Novità ed eventi

10/11/22

L'Arpia Morente di Ghilardi entra nella nostra collezione artistica: la donazione di Tiziana Cordani

Si arricchisce la collezione di opere d'arte contemporanee di Fondazione Città di Cremona, grazie alla donazione da parte di Tiziana Cordani della scultura “Arpia Morente” in terracotta ingobbiata, opera di Agostino Ghilardi. Il passaggio è stato ufficializzato negli spazi della galleria Pqv Fine Art di palazzo Fodri, dove l’opera è stata esposta insieme a una ricca selezione di opere del Novecento appartenenti alla collezione di Fondazione, una delle più esaustive in provincia.

In questo caso il dono porta con sé un forte carico emotivo perchè questa realizzazione di metà anni Novanta del cremasco e soncinese d'adozione Ghilardi, è stata per vent'anni un oggetto custodito gelosamente da Cordani nella propria abitazione, che l’ha aiutata a superare alcuni momenti dolorosi legati a malattia. "Certe volte mi sedevo in poltrona e la guardavo, lì davanti a me e tra di noi c'era una sorta di dialogo muto che mi mancherà sicuramente moltissimo", racconta. "Quando mi sentivo oppressa e tormentata, travasavo in un certo qual modo in questa figura quelli che erano i miei problemi, essa li raffigurava e allo stesso tempo costituiva per me una catarsi. Parlo del dolore sia fisico che interiore, quello dei sentimenti, dei pensieri e di tutto quanto si porta dietro l'esistenza.

La vita è fatta di casualità e la lettura di un libro dedicato alla mitologia greca e al formarsi dei grandi miti, mi ha riavvicinato alla vicenda dell'arpia, figura in parte femminile in parte grifagna che esprime il dolore dell'essere imprigionati e di non poter vivere totalmente la propria vita".

E' stato da queste letture che è scaturita l'intitolazione dell'opera da parte della stessa Cordani.

"L'avevo ricevuta in dono da Agostino quando venni colpita da un serio problema di salute - continua Cordani - e ho deciso di donarla a mia volta nel 2019, dopo un altro momento difficile, sempre per motivi di salute, nella consapevolezza della bellezza della sua forza e capacità di impattare nel mondo di oggi, con tutto quanto sta succedendo. E senza nemmeno dirlo ai miei famigliari, ho pensato di farne il primo dei doni artistici da lasciare alla Fondazione prima di terminare il mio percorso come curatrice dei beni artistici.

L'Arpia lascia casa mia, ma entra in un'altra casa, che è allo stesso tempo la casa di tutti noi, la sede della Fondazione, dove penso che pian piano i cremonesi finiranno con l'innamorarsi di lei, come è successo a me. Ero anche sicura di donare un'opera che ha un pregio artistico importante".

Agostino Ghilardi, insegnante di scultura all'Accademia di Santa Giulia, la realizzò a metà degli anni Novanta dopo un lungo percorso di studio e approfondimento sui vasi dell'antica Grecia, le ceramiche eoliche e quelle cretesi, oltre a quelle dell'area della Mesopotamia.

Una ricerca durata anni e anni, catturando così il segreto di quelle infinite sfumature di rosa, rosso, verde che animano le superfici lisce del vasellame, per riprodurle trattando il materiale a lui più congegnale, quella terra che caratterizza la Pianura Padana, così malleabile e affascinante, "che quando cammini crea l'impronta. La terracotta è nella nostra tradizione, è il materiale più umile, di una grandissima praticità, e appartiene al nostro Dna di pianura".

Così è nata di getto, in appena un giorno, questa creazione che rappresenta l'essere mitologico caduto a terra, metà donna e metà uccello, colta in un grido straziante e nello spasmo del corpo. "Quando si lavora ci si fa prendere dall'impeto dell'immagine. Quando crei, quello che prende forma non è più quello che pensavi all'inizio, ma lo devi comunque lasciare libero", rivela Ghilardi. E a proposito del gesto di Cordani: "La gratuità di cui sta dando prova mi ha molto colpito, è un concetto che oggi non esiste quasi più. Ma le opere una volta fatte sono come i figli, se ne devono andare per il mondo.

Sono rimasto molto sorpreso che Tiziana se ne sia staccata, e questo fa di lei una vera e propria docente di vita. Questa è stata una lezione anche per me".

Un sentito ringraziamento a Tiziana Cordani è giunto da Uliana Garoli, presidente di Fondazione Città di Cremona. Non a caso per la firma dell'atto di donazione è stata scelta la galleria Pqv di Palazzo Fodri, generosamente concessa dal titolare Pietro Quattriglia Venneri, dove si è da poco conclusa l'esposizione di quadri e sculture del Novecento della Fondazione. "Abbiamo scelto di essere qui per la firma - ha detto Garoli - a suggello di questa bellissima mostra visitata da molti cremonesi e gruppi di fuori città, che con l'occasione hanno potuto vedere anche palazzo Fodri. Le opere d'arte sono il biglietto da visita migliore per la nostra Fondazione, in aggiunta a tutte le opere di natura sociale a cui siamo chiamati".

Ancora da decidere quella che sarà la collocazione esatta di quest'opera da ammirare a tutto tondo, all’interno del Palazzo della Carità di piazza Giovanni XXIII. "Una delle cose su cui ho puntato molto negli ultimi tempi", rivela Cordani in veste stavolta di curatrice della collezione, "è stato di acquisire delle ceramiche o dei cotti, perchè la scultura è una parte rilevante della produzione artistica cremonese, ma è anche la meno conosciuta e la meno apprezzata o compresa. Per questo ho voluto colmare i vuoti, cercando di avere almeno due opere per ciascun autore". Ed ecco quindi le due opere di Sereno Cordani, padre di Tiziana e figura di spicco del Novecento italiano, e poi due Biazzi, Tomé, Botti.  

"L'Arpia Morente - è la riflessione finale di Cordani - mi ha sempre ricordato un po' le gargouilles, per quell'impatto greve della materia non ancora uscita dal suo bozzolo. Quest'opera ha un sacco di collegamenti dal punto di vista storico e artistico e per questo una collezione pubblica è la collocazione migliore.

Quando un'opera d'arte è diventata tua perchè l'hai amata e ti ha fatto capire delle cose, per tanto tempo, in effetti non ti abbandona mai, fa sempre parte di te e non la lasci più".

08/11/22

98 anni della "Chiappari": da Fondazione riconoscimento speciale ad Arnaldo Scazzoli

L’Associazione ex Allievi dell’Orfanotrofio ha celebrato domenica 6 novembre il 98°anno di vita, in una giornata di festa a cui hanno partecipato soci, amici, allievi delle Comunità Barbieri eredi dell’antico istituto, personalità del mondo sociale cittadino, con in testa il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, oltre agli assessori Maura Ruggeri e Rosita Viola. La giornata è iniziata con la messa e la significativa cerimonia dell’onore reso agli ex allievi Caduti nelle due guerre mondiali, presso la Lapide nell'atrio del Palazzo della Carità, sede della Fondazione Città di Cremona, in piazza Giovanni XXIII. Folta la rappresentanza degli ex allievi degli orfanotrofi di Milano e Vercelli, sempre assidui al festeggiamento annuale della Chiappari.

Sala del Consiglio affollata per i vari interventi che si sono susseguiti coordinati da Fiorenzo Bassi, vice presidente della Fondazione e vice della Chiappari, e da Nadia Ardizzi. Il presidente degli ex Allievi Arnaldo Scazzoli ha illustrato quanto realizzato dall’Associazione nel suo percorso quasi centenario, a sostegno del bisogno dei minori ospiti delle comunità e in aiuto agli ex allievi in difficoltà.
Anche la Presidente della Fondazione Città di Cremona, Uliana Garoli, ha dato merito alla continuità della solidarietà espressa dagli ex allievi, il cui agire arricchisce lo svolgimento della solidarietà cittadina, trovando possibilità anche dal mantenimento del patrimonio dell’ente.
Il Sindaco Galimberti ha quindi reso atto all’Associazione del suo coraggioso passato benefico svolto e della sua forza del persistere, basato sull’amicizia, tuttora in essere nel contesto sociale.
Un momento di particolare commozione è stata la consegna da parte di Uliana Garoli di un riconoscimento speciale al presidente Scazzoli, per l'"impegno e l’instancabile dedizione profusi nell’aiuto ai minori, e per avere collaborato con passione a fianco delle istituzioni negli oltre sessant’anni della guida dell’Associazione”. Così recita il diploma accompagnatorio della preziosa medaglia proveniente dall’archivio della Fondazione, emessa nel 1958 in occasione dei 400 anni di vita degli Orfanotrofi.
La cerimonia si è chiusa poi con i festeggiamenti per i ragazzi, ai quali sono stati consegnati attestati di sostegno da parte della Chiappari, della Fondazione, delle Associazioni ex Martinit (Milano) ed ex Ciudin (Vercelli), oltre ad amici donatori.

05/11/22

INAUGURATE LE PRIME DUE VASCHE RIMESSE A NUOVO IN UN POMERIGGIO DI GRANDE FESTA

Doveva essere un pomeriggio di festa e così è davvero stato, oggi sabato 5 novembre, per inaugurare il nuovo step del progetto "Oltre il Giardino", portato avanti con tenacia da Fondazione Città di Cremona e dalle realtà associative del consorzio Sol.co riunite al Civico 81.
Nello spazio multifunzionale tra via XI febbraio 60 e via Bonomelli 81, bambini, ragazzi, famiglie hanno riempito di vita le tante attività organizzate per battezzare le due vasche "pilota” del giardino, coltivate a orti urbani e abbellite dai ragazzi della Scuola Edile di Cremona e del Liceo Artistico A. Stradivari (classe 5aC, indirizzo pittorico). Un progetto importante di collaborazione tra scuole e realtà diverse, che tiene insieme valori formativi, sociali e ambientali. "Caccia alla magnolia”, organizzata dal Museo di Storia Naturale e Piccola Biblioteca, laboratorio di circo con il "Carrozzone degli Artisti", e poi la castagnata: tante le occasioni di gioco e divertimento per le famiglie in questo spazio riqualificato in pieno centro città. 

Grande la soddisfazione della Presidente di Fondazione Uliana Garoli: "Fantastico vedere questo giardino pieno di gente e di bambini! Si è proprio visto quello che volevamo realizzare quando abbiamo aperto il varco nel muro che separava le due realtà confinanti: quella dei giovani di via Bonomelli; e quella degli anziani che vivono negli alloggi di Casa Barbieri Raspagliesi, oltre agli ospiti del centro diurno integrato gestito da Cremona Solidale. Con la partecipazione delle famiglie e degli alunni delle zone qui vicine. Una soddisfazione immensa e sono certa che la bellissima iniziativa di oggi è solo l'inizio". Presenti inoltre Giusy Biaggi, presidente consorzio Sol.co, l'assessore al Welfare Rosita Viola, il dirigente scolastico del liceo Stradivari Daniele Pitturelli, gli insegnanti Michele Bozzetti e Gherardo Dossena, la laureanda di Belle Arti a Brera Vittoria Altobello, la direttrice della scuola Edile Elisabetta Bondioni.

Le vasche sono al centro del progetto ‘Oltre il giardino’, che coinvolge i ragazzi della Cooperativa Nazareth, ai quali è affidata anche la tenuta in ordine degli spazi, che con continuità tengono pulito e in ordine lo spazio), degli anziani del Centro diurno integrato Barbieri, delle comunita? e dei centri diurni del Civico81 e delle scuole della zona (Liceo Artistico e scuola dell’infanzia Aporti).

LE VASCHE DECORATE: UN LAVORO IN DIVENIRE - Il lavoro sulle prime due vasche del giardino di casa Barbieri Raspagliesi è stato coordinato dal professor Michele Bozzetti e da Vittoria Altobello, laureanda alla'Accademia di Belle Arti di Brera ed ex allieva del Liceo Artistico.
E' proprio la giovane studiosa a spiegarci le varie fasi con cui in poco più di due settimane, gli allievi di Scuola Edile e Liceo Artistico hanno terminato la decorazione delle prime due vasche, una decorata a graffito e l'altra ad affresco, dando così vita a due dei bozzetti preparati alla fine dello scorso anno scolastico. I bambini della scuola d'Infanzia Aporti hanno poi provveduto a piantare i ciclamini.

"In una prima fase - spiega Vittoria - i ragazzi della scuola edile, con il docente Gherardo Tito Dossena hanno ripulito le vasche e steso un primo stato di intonaco e impermeabilizzante. Successivamente, tutti gli studenti guidati dalla restauratrice Maria Cristina Regini, si sono ritrovati per lavorare in sinergia e concludere il lavoro. I vari passaggi sono stati l'applicazione di acqua di calce limpida, torbida e densa: precauzione necessaria per consentire una giusta aderenza dell’arriccio; preparazione e stesura dell’arriccio preparato con tre parti di materiale inerte (sabbia vagliata) e una parte di legante (grassello); preparazione e stesura dell’intonaco, preparato seguendo le stesse dosi dell’arriccio ma sostituendo la sabbia vagliata con la sabbia fine, in modo da rendere la superficie più liscia e compatta.

Gli ultimi strati si sono differenziati a seconda della tecnica scelta per ogni vasca: per la superficie destinata ad affresco è stato preparato un ulteriore strato di intonaco con sabbia fine, detto intonachino. Dopo aver riportato il disegno attraverso la tecnica dello spolvero, gli studenti hanno provveduto ad applicare i colori preparati in precedenza concludendo così il lavoro. Per la superficie destinata al graffito, gli studenti hanno provveduto a stendere due strati di malta di differente colore. Dopo aver trasferito il disegno, anche in questo caso con la tecnica dello spolvero, alcune zone dell’ultimo strato di malta sono state rimosse, facendo emergere la malta colorata sottostante e lasciando in rilievo il soggetto disegnato. Alcuni dettagli sono stati successivamente aggiunti con l’aiuto di pigmenti.

La ricchezza e la bellezza di questo lavoro comunitario - commenta Vittoria - si è manifestata anche su un piano immateriale: nelle giornate di lavoro si è creato un clima di complicità e collaborazione tra studenti e studentesse delle diverse scuole, andando ben oltre la condivisione delle pure nozioni tecniche. Si tratta di esperienza: conoscere (mondi, luoghi e lavori) attraverso il lavoro sul campo, mettendosi in gioco e riconoscendo il proprio ruolo e la propria responsabilità all’interno di un processo.
L’intervento dei docenti è stato subordinato al loro ruolo di supervisori, dato che l’obiettivo era quello di coinvolgere in prima persona gli studenti, soprattutto nelle fasi di decisione e applicazione dell’azione (dalla scelta dei pigmenti alla miscelatura degli intonaci).
È poi importante segnalare che il luogo destinato ai lavori, una zona pubblica e di passaggio, non è stata mai preclusa al pubblico durante l’intera durata degli interventi: ciò ha consentito un ulteriore scambio relazionale con le persone che quotidianamente abitano questo spazio".

02/11/22

Giardino di Casa Barbieri, il 5 novembre pomeriggio di festa per i nuovi orti

Pomeriggio di festa, sabato 5 novembre, al Giardino Barbieri-Raspagliesi, area verde tra le vie XI Febbraio e Bonomelli, aperta alla cittadinanza nel 2019 e luogo di incontro e di scambio tra realtà e generazioni diverse grazie al progetto ‘Oltre il Giardino’ che vede coinvolti Fondazione Città di Cremona, Azienda speciale Cremona Solidale, Comune di Cremona e Consorzio Solco con in particolare la Cooperativa Nazareth.
Le attività dedicate a bambini, ragazzi, famiglie e cittadini cominceranno alle ore 15. Si partirà con una "caccia alla magnolia”, organizzata da Museo di Storia Naturale e Piccola Biblioteca. A seguire è in programma un laboratorio di circo curato dal Carrozzone degli Artisti.
Evento clou, alle 16.45, l'inaugurazione delle due vasche "pilota” del giardino, coltivate a orti urbani e abbellite dai ragazzi della Scuola Edile di Cremona e del Liceo Artistico A. Stradivari (classe 5aC, indirizzo pittorico). Un progetto importante di collaborazione tra scuole e realtà diverse, che tiene insieme valori formativi, sociali e ambientali.

Le vasche infatti sono già utilizzate da un paio d'anni per la coltivazione di ortaggi e piccoli frutti, nell'ambito del progetto ‘Oltre il giardino’, con il coinvolgimento dei ragazzi della Cooperativa Nazareth (che con continuità tengono pulito e in ordine lo spazio), degli anziani del Centro diurno integrato Barbieri, delle comunità e dei centri diurni del Civico81 e delle scuole della zona (Liceo Artistico e scuola dell’infanzia Aporti).
Ora, un passo in più. Le vasche sono state abbellite: i ragazzi della Scuola Edile hanno steso l’intonaco e gli studenti dell’Artistico le hanno decorate, utilizzando due diverse tecniche di intervento, la pittura fresco su fresco e il graffito. I disegni realizzati sono stati oggetto di studio da parte degli studenti del Liceo Artistico, prendendo spunto dal mondo naturale.

Ci sono insetti posati su una foglia, onde, un bosco, un frutto, pianeti, tutti completati con elementi tridimensionali dall'effetto tattile. Ogni vasca ha una caratterizzazione precisa, l’insieme crea un percorso funzionale sia per lezioni all'aperto, sia per attività laboratoriali sociali ed inclusive.

All’iniziativa hanno collaborato in particolare, Michele Bozzetti, professore del Liceo, Maria Cristina Regini di Cremona Restauri, Vittoria Altobello, laureanda all'Accademia di Brera, Claudia Telò, coordinatrice didattica della Scuola Edile, Gherardo Dossena, istruttore della Scuola edile, Giusy Brignoli dell’Azienda di agricoltura sociale Rigenera e Luca Simmi, educatore della Cooperativa Nazareth.
“Il cantiere per l’abbellimento dei vasconi proseguirà per tutto l’anno scolastico - è la dichiarazione di Giusy Brignoli della Cooperativa Nazareth - Abbiamo voluto valorizzare la realizzazione delle prime due vasche con una festa perchè questo progetto è davvero un regalo molto bello per questo luogo e per tutti quelli che lo attraversano o lo vivono svolgendo diverse attività. Si parla spesso di educazione outdoor e di apprendimento all'aperto e l'esperienza che questi studenti continueranno a fare è esattamente questo, con l'arricchimento dello scambio reciproco tra scuole: gli edili con le loro competenze sui materiali e le tecniche di finitura; gli studenti dell'artistico con la loro creatività e le competenze nella parte di decorazione. Un'avventura realizzata in un clima sereno, di scambio e collaborazione, con tanta bella energia. Grazie ai dirigenti, ai docenti, agli studenti per questa bella lezione e per questa scuola oltre i confini che ha molto da insegnare a tutti!”.
“Il pomeriggio del 5 novembre - commenta Uliana Garoli, presidente di Fondazione Città di Cremona - sarà un’ottima occasione per mostrare alla città le potenzialità del giardino di Casa Barbieri Raspagliesi come spazio di aggregazione e di attività sociali non solo per i residenti degli alloggi che abbiamo di recente ristrutturato, per i frequentatori del Centro Diurno integrato Barbieri, e per i giovani delle cooperative di Civico 81, ma anche per chi abita in centro storico e per le scuole che insistono nella zona. Quando nel 2019 abbiamo lanciato il progetto Oltre il Giardino, aprendo un varco nel muro divisorio, avevamo intuito il valore di questo spazio aperto ed oggi diamo il via a un nuovo step, con l’inaugurazione della prima vasca adibita ad orto sociale, ristrutturata dagli allievi della Scuola Edile e decorata da quelli del Liceo Artistico. Un progetto di alternanza scuola lavoro che continuerà per tutto l’anno scolastico e che mi auguro possa aiutare a rendere sempre più viva e frequentata questa zona”.
Dopo l’inaugurazione delle vasche del giardino, alle 17.15, ci sarà lo spettacolo per bambini e ragazzi del Carrozzone degli Artisti dal titolo "Il sarto delle parole".

20/10/22

SCUOLA EDILE E LICEO ARTISTICO AL LAVORO: PIU' BELLI GLI ORTI DI VIA XI FEBBRAIO

Lavori in corso nel giardino di casa Barbieri Raspagliesi di via XI febbraio 60 per il restauro e la decorazione delle vasche destinate a orto e giardino. Nella mattina del 20 ottobre, lezione all’aperto per le studentesse della 5aC, indirizzo pittorico, del liceo artistico Stradivari e per sei allievi della Scuola Edile che già nei giorni scorsi si erano portati avanti stendendo l’intonaco sulle prime due vasche destinatarie dell’intervento.

GUARDA QUI IL VIDEO REALIZZATO DA CREMONA1TV

Insieme al professor Michele Bozzetti del liceo Stradivari e a Vittoria Altobello, laureanda all'Accademia di Brera l’istruttore della scuola edile Gherardo Dossena e la coordinatrice didattica Claudia Telò.
La mattina è cominciata con la lezione teorica sulle tecniche del restauro a cura di Maria Cristina Regini, di Cremona Restauri, a cui è seguita la prima fase di applicazione pratica da parte degli studenti.
Un perfetto esempio di collaborazione tra scuole diverse, unite in un progetto che tiene insieme valori sociali e formativi. Le vasche infatti sono già utilizzate da un paio d’anni per la coltivazione di ortaggi e piccoli frutti, nell’ambito del progetto “Oltre il giardino” che vede insieme i ragazzi delle cooperative che fanno capo a Civico 81 (Nazareth, Rigenera, centro Diurno Giona), le attività del Centro diurno integrato Barbieri gestito da Cremona Solidale e le scuole presenti in via XI Febbraio. Non solo il liceo ma anche la primaria Realdo Colombo e la scuola d’infanzia della Sacra Famiglia che soprattutto negli anni della pandemia hanno potuto usufruire di questo spazio verde restituito alla fruizione pubblica grazie agli interventi di Fondazione Città di Cremona e del confinante consorzio Il Sol.Co.
Alcuni degli studenti della Scuola Edile sono anche ospiti della cooperativa Nazareth e toccherà proprio a loro, come spiega l’educatore Luca Simmi, per tutti Gymmo, prendersi cura di questi spazi verdi per un paio di volte alla settimana, dando concretezza all’obiettivo di abbellire il contesto con interventi destinati a durare nel tempo e, insieme, mantenerlo pulito, ordinato e funzionale per le diverse fasce d’età che lo frequentano.

Una volta realizzati gli strati di malta sui vasconi di calcestruzzo e risolti quindi i problemi di traspirazione dell’acqua, saranno gli studenti dell’Artistico, a rotazione, a realizzare le decorazioni, con due diverse tecniche di intervento, la pittura fresco su fresco e il graffito. Prenderanno così forma i primi due bozzetti realizzati dagli studenti e presentati lo scors giugno (leggi QUI) nell’ambito delle attività di PTCO (ex alternanza scuola lavoro): uno che rappresenta rami d’albero sulle tonalità autunnali realizzato a graffito; l’altro, un tema a foglie verdi ad affresco.

Saranno proprio queste prime opere ad essere presentate nel pomeriggio di festa che si terrà sabato 5 novembre, con un ricco programma di iniziative e animazione per i più piccoli, dalla Cooperativa Nazareth del Civico81 in collaborazione con Fondazione Città di Cremona. Bambini e ragazzi saranno coinvolti in una "caccia alla magnolia", organizzata in sinergia con il Museo di Storia Naturale e la Piccola Biblioteca, e in un laboratorio di circo curato dal Carrozzone degli Artisti. Evento clou, alle 16.45, l'inaugurazione delle due vasche “pilota” del giardino. A conclusione del pomeriggio, alle 17.15, lo spettacolo per bambini e ragazzi del Carrozzone degli Artisti dal titolo "Il sarto delle parole".

09/10/22

GIORNATA DELLA FONDAZIONE, PALAZZO FODRI PROTAGONISTA

Il fascino dell'arte per diffondere il senso di un impegno. La Giornata di Fondazione Città di Cremona, che ogni anno si celebra in prossimità della festa di san Francesco d'Assisi, si è svolta all'interno di palazzo Fodri, gioiello rinascimentale diventato simbolo dell'impegno di Fondazione nella salvaguardia del patrimonio cremonese. Grazie alla collaborazione con la Galleria PQV Fine Art, quello di sabato 8 ottobre è stato anche il momento inaugurale della mostra sul Novecento Cremonese curata da Tiziana Cordani e Pietro Quattriglia Venneri, un assaggio della maggiore collezione cittadina di opere del secolo scorso, di proprietà della Fondazione.

La mattina si è aperta con i saluti di Uliana Garoli, presidente della Fondazione (con lei il vice Fiorenzo Bassi e la consigliera Paola Romagnoli) che ha riassunto le tante iniziative a sostegno del welfare locale compiute nell'ultimo anno, dai grandi investimenti sul patrimonio immobiliare, ai contributi per le associazioni che si occupano di anziani, donne in difficoltà, disabili.

 

Un ricordo è andato a Giacomo Spedini, già presidente di Fondazione recentemente scomparso; e un altro a Massimo Terzi, architetto, progettista delle palazzine di Cremona Solidale, l'azienda speciale del Comune legata a doppio filo alla Fondazione e rappresentata oggi dal presidente Emilio Arcaini e dalla direttrice generale Alessandra Bruschi. E proprio le strutture di via Brescia, insieme al complesso di casa Barbieri Raspagliesi di via XI febbraio, costituiscono i pilastri di un welfare per gli anziani e i fragili in continua evoluzione che Fondazione sta ammodernando con cospicui investimenti. Restauro della palazzina storica per realizzare comunità e alloggi protetti nel primo caso; residenze autonome nel cuore della città con una serie di servizi socio sanitari integrati, nel secondo.

 

"Il Fodri è il palazzo del rinascimento cremonese nel cuore della città, abbandonato per anni, che ha ripreso a vivere diventando luogo di cultura e di bellezza", ha detto Garoli. "Qui si studia la musica, si restaurano strumenti antichi, si fa diagnostica delle opere d’arte. Ed è sempre più punto di riferimento di eventi culturali che ci fanno tornare alla sua storia passata, ma anche guardare al futuro come luogo aperto alle visite dei cittadini cremonesi e dei tanti turisti che visitano la città. Per questo la nostra cura del palazzo non si è fermata alla parte strutturale, ma anzi si è intensificata mettendo mano alla facciata della parte non vincolata e ora a quella più impegnativa, vincolata".

 

Non solo cura del patrimonio, ma anche di chi in vario modo si adopera per eliminare diseguaglianze, come i fondi erogati per sopperire alla povertà digitale degli anziani o l'aiuto ad alcune famiglie ucraine scappate dalla guerra.

 

Sono seguiti gli elogi del sindaco Gianluca Galimberti e dell'assessore Rosita Viola e un intermezzo musicale di Myriam Traverso, studentessa di viola al Conservatorio Monteverdi. Quindi spazio all'arte, con l'inaugurazione dell'esposizione di 22 dipinti e 12 sculture rappresentative di una storia radicata negli enti benefici del passato ma che arriva ai giorni nostri, dalle vedute padane di Mario Biazzi e Renzo Botti, al ritratto di Tomè eseguito da Carlo Vittori; dal primo futurismo di Enzo Mainardi all'autoritratto fantastico di Sereno Cordani, fino agli operai di Sergio Tarquinio e alle opere più recenti di Giusy Asnicar e Gabriella Benedini.

 

Tra le sculture, oltre alle note teste di Stradivari (riproposta anche nella copertina del catalogo realizzato da PQV Fine Art) e di Mario Biazzi, entrambe opera di Pietro Foglia, le opere inedite della Dattilografa, gesso di Ercole Priori del 1962, opera fragilissima sottratta alla distruzione dal paziente restauro di Cristina Regini di Cremona Restauri, testimonianza della versatilità di Priori, in questo caso antesignano della valorizzazione del lavoro femminile; e l'Arpia Morente, terracotta ingabbiata del soncinese Agostino Ghilardi, che Tiziana Cordani ha inteso donare alla Fondazione: "E' un regalo - ha detto - che ho ricevuto in un periodo complesso della mia vita, e non volevo che restasse senza casa. Vorrei che un giorno trovasse una nuova casa e nuovi amici, una casa degli affetti come quella che io ho trovato nella Fondazione".

A conclusione della mattina, ricco buffet a cura delle Fornelle.

La mostra resterà aperta fino al 6 novembre con orario 10-13 e 16-19.

14/09/22

Casa Barbieri Raspagliesi, si rafforza la sinergia con Comune e Cremona Solidale

INuovi passi avanti per rafforzare il welfare di comunità di casa Barbieri Raspagliesi, con l'adozione del protocollo d'intesa 2022 - 2025 tra Fondazione Città di Cremona, Azienda Speciale Cremona Solidale, Comune di Cremona, siglato martedì 13 settembre, per consolidare le iniziative di welfare di comunità in corso in via XI Febbraio 56/60.

Un'esperienza unica nel panorama cittadino, dove trovano spazio 49 alloggi per anziani e fragili autosufficienti, 10 dei quali ristrutturati appena due anni fa, il Centro Diurno Integrato Barbieri, la Comunità Socio sanitaria per disabili, il tutto inserito nel contesto verde aperto a tutta la città e in collegamento diretto con i confinanti servizi del privato sociale di Civico 81.

Il sindaco Gianluca Galimberti, accompagnato da Rosita Viola, assessore alle Politiche Sociali e Fragilità, ha incontrato una quarantina tra ospiti del centro diurno e residenti in un momento informale, nel cortile comune. Quindi dopo un aperitivo servito dal maggiordomo di comunità Gaetano Merulla e dall’educatore Alessio Cavagnoli, si è proceduto alla firma del documento che stabilisce i rispettivi compiti delle istituzioni. Accanto a lui Uliana Garoli, presidente di Fondazione Città di Cremona; Emilio Arcaini, presidente di Azienda Cremona Solidale, accompagnato dal direttore generale Alessandra Bruschi e dal direttore sanitario Simona Gentile.

 

"Oggi - afferma Uliana Garoli - si formalizza l'impegno per fare in modo che una comunità di persone con fragilità possa continuare a vivere nella massima autonomia nel cuore della città, come espressamente richiesto alla Fondazione dai lasciti Raspagliesi e Azzolini. Significativo che la firma cada proprio nella Giornata Internazionale del lascito sociale. La Fondazione ha il compito di tenere i beni immobili in efficienza e buona salute, a questo fine abbiamo fatto importanti investimenti oltre che nei nuovi 10 alloggi, nella ristrutturazione della palestra e nella manutenzione del Giardino. Dopo la pausa imposta dalla pandemia, con l’accordo firmato oggi si dà ulteriore impulso alla forte collaborazione con Comune e azienda Cremona Solidale, per continuare sempre meglio questo esempio di comunità virtuosa basata sul mutuo aiuto per superare le difficoltà del quotidiano".

 

“Il progetto di Casa Barbieri-Raspagliesi – aggiunge il Sindaco, Gianluca Galimberti - è un percorso iniziato nel precedente mandato con il recupero di spazi/alloggi per un modello di residenzialità leggera per anziani, che vede la figura del maggiordomo di comunità come supporto per i bisogni quotidiani e attività di socialità, sostenuto dal Comune e da Cremona Solidale. Il rinnovo del protocollo, rivisto sulla base dell’esperienza maturata, rafforza e consolida le modalità di collaborazione e di gestione tra gli Enti coinvolti con l’obiettivo comune di poter migliorare la qualità della vita delle persone anziane nel cuore della città in tutti i sensi.”

 

La firma del Protocollo – hanno spiegato Emilio Arcaini e Alessandra Bruschi - conferma l’alleanza e la sinergia tra Cremona Solidale, Fondazione e Comune affinché questo luogo, fin dalle sue origini votato alla sperimentazione di nuove forme di socialità, continui nella sua mission. Oggi è una ‘casa’ dove gli inquilini possono vivere insieme, sconfiggendo solitudine e isolamento, in un clima di solidarietà e mutuo aiuto. Fondamentale è la figura del maggiordomo di comunità, indispensabile punto di riferimento per i residenti e promotore di momenti di socialità”.

 

I CONTENUTI DEL PROTOCOLLO - Il protocollo, che fa seguito all'Accordo di collaborazione siglato nel 2020, formalizza l'istituzione di una Commissione costituita da un referente per ciascun soggetto, che "avrà il compito di valutare le domande per l’assegnazione degli alloggi, presidiare il governo complessivo del progetto e la trattazione delle problematiche condominiali". Al fine di sviluppare una gestione integrata si assegnano alla Commissione compiti specifici tra cui: valutare le domande di alloggio e stilare i punteggi; esaminare e decidere in merito alle criticità ambientali e di convivenza; proporre in forma scritta ai sottoscrittori, con cadenza annuale, progetti di miglioramento degli ambienti, dell’area verde, delle dotazioni; stilare la relazione annua delle attività.

 

Fondazione Città di Cremona, proprietaria del complesso immobiliare, si occupa della manutenzione dell'intero complesso e di stilare i contratti d’affitto.

Cremona Solidale è responsabile della gestione del Centro Diurno Integrato, assicura la presenza di un educatore con funzioni di raccordo tra le istituzioni coinvolte e di organizzazione delle attività ricreative; fornisce inoltre un operatore quale "maggiordomo di comunità", per l'aiuto ai residenti nella spesa e nell'acquisto dei farmaci.

Infine, è compito specifico del Comune prendere in carico i casi segnalati in Commissione per una approfondita disamina dei problemi socio economici della persona o della coppia e relazionare in Commissione sulle azioni effettuate e sulle decisioni adottate e valutare eventuale attivazione di servizi di competenza.

04/07/22

DOPO DI NOI: INSIEME: LIBERO ZINI CONFERMATO PRESIDENTE. DIFFICOLTA' E PROSPETTIVE

La sala del Consiglio del Palazzo della Carità ha ospitato l'assemblea dei soci della Fondazione “Dopo di Noi: Insieme”, Ente del Terzo Settore che
attualmente gestisce una Casa Famiglia a Cremona, in via Cattaro 1. Rinnovati i vertici per il triennio 2022 – 2024: oltre al Presidente Libero Zini, riconfermato, fanno parte del Consiglio l’Assessore Rosita Viola e Lodovico Ghelfi (Vicepresidente riconfermato) in rappresentanza dei “Soci fondatori istituzionali Comune di Cremona e Diocesi di Cremona”; Fiorenzo Bassi e Dario Diotti, rispettivamente per Fondazione Città di Cremona e Anffas (Soci partecipanti unitamente a Roberto Carini e Anna Laura Zappieri), Mara Arcagni, Gabriella Galli, Nadia Nava, Federica Parizzi, Maria Cristina Poli, Giorgio Quiroli, Antonio Ramella e Jolanda Szymanowska in rappresentanza dei fondatori “persone fisiche”.

Il bilancio degli ultimi due anni purtroppo ha dovuto fare i conti con una maggiore difficoltà nell'organizzare le attività per i residenti nella struttura, che poggiano anche sul volontariato, e anche con un calo degli introiti per l'impossibilità di organizzare eventi pubblici di raccolta fondi, che consentono alla fondazione di integrare quanto garantito dalla convenzione con ATS e dal contributo del Comune di Cremona.

Determinante è appunto il ruolo dei volontari, che si augurano di poter affiancare nuovamente i ragazzi attingendo alle proprie attitudini: i cuochi, che si propongono d’aiuto nella preparazione dei pasti; l’amico autista che accompagna durante le uscite; il compagno che si affianca per la spesa al supermercato o semplicemente l’amico con cui parlare, giocare a carte o leggere un libro. Per potere riprendere a beneficiare appieno del contributo di volontari dopo l’emergenza pandemica, la Fondazione lancia un appello a chi voglia dedicare qualche ora del proprio tempo ai residenti nella Casa Famiglia.

La Fondazione si è costituita il 10 febbraio 2004 per volontà di 17 famiglie, del Comune e della Diocesi di Cremona e grazie al generoso contributo dell’ing. Gianni Carutti ha aperto la sua Casa Famiglia, la prima del territorio cremonese, nel 2007 anticipando di oltre nove anni l’approvazione
della Legge 112 che reca lo stesso nome.
La sua ‘mission’ è quella di creare le condizioni affinché le famiglie possano assicurare ai propri cari un futuro e risponde ad un bisogno del territorio che da tempo sollecitava la creazione di servizi finalizzati al sollievo.
Gli operatori vivono con loro, ne conoscono i bisogni, i limiti e i gusti. L’infermiera garantisce la terapia quotidiana e le cure necessarie, l’attività del fisioterapista è volta al mantenimento delle autonomie e del benessere fisico dei ragazzi, Danzaterapia, Teatroterapia e varie altre attività
completano il programma settimanale terapeutico.

Nei limiti degli spazi attualmente a disposizione la Fondazione Dopo di Noi, che a breve dovrebbe usufruire di un secondo appartamento (in comodato come il primo dal Comune di Cremona), organizza anche il “Durante Noi” che sostanzialmente garantisce alle famiglie di avere delle occasioni e degli spazi conosciuti e rassicuranti, che consentono di sperimentare momenti di allontanamento del figlio/parente in situazione di fragilità, in modo da vivere periodi senza
l’incombenza degli impegni di cura ed assistenza, che la presenza di un figlio/parente disabile implicano, al fine di recuperare dimensioni personali, familiari e di coppia.

Nonostante le difficoltà il nuovo Consiglio d’Amministrazione conferma l’ambizioso obbiettivo di aprire una seconda Casa Famiglia affinché la Fondazione possa diventare concreto soccorso per un numero sempre maggiore di genitori e possa creare per la disabilità grave la prospettiva di un futuro almeno simile per qualità a quello offerto da una vera famiglia.

18/06/22

"ABOUT CREMONA", COSI' GLI ORTI DI VIA 11 FEBBRAIO DIVENTANO PIU' BELLI

 

Fa caldo, ma non terminano le attività all'interno del Giardino di casa Barbieri - Raspagliesi, un angolo verde nel cuore della città e sempre più luogo di incontro tra generazioni grazie alle attività sportive che si svolgono nella storica palestra Barbieri, rimessa a nuovo e gestita dal Basket Pool, alle attività della cooperativa Nazareth e di Rigenera che afferiscono al Civico 81 e a quelle dedicate agli anziani nel Centro Diurno Barbieri, gestito da Cremona Solidale.

Il progetto nato appena prima della pandemia, "Oltre il giardino", sta raggiungendo piano piano il suo scopo nonostante le limitazioni alla socialità degli ultimi due anni. Un ulteriore passo avanti per rigenerare questo spazio lo offrono gli studenti del Liceo Artistico Stradivari che nell'ambito delle attività di alternanza scuola lavoro con il professor Michele Bozzetti, hanno realizzato dei progetti per riqualificare i vasconi dove viene coltivata frutta e verdura. Un lavoro coordinato da Vittoria Altobello, ex studentessa e ora laureanda all'Accademia di Brera, che ha pensato a un progetto artistico che facesse dialogare le diverse realtà del quartiere e i diversi frequentatori del giardino nell'ottica dell'arte come strumento di comunicazione.

Queste le studentesse della 4C indirizzo pittorico che hanno prodotto i lavori: Iris Zanicotti, Francesca Borsotti, Carlotta Melgari, Alessia Lipomani, Laura Galetti, Giulia Zaninelli.

I bozzetti prendono spunto dal mondo naturale: insetti posati su una foglia, onde, un bosco, un frutto, pianeti. Per ora semplici disegni sulla carta, che dovranno essere completati con elementi tridimensionali dall'effetto tattile. Quindi fiori che avranno la consistenza di bottoni, tronchi d'albero fatti con tappi in sughero e bastoncini, gocce d'acqua evocate da semisfere in plastica trasparente, corpi celesti in forma di compact disc.Ogni vasca avrà una sua caratterizzazione, per un percorso che si presta a diventare luogo di lezioni all'aperto per i più piccoli, ma anche laboratorio per le diverse forme di disagio psichico e sociale.

"Il progetto vedrà un'applicazione pratica da settembre - spiegano il professor Bozzetti e Giusy Brignoli, responsabile della coop. Rigenera - Per vederlo realizzato contiamo di rivolgerci a un artigiano che aiuti i ragazzi a concretizzare le idee e decorare le vasche con le competenze necessarie. Contiamo molto su chi abbia voglia di mettersi in gioco e aiutarci a completare il lavoro!".

La riqualificazione delle vasche fa parte della progettualità "About Cremona, nuove produzioni, nuove relazioni”, finanziata da Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona, per il rafforzamento del lavoro di comunità avviato nel giardino Barbieri Raspagliesi da Comune di Cremona, Fondazione Città di Cremona, Cremona Solidale, scuole e cooperative del Consorzio Solco che ha sede al Civico81. Con l'obiettivo di favorire la partecipazione diretta dei cittadini, degli studenti e delle famiglie nella cura e nell’animazione di questo spazio, attraverso orti scolastici e progetti sull’agricoltura biologica, la salute, il benessere, il diritto alla terra e l’outdoor education.

"Il progetto About Cremona è partito l'anno scorso, ma ha dovuto fare i conti, purtroppo, con le limitazioni alla socialità imposte anche nel 2021 dalla pandemia", afferma Rosita Viola, assessore alle Politiche sociali. "Questo spazio fisico è stato utile non solo per il progetto, ma anche per le attività ricreative delle scuole di via XI febbraio, tanto più in una fase in cui limitare la permanenza degli alunni nelle aule era consigliata anche per motivi sanitari. Adesso ci piacerebbe coinvolgere sempre più il centro diurno Barbieri e i disabili della comunità che si è stabilita all'ultimo piano ristrutturato di casa Barbieri Raspagliesi".

"La cosa più bella è l'essere riusciti a coinvolgere le scuole e soprattutto il Liceo artistico per rendere vivo il giardino con tante attività", afferma Uliana Garoli, presidente Fondazione Città di Cremona. "Quella che era partita come una scommessa, con l'apertura della porta nel muro che divide via XI febbraio da via Bonomelli, sta diventando una cosa sempre più bella e in continua crescita, con grandissime potenzialità.

Tante scuole nell'ultimo anno hanno usufruito di questo giardino e credo che questo diventerà una bella abitudine anche a prescindere dall'emergenza".

 

11/06/22

PALAZZO FODRI, IL PORTE APERTE FESTIVAL FA TAPPA ANCHE QUI

Matteo Marchesini e Giovanni Catelli sui "luoghi" nella poetica di Pasolini, intervistati da Barbara Caffi; Sara Colaone, che con Michele Ginevra ha tratteggiato la figura di Georgia O’Keefe, artista del modernismo americano; Eleonora Marangoni e il suo rapporto con la città di Parigi in “Paris, s’il vous plaît” in una conversazione con Sara Mariani. Sono stati i primi tre incontri letterari ospitati nel cortile di palazzo Fodri venerdì 10 giugno, prima giornata del Porte Aperte festival giunto quest'anno alla settima edizione.

Un'occasione anche per scoprire la mostra del fumettista Pablo Echaurren, "COntrofumetto", in corso nella galleria PQV Fine Art (visite guidate: 11 giugno, ore 16:00; 18:30; 12 giugno, ore 11:00; 16:00; 18:30), nello stesso contesto architettonico del palazzo che è una delle più belle rappresentazioni del Quattrocento cremonese e su cui Fondazione sta investendo molto. Il Consiglio ha infatti già deliberato un prossimo intervento di restauro conservativo che interesserà la facciata di corso Matteotti, mentre è già stato effettuato il restauro della porzione di edificio più recente.

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