Novità ed eventi

07/10/18

FESTA FONDAZIONE: A UN ANNO DA FINE MANDATO IMPORTANTI OBIETTIVI RAGGIUNTI

Un muro da abbattere, quello che divide il giardino di Casa Barbieri di via XI febbraio e il Civico 81 di via Bonomelli. L'uno luogo di residenza e aggregazione per anziani, l'altro polo di attività sociali e sanitarie focalizzate sui giovani ma anche sede di servizi per la città come gli studi dei medici di base. Una porta per consentire reciproci scambi, la cui apertura è ormai prossima e che assume un significato simbolico, come hanno spiegato i relatori del convegno "Nuovo welfare: costruire relazioni oltre i muri", sabato 6 ottobre presso la Fondazione Città di Cremona, all'interno della festa inaugurata con la mostra sulle opere di Anselmo Bucci. Nel palazzo della Carità si sono confrontati Uliana Garoli, presidente della Fondazione, Emilio Arcaini, presidente di Cremona Solidale, l'assessore al welfare e vivibilità sociale Rosita Viola, la coordinatrice sociale di Cremona Solidale, Roberta Barilli, il sociologo Mauro Ferrari. La mattinata, introdotta dal segretario generale della Fondazione Lamberto Ghilardi e dai saluti del sindaco Gianluca Galimberti, si è incentrata sulle attività in atto nel complesso di via XI febbraio, dove coesistono gli alloggi protetti di 'Casa Barbieri', il centro diurno integrato Barbieri, il centro sociale 'Fornaciari' gestito dall'Aup, sempre più intrecciati tra loro grazie alla sperimentazione siglata da Comune, Fondazione Città di Cremona e azienda Cremona Solidale. Da contenitore a compartimenti stagni si è passati ad un modello di collaborazione e integrazione che sta consentendo di mettere in pratica un welfare leggero, allo scopo di migliorare la vita di anziani non più in grado di gestire da soli la quotidianità, ma ancora lontani dalla necessità di un ricovero.
Un welfare di comunità, nel quale tutte le attività si sono aperte nell'ultimo anno anche ai ragazzi di 'Civico 81', alle scuole del quartiere, alla parrocchia e in prospettiva alla colletività intera, sfruttando la posizione di pregio nel centro città e il grande giardino.
"Scoprire la forza della fragilità di questi anziani", ha detto il sindaco nel suo saluto iniziale, "abbattere il muro vuol dire creare un unico comparto dedicato ad una comunità che è più accogliente. Combattere le fragilità significa stare meglio tutti".
La presidente Garoli ha fatto il punto sui quattro anni di mandato in Fondazione, che si concluderà a fine 2019: "Come Cda sentiamo la responsabilità di mantenere viva la tradizione di solidarietà di Cremona. Quando ci siamo insediati, avevamo progetti che ritenevamo molto ambiziosi, quattro anni fa sembravano un libro dei sogni. Oggi stanno diventando realtà grazie alla generosità di alcuni cittadini cremonesi". Garoli ha quindi ricordato l'importante lascito del gioielliere Somenzi: appartamento, arredi, collezioni d'arte, gioielli e argenteria lasciati a Cremona Solidale perchè venissero investiti nelle strutture a servizio degli anziani e che Fondazione Città di Cremona ha monetizzato attraverso aste e mercatini benefici (tuttora in corso). I proventi stanno finanziando la ristrutturazione dell'ala di sinistra della palazzina storica dell'ex Soldi di via Brescia, progetto da 4 milioni di euro che attende solo il benestare della soprintendenza per partire.
"Il lascito Raspagliesi - ha ricordato Garoli - era invece destinato espressamente a consentire agli anziani di restare a vivere in centro storico, cosa importante per coloro che hanno un certo grado di autonomia. Da qui la ristrutturazione di palazzo Barbieri di via XI febbraio, dove si stanno completando 10 nuovi alloggi per anziani e la comunità per disabili gravi".  Sul fronte sociale la Fondazione ha inoltre messo a disposizione solo quest'anno 70mila euro attraverso due bandi: uno con focus sulla promozione di ricerca lavoro per disoccupati; l'altro più specifico per le persone e le famiglie in difficoltà economica. "Il welfare deve andare verso chi ha effettivamente bisogno. Una goccia nel mare, ma che serva da stimolo", ha detto Garoli.
Sempre in centro storico, sta per essere completato il pieno utilizzo di palazzo Fodri, che dopo alcuni anni dall'acquisizione sta per vedere un nuovo ingresso negli ultimi spazi da 700 mq ancora liberi. Quattro anni intensi, per mettere a reddito il prestigioso immobile coronati dall'arrivo di varie attività, dai corsi dell'università di Pavia e di Cr.Forma, fino alla società di informatica Net4Market.

Per Emilio Arcaini, quello di abbattere i muri è stato "il primo impegno; prima era una collaborazione un po'asettica quella tra noi e la Fondazione, ora progettiamo insieme". Ricordate poi le ultime due famiglie che hanno voluto donare a Cremona Solidale: Dossena e Acerbi per i due giardini sensoriali per malati di Alzheimer; e Coppetti per il recupero delle ex cucine a spazio eventi.

Rosita Viola ha evidenziato la proficua collaborazione tra enti, sottolineato l'importanza dei sogni e spronato i giovani  a fare altrettanto, rivolgendosi direttamente alla classe 5A del Liceo scienze umane Anguissola presente al convegno. "Stiamo già attuando la sperimentazione sui 39 alloggi di via XI febbraio e recuperando la palazzina storica di Cremona Solidale, dove verrà ricavato un centro diurno Alzheimer più adeguato. Vogliamo davvero una città per tutti".

La responsabile delle attività sociali di Cremona Solidale, Roberta Barilli, ha illustrato le tappe della sperimentazione di via XI febbraio, un percorso bene avviato ma ancora in fieri. Il welfare del futuro non consiste in più servizi da parte delle istituzioni, ma nell'integrare le risorse della collettività, il che significa anche consentire agli anziani di donare a loro volta: saggezza, racconti, esperienze."Tre le cose essenziali per l'anziano parzialmente autosufficiente: il bar per fare due chiacchiere, l'edicola, la forneria", in estrema sintesi. "La speranza è che le persone chiedano di venire ad abitare a casa Barbieri perchè lì si sta bene". Illustrate le tante iniziative, che per la prima volta, dal piano terra del centro diurno, hanno coinvolto gli appartamenti dei due piani soprastanti: feste, momenti di aggregazione, consegna delle uova di Pasqua da parte dei ragazzi di Civico 81, attività con i bambini delle scuole primarie e superiori, iniziative anche semplici come "fare filòs" in corridoio. "E'stata creata una base di servizi universalistici, con ore implementate per l'educatore; creazione di uno spazio di ascolto; coinvolgimento di due ex dipendenti in pensione che settimanalmente vengono a misurare pressione e glicemia. E' importante che siano lì, è un'occasione per incontrare i residenti e i famigliari, siamo già arrivati a 18 inquilini che frequentano regolarmente questo spazio".
E poi: anziani che sono andati a scuola a raccontare i giochi di una volta, il maggiordomo di condominio, un volontario del servizio civile che svolge le incombenze quotidiane come spesa e piccole riparazioni. I prossimi passi saranno un maggiore e più costante utilizzo del giardino messo in comunicazione con gli spazi confinanti e l'attivazione duna presenza stabile negli alloggi, con la funzione di portineria sociale.

Il sociologo Mauro Ferrari ha infine ampliato il discorso alle più recenti strategie in campo di welfare sottolineando l'importanza di abbattere le separazioni tra servizi. Tra i punti critici del sistema attuale, c'è l'eccesso di esternalizzazioni da parte delle istituzioni, l'utilizzo massiccio di formule quali i voucher che riducono al minimo la relazione tra chi offre e chi riceve assistenza e inibiscono quel reciproco scambio che invece rende vitali gli anni della terza e quarta età. "L'esempio di via XI febbraio dimostra che ci sono risorse che chiedono solo di essere attivate. Gli appartamenti erano buoni, ma troppo segregati. La formula che si sta sperimentando dimostra che la governance pubblica sta funzionando".
Tra le attività ideate da Ferrari nel contesto cremonese, ce n'è una molto simbolica: quando i bambini delle elementari hanno festeggiato con gli anziani l'abbattimento di un 'muro di carta', all'interno del giardino, sfondandolo con la loro corsa. Un auspicio perchè questa vita di relazione possa continuare.

03/10/18

Il coro Costanzo Porta per la Festa della Fondazione: successo per il concerto Beatus Vir

La suggestione dello splendido scrigno della chiesa di san Michele e il virtuosismo delle voci del coro Costanzo Porta, hanno regalato momenti di vera emozione nel concerto organizzato dalla Fondazione Città di Cremona nell'ambito della propria festa annuale, la sera del 3 ottobre, vigilia della ricorrenza di San Francesco. Tutti occupati i banchi della navata centrale, un centinaio gli estimatori di musica barocca che hanno potuto ascoltare brani del repertorio di Claudio Monteverdi e Salomone Rossi, accostati nel programma di "Beatus vir", già applaudito all'ultimo Festival Monteverdi. Una sinfonia di note e voci appassionante, che sotto la direzione del maestro Antonio Greco ha visto alternarsi brani vocali e strumentali, dalla sinfonia per due violini e basso continuo di Monteverdi, tratta dai 'Madrigali guerrieri, et armoniosi', alle successive Laetaniae della Beata Vergine e ai brani della 'Selva morale et spirituale'. Vibranti le note dell'ensemble Cremona Antiqua, che dal 2004 esplora il repertorio barocco e che unitamente al coro Costanzo Porta nato dieci anni prima, ha ormai raggiunto una notorietà che supera i confini nazionali. Del 2014 la partecipazione del Porta alla prima edizione della London Cappella Choir competition, unico coro italiano, promossa da P.Philips dei Tallis Scholars, classificandosi tra i finalisti.

Il concerto è stato anche l'occasione per la Presidente di Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli, di ricordare la mission dell'istituzione, ossia consolidare la tradizione solidaristica a vantaggio delle fasce sociali più fragili, che fu delle Opere Pie. Una tradizione resa possibile dalle donazioni dei benefattori del passato e del presente: in particolare, Garoli ha ricordato l'importante lascito Somenzi che, attraverso la monetizzazione delle proprietà del gioielliere, sta consentendo di proseguire la ristrutturazione degli edifici destinati all'assistenza agli anziani e altre iniziative di sostegno. Gli ultimi oggetti, tra pezzi di argenteria, ciondoli Dodo, agende decorate, gioielli disegnati dallo stesso Somenzi, sono custoditi in Fondazione e a disposizione degli interessati e saranno esposti nel mercatino benefico allestito presso il Palazzo della Carità in occasione del convegno "Nuovo welfare, costruire relazioni oltre i muri", in programma sabato prossimo 6 ottobre con inizio alle 10. Prima di lasciare spazio alle note, Garoli ha ringraziato il parroco di San Michele don Aldo Manfredini e il coro Porta, "che anche quest'anno, tra una tourné internazionale e un successo e l'altro, non credevamo ci potesse ancora regalare questo bellissimo concerto".

01/10/18

LA FESTA CONTINUA: MERCOLEDI' 3 OTTOBRE CONCERTO 'BEATUS VIR' A SAN MICHELE

Proseguono le iniziative della Fondazione Città di Cremona per la Festa annuale in concomitanza con la ricorrenza del patrono d’Italia San Francesco. Dopo l’inaugurazione della mostra su Anselmo Bucci negli anni del Premio Cremona, mercoledì 3 ottobre il Coro Costanzo Porta proporrà nella chiesa di san Michele Vetere il concerto ‘Beatus Vir’, musiche di Claudio Monteverdi e Salomone Rossi (inizio ore 20,30). L’ensemble Costanzo Porta & Cremona Antiqua diretto dal maestro concertatore al clavincembalo Antonio Greco, proporrà brani corali e strumentali, tratti dal repertorio del compositore cremonese e del violinista Salomone Rossi, importante figura della comunità ebraica della Mantova gonzaghesca. Fu proprio alla corte dei Gonzaga, dove Monteverdi era stato chiamato come violista, che avvenne l’incontro tra i due: fu uno scambio proficuo, che consentì ai due musicisti di influenzare reciprocamente stili e linguaggi. Antonio Greco e i suoi ensemble accostano in un gioco di raffinati richiami alcune sonate dal Quarto libro di Rossi a celebri brani monteverdiani tratti dalla Selva morale e spirituale. Il concerto ‘Beatus vir’ aveva debuttato lo scorso giugno nell’ambito del festival Monteverdi nel corso della crociera musicale, presso la Chiesa di S.Rocco a Venezia (vicino alla meravigliosa Scuola Grande di S. Rocco). Prima tappa della crociera era stata la basilica di santa Barbara a Mantova, dove il concerto era stato tenuto in versione ridotta, all’interno del Mantova Chamber Music Festival. Era inoltre stato eseguito a S.Agata, all'interno della Cremona Baroque Music Conference (conferenza biennale sulla musica barocca che si tiene ogni due anni in una città diversa e organizzata nel 2018 dalla Facoltà di Musicologia di Cremona). Ora viene riproposto al più vasto pubblico, nel tradizionale concerto di san Francesco offerto alla città dalla Fondazione.

29/09/18

SGUARDO D'ARTISTA CURIOSO SU CREMONA: INAUGURATA LA MOSTRA DI ANSELMO BUCCI

Inaugurata venerdì 28 settembre a Palazzo della Carità la mostra dedicata all'artista Anselmo Bucci (1887-1955), frutto del lavoro di riordino degli scritti e degli schizzi su carta, cartoncino e pergamena, realizzati durante i suoi soggiorni a Cremona negli anni in cui fu membro di giuria del Premio Cremona. La mostra consiste nelle riproduzioni a stampa dei fogli originali che compongono il volume acquistato dalla Fondazione per iniziativa dell'ex presidente Umberto Lonardi. All'inaugurazione sono intervenuti Uliana Garoli, attuale presidente della Fondazione, Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona, e in qualità di esperti, Rodolfo Bona e Tiziana Cordani, conservatrice della Fondazione, cui si deve l'analisi critica dei fogli e l'allestimento.
La presidente Garoli ha introdotto la presentazione ricordando che la mostra inaugura di fatto la Festa della Fondazione e si pone come momento di incontro con la cittadinanza per far conoscere le iniziative in campo sociale in cui la Fondazione è impegnata. Visitare la mostra (che rimarrà aperta fino all'11 gennaio 2019) sarà anche l'occasione per visionare gli oggetti dell'eredità Somenzi non battuti all'asta e rimasti disponibili per la vendita: argenteria, cristalli, porcellane, oltre alla collezione dei ciondoli Dodo.
Un inno alla bellezza di Cremona, così si può riassumere il significato del libro di Bucci, incisore, pittore, scrittore, giornalista, appassionato di viaggi rimasti immortalati nei disegni sui suoi diari, di cui il libro cremonese è un esempio, come lo sono le 112 tavolette realizzate mentre era al seguito del Giro d'Italia. Mettere ordine tra questi fogli, che ritraggono scorci di Cremona, scene di strada, architetture e naturalmente i quadri che Bucci vedeva transitare al concorso, è stata per Cordani "un'avventura intellettuale e culturale che mi ha concesso di vedere Cremona con gli occhi dell'artista". Un artista che si fa "vivido testimone del presente attraverso le diverse forme di arte e la scrittura, con la grande capacità di restituire a ciò che ritrae la vitalità dell'esistente". Come ha rilevato Bona nel suo intervento, l'artista Bucci si inserisce perfettamente nel percorso culturale del Novecento cremonese, tracciato nella mostra in corso in Pinacoteca, "Il Regime dell'arte": "Questo taccuino è un piccolo gioiello, una gemma che va custodita con cura. E' importante per lo studio del contesto in cui si svolse il premio, uno sguardo d'artista su ciò che lo circondava" e anche un esempio di come il vero artista sappia sempre svicolare dalle costrizioni di un regime. Dei tanti scorci cremonesi riprodotti da Bucci - fa notare Bona -  nemmeno uno ritrae i grandi cantieri dell'epoca, quelli che aveva sotto gli occhi passeggiando per il centro, dove proprio in quegli anni vedevano la luce Galleria XXII marzo, il palazzo dell'attuale Camera di Commercio, il palazzo Ras di piazza Stradivari.
"Al di là della mostra - ha dichiarato il sindaco Galimberti - è importante la ricerca che vi sta dietro, l'esplorazione ulteriore di quello che siamo stati. Questa mostra ci vuole dire che tutti noi, pur abituati a vedere ogni giorno la nostra città, dobbiamo acquisire uno sguardo pittorico, riscoprire con occhi diversi il bello delle architetture e dell'opere d'arte che ci circondano. Il che significa in ultima analisi, riscoprire il bello delle persone".

"A spasso per la città: il pittore Anselmo Bucci e il premio Cremona: schizzi - appunti - impressioni”.
Fondazione Città di Cremona, piazza Giovanni XXIII, 1, Cremona.
Dal 28 settembre 2018 all’11 gennaio 2019
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9,00-12,30 e 15,00-16,30
INGRESSO GRATUITO

24/09/18

LA CITTA' DEL PREMIO CREMONA VISTA DA ANSELMO BUCCI: SCHIZZI, APPUNTI, IMPRESSIONI

“A spasso per la città: il pittore Anselmo Bucci e il premio Cremona: schizzi - appunti - impressioni” è il titolo della mostra che aprirà l’edizione 2018 della festa della Fondazione Città di Cremona, tradizionale momento di incontro con la cittadinanza. L’inaugurazione della mostra è fissata a venerdì 28 settembre 2018 alle ore 17,30 presso il salone della Fondazione nel palazzo della Carità di piazza Giovanni XXIII; gli eventi proseguiranno poi la settimana successiva come da allegato programma.

La mostra, curata dalla conservatrice del patrimonio artistico della Fondazione, Tiziana Cordani, si sposa idealmente con l’esposizione “Il regime dell’arte” in corso in Pinacoteca e presenta per la prima volta la riproduzione delle oltre 100 tavole realizzate negli anni del Premio Cremona da Anselmo Bucci, poliedrica figura di artista, ma anche scrittore, cronista e appassionato viaggiatore, che fece parte della giuria del concorso voluto da Roberto Farinacci per esaltare i valori del fascismo, per tutte e tre le edizioni, dal 1939 al 1941. Durante i suoi soggiorni cremonesi Bucci, originario di Fossombrone (Pesaro) ma milanese d’adozione e per formazione culturale, si mostra osservatore curioso della realtà locale e durante le passeggiate cremonesi riproduce sulle sue carte le immagini, situazioni, opere d’arte che maggiormente lo colpiscono. Con rapidità d’artista e spirito documentaristico al tempo stesso, tratteggia persone al bar, ritratti di personaggi più o meno noti (tra questi, l’avvocato Tullio Bellomi), scorci di vie, paesaggi fluviali. Ovviamente è affascinato dalla piazza monumentale:  Torrazzo, Duomo, Battistero (‘una grotta di mattoni architettonica. Un gigantesco ombrello aperto di mattoni’, annota a proposito della volta). E poi ancora: la Tavola di S. Agata, di cui ritrae fronte e verso elaborandoli in forma puramente segnica, le tele del Campi, le chiese di S. Agostino, S.Omobono, San Marcellino, la reintepretazione di molte tele da lui esaminate in veste di giurato. Le tecniche sono varie: inchiostro, acquerello, disegni a grafite.
Dal soggiorno cremonese Bucci produsse uno dei suoi ‘volumi di viaggio’, passati poi alla Fondazione monzese che porta il suo nome, il cui frontespizio reca - di pugno dell’autore -  l’intestazione ‘Cremona’ e nelle righe successive le tre annualità del premio. Il volume entrò a far parte del patrimonio della Fondazione Città di Cremona durante la presidenza di Umberto Lonardi. Da allora le carte, frammiste a lettere, appunti e sperimentazioni su pergamena, attendevano una lettura critica ed una sistemazione organica.

“Pittore, incisore e scrittore - scrive Tiziana Cordani nella presentazione del catalogo - Anselmo Bucci può considerarsi a ben vedere una figura modernissima, un vero reporter ove si consideri che il bulino, la penna o la matita sono strumenti non meno validi della macchina fotografica Leica. (…)”.

La mostra in Fondazione presenta il libro in fac-simile mentre il testo originale sarà esposto in bacheca. L’inaugurazione avverrà venerdì 28 settembre alle 17,30 presso la sede della Fondazione Città di Cremona, piazza Giovanni XXIII, 1.

“A spasso per la città: il pittore Anselmo Bucci e il premio Cremona: schizzi - appunti - impressioni”.
Fondazione Città di Cremona, piazza Giovanni XXIII, 1, Cremona.
Dal 28 settembre 2018 all’11 gennaio 2019
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9,00-12,30 e 15,00-16,30
INGRESSO GRATUITO

20/09/18

INAUGURATA LA MOSTRA DEI DISEGNI DI ROBERTO SAMBONET

INAUGURATA LA MOSTRA “I DISEGNI DI ROBERTO SAMBONET: DA JUQUERI A FRANCO BASAGLIA”

Ritratti del disagio mentale nelle strutture di contenzione
Si è tenuta oggi pomeriggio, alla Fondazione Città di Cremona, l'inaugurazione della mostra “I disegni di Roberto Sambonet, da Jaqueri a Franco Basaglia”,  primo evento in calendario delle iniziative organizzate dal Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze dell'ASST di Cremona, dedicate ai quarant'anni dalla Legge Basaglia.

Ad inaugurare l’iniziativa:
Paola Mosa (Direttore socio-sanitario, ASST di Cremona): "Appena ho visto i disegni qui esposti, ho provato una forte emozione e sono rimasta profondamente colpita dalla sofferenza e dal disagio che ritraggono. L'obiettivo di oggi, della nostra Azienda, è lavorare sull'integrazione, obiettivo che porto avanti in prima persona, il pane del mio lavoro."
Uliana Garoli (Presidente della Fondazione Città di Cremona): "Sono onorata di ospitare questa mostra, pensata per ricordare l'anniversario della Legge Basaglia, un cambio di cultura importantissimo per il nostro paese. Siamo vicini al messaggio di inclusione e integrazione che l'ASST di Cremona porta avanti, poiché lo scopo della Fondazione è quello di ridurre gli spazi del disagio e delle differenze."
Mauro Platè (Assessore al Welfare di Comunità, Comune di Cremona): "Porto il ringraziamento da parte del Comune di Cremona per aver voluto mettere in risalto questo tipo di riflessione.
L'arte ha da sempre il compito di aprire gli orizzonti e questa occasione di confronto ci riporta all'attuale tematica delle "città aperte".
Dobbiamo puntare a rendere sempre maggiormente protagonisti le persone con fragilità, perché se quarant'anni fa sono stati abbattuti dei muri, ce ne sono ancora altri da infrangere."
Tiziana Cordani (Responsabile patrimonio artistico Fondazione Città di Cremona): "Spesso si pensa che per essere un artista bisogna essere folli, ma questa mostra usa un linguaggio dell'arte esterno alla malattia psichiatrica, poiché la ritrae, la osserva. Siamo di fronte allo sguardo di un artista che osserva la salute mentale. E vorrei mettere in risalto la povertà degli strumenti utilizzati - carta, matita e carboncino - e allo stesso tempo dei disegni, con una linea semplice e decisa, con il colore corposo e al tempo stesso impalpabile. Tutta la vita è nel volto e tutto il dolore è nella forma del corpo, che si chiude su stesso come un'isola."
Franco Spinogatti (Direttore UO Psichiatria 29, ASST di Cremona): "Due cose mi hanno colpito dei disegni di Sambonet: prima di tutto che queste immagini non hanno tempo e in secondo luogo, proprio per questo motivo, esse portano un messaggio ai posteri.
Forse Sambonet, in vita, non immaginava che i suoi ritratti sarebbero diventati icona del degrado e della sofferenza, ma soprattutto icona del movimento che portò alla chiusura dei manicomi giudiziari.
La carica di questi disegni, la loro forza, è che non sono solo immagini di denuncia, ma immagini che stimolano a trovare soluzioni alternative."
L'inaugurazione è proseguita con un'intenso intervento di Giovanni Rizzini (Psichiatra, UO Psichiatria n.29, ASST di Cremona), un racconto ricco di metafore e riflessioni per descrivere i protagonisti di questa mostra e i loro ideali.
Sambonet e Basaglia, figure sempre in stretta connessione tra loro, "entrambi uomini liberi - spiega Rizzini - qualità che li accomuna al personaggio di Corto Maltese, soggetto che non a caso è protagonista della locandina rappresentativa della mostra."
Ospite di questa importante iniziativa, Guia Sambonet, figlia dell'artista Roberto Sambonet che, proponendo una carrellata di immagini significative sul padre, ha esordito ringraziando chi ha reso possibile l'esposizione.
"Vi ringrazio per l'opportunità che mi avete offerto, mi ha dato la possibilità di fare un viaggio nel tempo e scoprire altri lati di mio padre. Spero di offrirvi materiale interessante e ricambiare con questo l'occasione che mi avete dato".

Dal 20 al 23 settembre 2018
I DISEGNI DI ROBERTO SAMBONET: DA JUQUERI A FRANCO BASAGLIA

Ritratti del disagio mentale nelle strutture di contenzione
Fondazione Città di Cremona | Piazza Giovanni XXIII, 1 Cremona
INGRESSO LIBERO
La mostra resterà aperta fino a domenica 23 settembre grazie alla collaborazione degli utenti e ai volontari dei servizi di salute mentale dell’ASST di Cremona.
Le opere sono state gentilmente concesse dalla vedova Sambonet.
Fondazione Città di Cremona ha concesso gratuitamente la sala.
Orari di apertura:
21 settembre dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18
22 settembre dalle 9 alle 13
23 settembre dalle 9 alle 13

20/09/18

IL VIAGGIO NELLA PAZZIA DI ROBERTO SAMBONET: RITRATTI DAL MANICOMIO DI JUQUERI

Si intitola "I disegni di Roberto Sambonet: dal manicomio di Juqueri a Franco Basaglia" la mostra ospitata dalla Fondazione Città di Cremona a partire da giovedì 20 settembre 2018. L'inaugurazione avrà luogo alle ore 16 e sarà occasione di una riflessione sui rapporti tra arte e malattia mentale con gli interventi del dott. Antonino Minervino, direttore del dipartimento di salute mentale dell'Asst Cremona; Tiziana Cordani, critica d'arte, curatrice del patrimonio artistico della Fondazione; Franco Spinogatti, responsabile Unità operativa di psichiatria dell'Asst di Cremona; Giovanni Rizzini, del Cps di Cremona - Soresina. Un'occasione per riflettere su quelli che sono stati i metodi di trattamento delle malattie mentali prima della chiusura dei manicomi grazie alla campagna condotta in Italia dallo psichiatra Franco Basaglia.
I 40 disegni in mostra sono stati realizzati nel manicomio brasiliano di Jaquiri tra 1951 e 1952, da Roberto Sambonet, pittore ma soprattutto designer di fama internazionale, vincitore di quattro premi "Compasso d'oro' tra 1956 e 1995, l'anno in cui morì. Sambonet deve la sua fama ad oggetti che hanno dato lustro al design italiano nel mondo, tra i quali la notissima 'Pesciera', le posate Sambonet, ma anche creazioni per marchi quali la cristalleria Baccarat e Tiffany per i gioielli. All'età di 28 anni venne chiamato da Edu Machado Gomez, direttore di un reparto dell'ospedale psichiatrico di Juqueri, a 50 km da San Paolo, e vi restò per 6 mesi tratteggiando a china e a matita, una serie di ritratti e bozzetti che illustrano volti e modalità di contenzione dei malati psichiatrici. Un 'viaggio nella pazzia' che indaga il complesso fenomeno del disagio mentale indagato in maniera personale e perspicace, sempre cercando di scavare oltre le apparenze per mostrare pensieri, emozioni, sentimenti.
Nel 1977 il materiale raccolto, e corredato da inserti poetici, venne pubblicato dallo stesso autore nel volume Della Pazzia (M'Arte Edizioni, Milano 1977).
La mostra è visitabile presso la sede della Fondazione in piazza Giovanni XXIII nei seguenti giorni ed orari:
giovedi 20 settembre ore 16-19
venerdì 21 settembre ore 10-12 e 15-18
sabato 22 e domenica 23 settembre ore 9-13

14/09/18

IL GIARDINO AL CENTRO DEL WELFARE DI COMUNITA' SPERIMENTATO IN VIA 11 FEBBRAIO

Aspetto qualificante del progetto di sistemazione del fabbricato di via XI febbraio (vedi: http://www.fondazionecr.it/e_dettaglio_46.php) è anche la riqualificazione dell'ampio spazio verde interno al complesso, dove sorgono tra l'altro un campo da calcio e il giardino dotato di angoli ombreggiati, vialetti e vasche rialzate da utilizzare come orti da parte dei residenti. Già oggi qui vengono coltivati ortaggi, ma l'idea è di potenziare la fruibilità di questi spazi attraverso una più attenta manutenzione e la loro condivisione con altre realtà sociali, prime fra tutte quelle ospitate nei confinanti spazi degli ex Saveriani (ingresso da via Bonomelli), ora diventato Civico 81, centro polifunzionale sotto l'egida del consorzio di cooperative Il Solco. Dunque, attività sociali e ricreative che vedono protagonisti giovani e ragazzi, potranno integrarsi con quelle specificatamente rivolte agli anziani negli spazi di via XI febbraio: a questo scopo sarà aperto un varco nel muro di cinta che separa le due proprietà, realizzando in tal modo uno dei pochi collegamenti diretti tra le parallele vie Bonomelli e XI febbraio.

Un'operazione quindi anche urbanistica, quella che la Fondazione sta portando avanti in questa porzione di centro storico, in collaborazione con Comune e Cremona Solidale, gestore dei servizi.

Proprio questi tre soggetti sono i protagonisti della sperimentazione già in corso d'opera in alcuni alloggi di via XI febbraio, secondo i canoni stabiliti nel protocollo operativo sottoscritto a febbraio 2018, che prevede la massima interazione tra gli inquilini e gli utenti del centro diurno Barbieri, spazio ormai consolidato di socializzazione per gli anziani che ancora vivono nelle proprie case, dove operano personale socio sanitario e animatori. Alcune attività vedono coinvolti anche i frequentatori del centro sociale Fornaciari, gestito dall'Aup, tradizionale luogo d'incontro per gli 'over' del centro storico. In più, sempre nell'ottica di superare le barriere generazionali, la sperimentazione promuove la sinergia con gli altri soggetti del quartiere quali la parrocchia di S. Imerio e le scuole di via XI febbraio. Consolidata è la presenza del 'maggiordomo di condominio' di supporto alle attività e alle pratiche quotidiane degli inquilini, ruolo attualmente svolto da un volontario del servizio civile; è prevista anche la portineria sociale per la futura gestione degli ingressi.

Il tema di un welfare in evoluzione per rispondere alle esigenze di una società in cui il ricovero in rsa è solo una delle alternative per assistere gli anziani, sarà al centro del convegno in programma il prossimo 6 ottobre, nell'ambito della Festa della Fondazione: “Nuovo Welfare: costruire relazioni oltre i muri”, con i contributi della presidente di Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli, del direttore di Cremona Solidale Emilio Tanzi, della coordinatrice sociale Roberta Barilli, e del sociologo Mauro Ferrari. Ad aprire i lavori, alle 10 presso la sede della Fondazione, nel palazzo della Carità di piazza Giovanni XXIII, saranno il sindaco Gianluca Galimberti e il presidente di Cremona Solidale Emilio Arcaini.

 

11/09/18

A PALAZZO FODRI NUOVO APPUNTAMENTO CON 'LE PAROLE DI DON PRIMO'

Impegno con Cristo. E’ questo il titolo del nuovo appuntamento, dopo la pausa estiva, del progetto Le parole di don Primo, organizzato da Comune di Cremona, Diocesi di Cremona e Fondazione Don Primo Mazzolari nell’ambito del programma cultura dedicato al Novecento. L’evento, che si terrà venerdì 14 settembre, alle ore 18, a Palazzo Fodri (corso Matteotti, 17), grazie all’ospitalità della Fondazione “Città di Cremona”, vedrà l’attore Luca Violini leggere alcune pagine del testo di don Primo da cui prende il titolo l’incontro, accompagnato al pianoforte dal Maestro Paolo Zannini. Interverrà Sergio Cagossi della Fondazione Don Primo Mazzolari.
Nell'opera Impegno con Cristo don Primo Mazzolari intende contrastare il disinteresse di molti verso la figura di Cristo, proponendo un’originale lettura del Vangelo e in particolare delle Beatitudini: il superamento di tutte le forme di ingiustizia per un cristianesimo che sia “vivo nell’ordine dei fatti”. Occorre dunque preparare uomini nuovi, dei veri e propri santi, capaci di una santità non eterea ma fondata sulla pienezza della persona umana. Egli contesta il comodo rifugio nel devozionismo, che concilia ogni esigenza del vivere quotidiano e ribadisce che “il muoversi a proprio rischio non è disobbedienza: lo sbagliare non è atto di ribellione”; mette in guardia contro la spinta a caricare di ogni responsabilità la figura del papa; ricorda la grandezza di santi del passato che seppero prendere iniziative personali senza attendere il comando dell’autorità ecclesiastica.
La rassegna Le parole di don Primo proseguirà il 12 ottobre con Lettere a una suora, interpretate da Adelaide e Walfrido Ricci, in collaborazione con la Comunità Monache Diocesane, nella Chiesa di San Sigismondo.

09/09/18

Giardino Alzheimer e spazio polifunzionale inaugurati a Cremona Solidale

Fra gli eventi della tradizionale Festa Settembrina di Cremona Solidale la mattina del 9 settembre sono state inserite le inaugurazioni del nuovo Centro Polifunzionale realizzato nei locali delle “Vecchie Cucine” del palazzo storico della struttura e del “Giardino dei Sensi Nord” al servizio del reparto Alzheimer.  
L’occasione della presentazione delle realizzazioni è servita anche per ringraziare i benefattori che con la loro generosità hanno permesso la transizione da progetto a realtà di due opere che seppure con obiettivi diversi (uno creando un nuovo spazio di aggregazione/inclusione e l’altra come effettiva soft terapia) arricchiscono il valore dei servizi che Cremona Solidale offre.   
E' stato ricordato che la ristrutturazione delle vecchie cucine è stata realizzata con il contributo del compianto professor Mario Coppetti a ricordo della madre Angela e moglie Amelia. Per la famiglia Coppetti era presente la figlia dott.ssa Silvia.  
Il Giardino dei Sensi Nord ha avuto il contributo determinante della signora Dossena Grasselli, presente alla cerimonia.
Oltre alla presenza del presidente di Cremona Solidale, dott. Emilio Arcaini ed altri consiglieri dell’ente, hanno presenziato l’assessore Rosita Viola e la presidente Uliana Garoli della Fondazione Città di Cremona. Nei loro interventi hanno ringraziato la generosità dei benefattori e la solerzia degli operatori e delle ditte che hanno reso possibili le realizzazioni. La presidente della Fondazione ha in particolare evidenziato come le opere, oltre al valore sociale di cui potrà godere la gestione di Cremona Solidale, arricchiscano anche il patrimonio della Fondazione. Arricchimento che proseguirà con la ristrutturazione dell’ala sinistra del palazzo storico i cui lavori sono in procinto di partire non appena saranno stati ottenuti i permessi della Soprintendenza.