere quanto sia cresciuta in questi cinque anni l'osmosi tra la nostra Fondazione e gli artisti cremonesi, per merito degli stimoli offerti dalla nostra curatrice", afferma Garoli.
"Avevo 18 anni quando iniziò il viaggio delle due sonde Voyager - aggiunge l'assessore Bona -. Sembrava che fosse un esperimento pionieristico, invece oggi sono ancora lì a trasmettere informazioni. E' da allora che sono affascinato da questo tema, che si lega alla mia passione per l'arte. D'altra parte i due temi si saldano, se pensiamo che nel mondo greco l'arte nasce come tentativo di dare ordine al caos".
Una mostra particolarmente adatta alle scuole, che potranno concordare visite guidate con la segreteria (tel 0372/421011 - segreteria@fondazionecr.it) ma anche a tutto il pubblico degli appassionati d'arte e dello spazio cosmico. Sono previste anche conversazioni e dibattiti che verranno successivamente comunicati. La mostra vuole fare inoltre da facilitatore per la realizzazione del planetario presso il Museo di Storia Naturale a cui il Gruppo Astrofili sta lavorando da un paio d'anni e che aveva ricevuto il sostegno del Comune attraverso uno dei bandi di Cultura Partecipata. Una realizzazione semplice che consentirebbe alle scolaresche cremonesi di osservare la volta celeste senza trasferimenti fuori città. Il gruppo Astrofili aveva già avviato una raccolta di fondi da privati molto favorevoli all'iniziativa, ma non ha ancora ottenuto risposte definitive dall'amminustrazione comunale eil progetto appare arenato.

Orari di visita: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 16.30, fino al 10 gennaio 2020 prorogabile. Fondazione Città di Cremona, piazza Giovanni XXIII 1, Cremona.

 

28/10/19

95ESIMO DI FONDAZIONE DELLA 'LAZZARO CHIAPPARI': LA FESTA IL 10 NOVEMBRE

Si terrà domenica 10 novembre 2019 la festa per i 95 anni di fondazione dell'associazione Lazzaro Chiappari - ex Allievi Orfanotrofio. Parteciperanno le autorità e le personalità impegnate nel sostegno dei minori in difficoltà, nonché i ragazzi delle Comunità per Minori gestite dai servizi sociali del Comune, oltre agli ex Allievi dell’Orfanotrofio, amici e delegazioni di ex allievi da Milano e Vercelli.
Il programma prevede la Messa in S.Siro di via Aselli alle ore 9, quindi nel palazzo della Fondazione, in piazza Giovanni XXIII sarà reso l’onore e il ricordo agli ex Allievi Caduti, per poi aprire la manifestazione pubblica nella sala consiliare della Fondazione, dove si celebrerà la ricorrenza. Ai giovani delle Comunità saranno donati attestati di sostegno individuali e collettivi.