Novità ed eventi

22/02/24

RESIDENZA TORRIANI NEL CIRCUITO DI CREMONA CONTEMPORANEA - ART WEEK

Una settimana di arte contemporanea diffusa in città, con "Cremona Contemporanea - Art Week", seconda edizione, in programma a Cremona dal 18 al 26 Maggio, progetto promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Cremona, con la direzione artistica di Rossella Farinotti e il coordinamento di CFAgency.
Sono più di venti le location che ospiteranno le installazioni degli artisti protagonisti della seconda edizione, con opere in alcuni casi realizzate appositamente per l'occasione. Residenza Torriani, lo storico immobile a due passi dal Duomo ristrutturato da Fondazione Città di Cremona, è stato messo a disposizione di questa iniziativa che lo scorso anno ha richiamato oltre 15 mila visitatori in città.
Cremona diventa per una settimana un luogo di sperimentazione, conoscenza e scoperta, in un progetto espositivo diffuso, durante il quale il pubblico sarà accompagnato in luoghi della città in parte inediti e a ingresso gratuito.

Residenza Torriani si presta ottimamente a questa riscoperta della vecchia Cremona: incastonata in una delle poche strade rimaste della città medievale, è già stata protagonista di eventi culturali e conviviali negli spazi del piano terra (cortile, ampio salone e cucina) e al primo piano. Sempre in questo contesto, sono stati ristrutturati dieci appartamenti utilizzati per affitti brevi.
Anche in questo modo la nostra Fondazione persegue i suoi scopi sociali: conservare e rendere fruibile il patrimonio pervenuto attraverso i secoli attraverso lasciti e donazioni, per reinvestire i proventi nel sostegno al sistema del welfare cremonese, in primis, in questo periodo, la ristrutturazione di una parte consistente della palazzina storica di Cremona Solidale in via di completamento, per farne nuovo Centro diurno e comunità alloggio per anziani.

PER RESTARE AGGIORNATI SUGLI EVENTI DI ART WEEK: https://www.cremona-artweek.com/

17/02/24

BUON COMPLEANNO A "DOPO DI NOI: INSIEME"

Al via gli eventi per festeggiare la nascita di Dopo di Noi: Insieme, fondazione nata nel 2004 su iniziativa di un gruppo di 17 famiglie cremonesi che avevano a cuore il futuro dei propri figli, portatori di gravi handicap.

Lo scorso 10 febbraio, in sala della Consulta del Comune di Cremona, il ventennale è stato festeggiato con un incontro molto partecipato, alla presenza del presidente della fondazione Libero Zini, del sindaco Gianluca Galimberti, dell'assessore al Welfare Rosita Viola, dell'assessore all'Istruzione Maura Ruggeri, che di questa realtà favorì la nascita quando era assessore ai Servizi Sociali.

E mentre Zini ha ripercorso le tappe iniziali di questa avventura, facilitata da un benefattore storico per Cremona come l'ingegner Gianni Carutti, descrivendone via via l'evoluzione e i progressi, Nadia Nava, figlia di Leda Dall’Acqua prima presidente della Fondazione, ha lanciato uno sguardo al futuro annunciando un anno ricco di eventi per far conosceresempre più le attività.

Fondazione Città di Cremona è presente tra i soci di Dopo di Noi: Insieme e nell'occasione era rappresentata dalla presidente Uliana Garoli e dal vice Fiorenzo Bassi. Nel ricordare quanto il sostegno alle situazioni di fragilità sia la mission di Fondazione Città di Cremona, Garoli ha menzionato l'apporto concreto dato alle possibilità di sviluppo della comunità residenziale di Dopo di Noi Insieme nell'immobile comunale di via Cattaro, consentendo il trasferimento in via 11 febbraio 60 dell'altra comunità per disabili che condivideva la palazzina. Da un paio d'anni infatti alla comunità per disabili gravi gestita dalla coop. Società Dolce per conto di Cremona Solidale, è stato messo a disposizione l'ultimo piano dell’immobile di via 11 febbraio, ultima tappa della ristrutturazione di casa Barbieri Raspagliesi dove ai piani inferiori sono stati recuperati e affittati 10 alloggi a canone moderato. Un contesto di autonomia, ma protetto, che consente ad anziani e fragili di uscire dall'isolamento e vivere in centro città.

28/03/24

A PALAZZO DELLA CARITA' LA SOLIDARIETA' DEL CLUB DEL FORNELLO

Consegnati ieri mattina, 27 marzo, presso la sede di Fondazione Città di Cremona, i contributi a sei associazioni di volontariato da parte del Club del Fornello di Cremona. Un gesto di vicinanza del sodalizio tutto al femminile presieduto da Franca Mola (tesoriera Maria Luisa Dondè) a chi ogni giorno sul nostro territorio si spende a favore delle frange più fragili della società a titolo totalmente gratuito.
Le socie hanno devoluto il ricavato dei service svolti lo scorso ottobre durante gli eventi della festa di Fondazione Città di Cremona, momenti di convivialità particolarmente graditi da tutti i partecipanti, come ha ricordato la presidente Uliana Garoli.
 
I contributi sono andati alla fondazione "Dopo di Noi: Insieme", nella persona del presidente Libero Zini, in un anno, quello del ventennale, particolarmente ricco di iniziative per assicurare ai disabili gravi un contesto di vita il più possibile sereno nel momento in cui verrà a mancare la famiglia d'origine.
 
Elena Guerreschi ha ritirato il contributo per Aida, l'associazione che assiste le donne vittime di violenza domestica, fornendo aiuto psicologico e legale in affiancamento ai servizi sociali e agendo nelle situazioni di emergenza quando è necessario fornire un rifugio immediato alle donne maltrattate. Un'associazione che negli anni si è sempre più strutturata anche in risposta all'evoluzione della normativa e che a breve si sposterà in una sede più ampia, sempre in via Palestro dove si trova attualmente.
 
Premiato anche l'impegno più che trentennale dell'Associazione Giorgio Conti nel dare sostegno economico e morale alle famiglie con bambini e ragazzi gravemente malati, costrette a trasferirsi per le cure. Un sodalizio protagonista di tante iniziative di solidarietà che, come ha spiegato Carlo Conti, sta per trasformarsi in Fondazione, segnando una ulteriore tappa evolutiva.
 
Beneficiari dei contributi sono stati inoltre i Frati Minori Cappuccini di via Brescia, che forniscono cibo e aiuti materiali alle situazioni di estrema indigenza (busta ritirata da Fra' Fabrizio); l'associazione Go On, attiva nell'organizzazione di momenti di svago per le persone menomate a seguito di ictus e alle loro famiglie (a ritirare il premio la tesoriera Lalla Margotti Bacchetta); alla Associazione Lazzaro Chiappari, nata per affiancare gli ex alunni dell'orfanotrofio di Cremona e che ormai, superati i 100 di attività, ha esteso i propri interventi a favore delle Comunità per Minori.
“Anche con questa iniziativa", ha commentato Uliana Garoli a margine della consegna, "portiamo avanti quella tradizione secolare di aiuto alle situazioni di fragilità che stava alla base del Consorzio della Donna, l'istituzione caritatevole medievale da cui discende la nostra Fondazione".
12/02/24

Una vita di valore nello spettro autistico: convegno il 18 febbraio

Domenica 18 febbraio in occasione della Giornata Mondiale della sindrome di Asperger si terrà presso il Seminario Vescovile di Cremona un convegno di importanza nazionale sullo spettro autistico, che vedrà come relatori, al fianco delle eccellenze del nostro territorio, personaggi di spicco come il dr. Davide Moscone e il dr. David Vagni, oltre all’eccezionale contributo video dell'esperto mondiale prof. Tony  Attwood.

Il Convegno, voluto dall'Assessora alle Politiche Sociali e alla Fragilità Rosita Viola, è organizzato da Associazione Argilla con il coordinamento di Elena Denti. La partecipazione è gratuita grazie al contributo di diversi enti cremonesi. Fondazione Città di Cremona vi ha contribuito erogando uno dei finanziamenti previsti nel bandi che vengono erogati ogni anno ad associazioni e singoli impegnati in progetti sociali.

A questo progetto, in particolare, hanno contribuito anche Fondazione Comunitaria, Associazione Piper, Ass. Marcotti Osvaldo, Edizioni EDRA, Giochi di Luce). I 300 posti disponibili sono andati esauriti rapidamente. Tra i partecipanti, provenienti da tutta Italia, ci saranno persone nello spettro, loro famigliari, operatori sanitari, insegnanti e tante persone che semplicemente vogliono conoscere meglio l’autismo.

Tanti saranno gli argomenti affrontati, un approccio verso la neurodiversità a 360 gradi: dall'infanzia all'età adulta, dal lato strettamente clinico al lato relazionale, dal lavoro alla consapevolezza delle proprie caratteristiche come punto di forza per un'opportunità di realizzazione nella vita. Da qui il titolo che ha racchiuso tutti i passaggi: "Una vita di valore nello spettro autistico".

Maggiori dettagli al sito di ass. Argilla:

https://www.associazioneargilla.it/2023/12/30/convegno-una-vita-di-valore-nello-spettro-autistico-progetto-decoder/https://www.associazioneargilla.it/2023/12/30/convegno-una-vita-di-valore-nello-spettro-autistico-progetto-decoder/

IL PROGRAMMA

Una vita di valore nello spettro autistico
DOMENICA 18 FEBBRAIO 2024, Seminario Vescovile, via Milano 5
ore 8:30 Registrazione

ore 9:00 Saluti delle autorità

ore 9.15 Introduzione

Moderatori: Davide Moscone e David Vagni

ore 9:30 La Diagnosi nei bambini e negli adolescenti – Mariateresa Giarelli (Neuropsichiatria Infantile ASST Cremona)
ore 9:45 La prassi in età pediatrica – Domenico Morosini (Ordine dei Medici di Cremona)
ore 10:00 Disturbi dello spettro autistico in età adulta: una fotografia della situazione a Cremona – Secondo Cogrossi e Emanuela Ghinaglia (Servizio Disabilità Psichica ASST Cremona)
ore 10.30 Aut in Cremona e una Rete Competente di servizi e progetti a sostegno della transizione verso l’età adulta – Elisa Bernasconi (Staff Disabilità Comune di Cremona Settore Politiche Sociali)
Ore 10:45 I valori nella disabilità, rapporto con i servizi del territorio, le difficoltà a motivare – Riccardo Merli (Ordine dei Medici di Cremona)
ore 11:00 I progetti e i servizi del Collocamento Mirato per l’inserimento lavorativo delle persone con Sindrome di Asperger – Maria Josè Compiani e Sabrina Dellavalle (Servizio Politiche del Lavoro per i Disabili Provincia di Cremona)
ore 11:15 Coffe Break

ore 11:45 Valutare e comprendere i valori e le preferenze nell’autismo – Serafino Corti (Fondazione Istituto Ospedaliero di Sospiro)
ore 12:15 Autismi: il paradosso dell’autismo- osservazione come strategia – Francesca Mela Ty Lancieri (CuoreMenteLab)
ore 12:45 Lo spettro allo specchio: Pallino e Quadratino – Le persone neurotipiche in relazione con persone neurodivergenti – Elena Denti e Giovanna Casella
ore 13 Pausa

ore 14:00 Video di Tony Attwood esperto mondiale della Sindrome di Aperger – Griffith University, Brisbane, Australia
ore 14:15 Diagnosi e identità – Davide Moscone (Associazione Spazio Asperger ONLUS)
ore 15:15 Il progetto di vita individuale come mezzo di una vita significativa – Marco Cadavero (CuoreMenteLab)
ore 15:45 Intervento conclusivo – David Vagni (Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR)
ore 16: 45 Spazio per le domande
ore 17:30 Chiusura lavori

30/11/23

IL RECUPERO DELLA PALAZZINA STORICA DI CREMONA SOLIDALE ILLUSTRATO AL GOVERNATORE FONTANA

Oggi, 30 novembre, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, a Cremona per la presentazione del progetto per il nuovo ospedale, ha potuto vedere come sta cambiando l'edificio storico di Cremona Solidale, grazie all'intervento di recupero portato avanti dalla nostra Fondazione. Il cantiere dell'impresa Beltrami sta ultimando piano terra e primo piano di un'ala dell'edificio dove verranno allestiti Centro Diurno Alzheimer, Centro Diurno Integrato e Comunità alloggio per anziani autosufficienti.

Un immobile prestigioso per rendere sempre più al passo dei tempi la cura delle persone.

15/10/23

ALLA SCOPERTA DI BOSCO MAINARDI, LE PRIME IMMAGINI

La natura si è riappropriata di un luogo storico nei due ettari di Bosco Mainardi, in via Zocco  di fianco a Cremona Solidale, dove sabato 14 ottobre è stata svelata la lapide che ricorda le venti vittime del bombardamento del 15 dicembre 1944, finora ignote.

Ad aprire la cerimonia è stata Uliana Garoli, presidente di Fondazione Città di Cremona, l'ente proprietario dell'attigua cascina Zocco, del complesso del Centro Geriatrico e di questo bosco che un tempo era un giardino. "Eravamo partiti con l'idea di valorizzare il bosco e l'avevamo fatto con l'aiuto di Riccardo Groppali; poi ci è venuta la curiosità storica di ricostruire quanto era avvenuto in questo luogo. Abbiamo così voluto togliere dall'oblio le persone che qui persero la vita in modo da recuperare oltre al bosco, una pagina della nostra storia. La targa che inauguriamo oggi, consentirà a tutti coloro che verranno a fare una passeggiata nel bosco, che vogliamo comunque preservare, di potere anche riflettere su quanto accadde qui 80 anni fa e onorare le vittime in questo luogo particolarmente importante anche perchè inserito nel contesto di Cremona Solidale, logo dove ci si prende cura delle persone".

 

Garoli ha poi letto uno ad uno i venti nomi incisi sulla lapide e le loro età: 74 anni il più anziano, Giuseppe Farina nato a Olmeneta; il più piccolo era Giancarlo Ceretti, nato appena 23 giorni prima.

 

Proprio sui bambini caduti - tre quelli tra gli zero e i 7 anni - si è soffermato il sindaco Gianluca  Galimberti, chiedendo loro scusa: "Cercheremo di costruire un mondo diverso per quello che compete a ognuno di noi; noi non siamo i grandi della terra, ma l'odio è una cosa terribile che passa nelle vene della storia e anche nei nostri cuori, dipende da noi decidere se farlo passare o no. Ci sono odi che portano a morti e distruzioni, ma anche odi che portano a parole sbagliate, a gesti di violenza. Quello che possiamo fare, carissimi Fiorindo, Romano e Giancarlo, è fare un po' di più rispetto a quello che le nostre vite tutto sommato agiate ci hanno consentito  di fare".

 

E per rendere più attuale il messaggio: "Potremmo dire ai bambini che vivono nella nostra comunità che sono preziosi qualunque sia la loro origine e i loro colore. Lo dobbiamo a questi tre bambini, è una responsabilità che ci pensa come un macigno, ma dobbiamo  sforzarci di sentirla. Siamo in un luogo in cui la natura ci racconta la bellezza della vita e in cui le fragilità dei nostri anziani sono accompagnate dalla cura di chi sta insieme a loro".

 

Il parroco di san Bernardo, don Pietro Samarini, ha quindi letto un'invocazione alla pace nel mondo, accompagnata da una preghiera per il creato, prima della benedizione.

 

Quindi lo svelamento della lapide e la deposizione di una corona di fiori da parte degli altri tre sindaci intervenuti, Giuseppe Rossetti di Corte de' Frati, Maurizio Morandi di Pieve San Giacomo, Giuseppe Bignardi di Persico Dosimo. Accanto a loro, Emilio Arcaini, presidente di Cremona Solidale e la direttrice sanitaria Simona Gentile: per l'amministrazione comunale erano presenti il vicesindaco Andrea Virgilio e l'assessore alle Politiche Sociali Rosita Viola.

 

La storia di questi luoghi è stata recuperata attraverso l'esame di documenti d'archivio da cui lo storico Fabrizio Superti ha ricavato le note biografiche e le circostanze che portarono alla morte delle venti persone, poco dopo mezzogiorno del 15 dicembre del '44. Nel parco sono ancora visibili i crateri lasciate dalle bombe, più di 100 quelle che furono sganciate dagli aerei Alleati che cercavano di colpire la vicina caserma. Ricostruiti anche i giorni successivi, quelli dello sgombero delle macerie e dei cadaveri, oltre che delle carcasse animali. A fine dicembre tutto era stato rimosso e da allora la vegetazione è cresciuta indisturbata per 80 anni. Sulla rivincita della natura nei confronti della guerra, seppure magra consolazione, si è soffermato nella sua visita guidata Riccardo Groppali, che con ricchezza di particolari ha descritto le principali essenze presenti nel giardino svelando parecchie curiosità.

Un parco che non può essere fruito liberamente, in quanto le piante, cresciute enormemente in altezza e ricoperte di edere, presentano alcuni rischi

La rinascita di questo luogo è solo agli inizi, come molto c'è ancora da scoprire dagli studi che seguiranno su quelle terribili giornate di metà dicembre nel quartiere.

 

 

14/10/23

IL BOSCO RITROVATO: AFFASCINANTE VIAGGIO TRA STORIA E NATURA

Grande successo per la presentazione "Il bosco ritrovato", venerdì pomeriggio nel cortile di residenza Torriani, un'iniziativa di Fondazione Città di Cremona che sta sempre più valorizzando questo luogo nel cuore di Cremona come sede per eventi culturali oltre che come spaio abitativo.
Due diverse relazioni - quella dello storico Fabrizio Superti sulle vicende belliche che portarono alla distruzione della cascina Zocchetto di via Brescia; e quella del biologo Riccardo Groppali sulle emergenze botaniche e faunistiche del bosco sopravvissuto a quegli eventi - hanno sollevato un velo su un luogo poco conosciuto di Cremona, ricco di storia e di fascino alle porte della città, parte integrante del lascito testamentario della famiglia Mainardi, la stessa che dà il nome a una delle palazzine di Cremona Solidale.
Il pomeriggio è stato aperto da Tiziana Cordani, conservatrice della collezione artistica di Fondazione Città di Cremona, che ha illustrato alcune delle opere portate in esposizione, rappresentative della natura cremonese vista da pittori del Novecento, quali Biazzi, Botti, Balestreri, Manara, Toninelli, Bignami, Asnicar.

In evidenza la terracotta di Ercole Denti che ritrae i coniugi Mainardi.

Introdotti da Lamberto Ghilardi hanno poi parlato i due relatori. Una ricerca che ci riporta alla purtroppo attuale realtà della guerra, quella condotta da Superti, nel restituire in maniera vivida ciò che vissero i cittadini cremonesi sotto la tempesta di fuoco che si abbatté sulla città e in provincia negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale. Se il bombardamento della stazione del luglio '44 viene ricordato ogni anno con celebrazioni ufficiali, non fu da meno quello, meno noto, che il 15 dicembre di quell'anno distrusse la cascina Zocchetto e l'attigua casa padronale, Villa Teresa, di cui oggi rimangono solo poche ma molto significative tracce nel "bosco ritrovato" di via Brescia.

La tenuta, avviata da Emilio Mainardi e dalla consorte Iside Bellingeri, originari di Pieve Delmona, passò poi al figlio Guido, sposato a Teresa Usberti, e da qui al figlio Emilio, classe 1922, da cui poi pervenne all'attiguo ricovero per anziani. Proprio quell'ospizio che negli anni della guerra era diventato ospedale militare e che di per sé non rappresentava un obiettivo bellico, al contrario della vicina caserma Col di Lana, costruita agli inizi degli anni Quaranta e oggetto di un successivo bombardamento, il 21 dicembre, nel corso di una sequela di attacchi dall'alto mirati sulla zona di San Bernardo:
il 20 dicembre sulla Cavalli e Poli, con 9 morti e 14 feriti; il 25 dicembre ancora sulla zona dello Zocchetto e poi il 28 gennaio.
Quel 15 dicembre, in una giornata di scarsa visibilità, 18 aerei americani sganciarono 144 bombe da 500 libre con l'intento di colpire la Col di Lana, causando invece la morte di 20 persone tra cui un piccolo di 23 giorni, la vittima più giovane tra coloro - contadini, manovali, giardinieri - che in quel momento, poco dopo mezzogiorno, stavano consumando il loro pasto nella zona più calda, le stalle.

Tra di loro, anche la 18enne Carla Braga, allieva dell'istituto magistrale Anguissola: a lei la scuola dedicò uno speciale ricordo all'indomani del fatto, riportato sulle pagine del Regime Fascista, peraltro molto avaro nel descrivere le cronache di quei giorni.
Migliaia i documenti consultati in Archivio di Stato da Superti, tra mattinali della questura, archivio del Comune, ufficio del Genio civile, Intendenza di Finanza per ricostruire una pagina ancora oscura e drammaticamente attuale che sfocerà prossimamente in uno studio organico sulle ripercussioni di quell'ultimo periodo bellico nella vita civile cremonese. A quei 20 morti è dedicato il "Bosco Ritrovato" accanto a Cremona Solidale, con la collocazione all'ingresso di una lapide che reca incisi i loro nomi.

Questo luogo abbandonato dall'uomo, ma ricco di testimonianze, ha consentito alla natura di diventarne padrona. Lo ha spiegato Riccardo Groppali, illustrando le peculiarità presenti nei circa 2,5 ettari sopravvissuti. Un giardino ottocentesco studiato per impressionare e destare ammirazione, come testimoniano i pochi elementi decorativi e architettonici rimasti: la casetta in stile neogotico e la vasca della fontana incastonata tra i tronchi. Una natura che ha tratto vantaggio dall'assenza dell'uomo ma che proprio per questo offre anche elementi di pericolosità: la tessitura troppo fitta della trama arborea ha fatto sì che le piante siano cresciute molto in altezza, perdendo i rami più bassi e in questo modo indebolendosi, situazione aggravata dalla presenza di rampicanti. Alti fusti che il vento potrebbe far schiantare, ed ecco perchè il bosco rimane solo parzialmente visitabile.
E' presente una grande varietà di piante che hanno raggiunto la loro massima possibilità di crescita: tassi, ippocastani, magnolie, carpino e persino un singolo castagno, pianta sconosciuta in pianura, un po' ammalorata, ma imponente. E poi piante infestanti come l'Ailanto e l'acero negundo, più le si taglia, più crescono fittamente, per poi però morire in assenza di sole.

Molto ricca anche la fauna, dagli insetti, alla grande varietà di uccelli tra i quali la civetta, sulla quale Groppali ha intrattenuto la platea divagando sull'origine della sua fama di uccello del malaugurio, e il picchio verde, facilmente riconoscibile dal suono. Un accenno anche ai mammiferi, quali tasso e capriolo, presenze ormai consuete anche in pianura. Un piccolo assaggio, quello di Groppali, di uno studio unico nel suo genere prossimo alla pubblicazione che analizza l'evoluzione dell'avifauna urbana nell'arco degli ultimi 40 anni, attraverso censimenti triennali all'interno di ciascun decennio, sia per l'avifauna nidificante che per quella svernante, rigorosamente all'interno del perimetro cittadino, che include anche il bosco di via Brescia.
Un lavoro importante che dà un quadro ottimale di quello che sta avvenendo in città, mostrando fenomeni negativi come la crescita esponenziale del colombaccio e minore misura anche delle gazze, e parallelamente la progressiva diminuzione di passeri, rondini, fringuelli, cince.

Un pomeriggio ricco di spunti da approfondire, terminato con il ricco buffet offerto con la consueta perizia e stile dal Club delle Fornelle di Cremona.

08/10/23

ANTIVIOLENZA, GIOVANI, FRAGILI E LAVORO: I QUATTRO VINCITORI DEI BANDI SOCIALI

Nell'ambito della Festa della Fondazione di sabato 7 ottobre 2023, sono state premiate le quattro associazioni selezionate dal Consiglio come beneficiarie dei contributi previsti dal bando per progetti in ambito sociale scaduto lo scorso luglio.

CENTRO DI ASCOLTO UOMINI MALTRATTANTI APS – Sezione di Cremona
Progetto “Programma psicoeducativo per uomini autori di violenza nelle relazioni affettive”
Il progetto è destinato a 10 uomini residenti nella Provincia di Cremona autori di violenza nelle relazioni affettive. Sei le azioni del progetto:
1) PRIMA ACCOGLIENZA (telefonica o via mail);
2) COLLOQUI PRELIMINARI INDIVIDUALI, attraverso uno psicologo o psicoterapeuta, per valutare il tipo di violenza agita, la sua gravità, se nell’uomo sono presenti altre problematiche, l’idoneità della persona a intraprendere il percorso;
3) GRUPPI PSICO-EDUCATIVI, al termine della valutazione individuale all’uomo viene offerta l’opportunità di partecipare a un gruppo psico-educativo che viene tenuto da due operatori, un uomo e una donna, entrambi psicologi o psicoterapeuti. Il percorso gruppo è strutturato in 42 incontri di 1,5 ore ciascuno con cadenza settimanale;
4) CONTATTO PARTNER in tre momenti del percorso (inizio, durante, fine) viene fatto un colloquio telefonico con la partner finalizzato ad approfondire la situazione e monitorarla. La partner può inoltre venire contattata nei casi in cui si verifichino situazioni particolari: se si valuta che la situazione sia di rischio, qualora l’uomo interrompa il percorso, per evitare che la frequentazione del Centro sia strumentale;
5) DISCUSSIONE CASI: una volta al mese il team si riunisce per la discussione dei casi più problematici (20 h nell’anno);
6) COORDINAMENTO E RENDICONTAZIONE del progetto.
COSTO TOTALE €9.970. Premio ritirato da Francesca Marino

DI.DI.A.PSI: Progetto “Tessuto, filo, forbici e inventiva: anch’io creo il mio modello!!”. Il progetto prevede di coinvolgere un gruppo di 10 utenti dei servizi psichiatrici Il Progetto intende attivare un percorso propedeutico al recupero di abilità lavorative e competenze tecniche in un ambiente protetto e accogliente. Il progetto, partendo dalle capacità individuali delle utenti, proporrà attività di tessitura, e di ricamo a mano o a macchina.

COSTO TOTALE €5.700. Premio ritirato dalla presidente Maria Rita Balsamo.

ASSOCIAZIONE AUTONOMIA GIOVANI APS. Progetto “PUB DEI VALORI”, una risposta al bisogno di creare sul territorio percorsi protetti finalizzati all’inserimento occupazionale di minori preadolescenti/adolescenti e di giovani svantaggiati con ridotte capacità, che ne rendono difficile l’inserimento nel mercato del lavoro.
Il Pub dei valori verrà creato attraverso il lavoro svolto dai minori e dai giovani svantaggiati in laboratori di carattere artigianale che, oltre ad avere come mission specifica la creazione del pub, potranno poi proseguire in modo autonomo.

COSTO TOTALE €5.500. Premio ritirato dal presidente Francesco Falasco.

ARGILLA ASSOCIAZIONE PROMOZIONE SOCIALE APS, Progetto “DECODER”.
Il progetto si pone come obiettivo quello di conoscere e comprendere le persone Asperger, di imparare a “decodificarle”, e di realizzare con il loro contributo un libro.
Il progetto si divide in due parti:
1) l’ideazione e organizzazione di un Convegno a Cremona con la presenza di relatori di spicco nel panorama italiano in occasione della giornata mondiale della sindrome asperger (18 febbraio 2024);
2) la realizzazione di un libro che contenga tutti gli interventi del Convegno. L’ideazione del logo e della locandina, la sbobinatura di tutti gli interventi, la correzione e l’impaginazione grafica sarà a cura di persone asperger.

Contributo richiesto: €5.500. Premio ritirato dal presidente Christian Pozzi.

07/10/23

FONDAZIONE IN FESTA, CINQUE ANNI DI SFIDE VINTE

Una Giornata di festa quella di sabato 7 ottobre, in Fondazione Città di Cremona, per il rendiconto delle attività svolte negli ultimi 5 anni. Davanti a un folto pubblico riunito nella sede di piazza Giovanni XXIII, la presidente del Cda Uliana Garoli - affiancata dai membri del Cda Fiorenzo Bassi, Paola Romagnoli, Roberto Galletti e dal segretario generale Lamberto Ghilardi, assente per precedenti impegni il consigliere Giancarlo Bosio -  ha passato in rassegna in progetti compiuti e quelli ancora in corso a cominciare dagli investimenti sulla conservazione del patrimonio immobiliare, direttamente connessi alle attività di sostegno al welfare e alle fragilità della comunità cremonese.

260mila euro i contributi erogati nel quinquennio ad associazioni ed enti di promozione sociale; 90mila euro, per citare il più recente, il contributo a Cremona Solidale per l'implementazione dei servizi sull'Alzheimer, in aggiunta agli altrettanti erogati durante il periodo del Covid che ha visto le Rsa in forte sofferenza.
E proprio la palazzina storica del centro geriatrico di via Brescia è al centro dell'ultimo intervento di recupero edilizio che si concluderà a dicembre, con la messa a disposizione di Cremona Solidale di nuovi spazi per il CDI (Centro Diurno Integrato) per il centro diurno Alzheimer e per la Comunità alloggio per gli anziani semindipendenti.

Alla mattinata, aperta con un ricordo alla memoria di Arnaldo Scazzoli e Silvano Turci, colonne dell'associazione degli ex Allievi Orfanotrofio Lazzaro Chiappari e profondamente legati alla Fondazione, hanno preso parte il sindaco Gianluca Galimberti e all'assessore al Welfare Rosita Viola. Tra il pubblico,  Emilio Arcaini e Alessandra Bruschi presidente e direttore generale di Cremona Solidale; il presidente di Agropolis Lodovico Ghelfi e Renzo Rebecchi per Fondazione Cariplo; l'ex parlamentare Luciano Pizzetti; l'ex presidente della Fondazione Umberto Lonardi.

CINQUE ANNI INTENSI

L'inizio del mandato ha visto la creazione di quella vera e propria cittadella del welfare di comunità rappresentata dal complesso di via XI Febbraio, dove sono stati recuperati i 10 nuovi alloggi di Casa Barbieri Raspagliesi, che si affiancano ai 50 già esistenti gestiti dal Comune per dare risposta alla necessità di appartamenti a canone moderato in centro città, in un contesto che protegge anziani e fragili ma allo stesso tempo garantendo l'autonomia delle persone. All'ultimo piano poi è stata realizzata la nuova sede della comunità per disabili gravi.
In quello stesso contesto è stato valorizzato il giardino, aperto al pubblico passaggio e messo in comunicazione con le attività sociali e sanitarie adiacenti del Civico 81 di via Bonomelli, luogo di socializzazione e anche di sfogo all'aperto per le e attività delle scuole di via XI Febbraio.

Più recente l'intervento sulla ex locanda Torriani, in via Janello Torriani, ora divenuta a tutti gli effetti "residenza": con uno spazio per eventi al piano terra e già apprezzato per mostre e incontri letterari negli scorsi mesi e, al piano superiore, appartamenti per affitti brevi. Sono al momento al completo, "segno della sempre maggiore capacità attrattiva di Cremona.

Tanti i progetti sociali finanziati con gli utili di bilancio, dal sostegno all’inclusione lavorativa dei soggetti fragili, ai corsi promossi da Roberto Galletti per superare la povertà digitale rivolti a chi ha poca dimestichezza con l'uso di Internet e realizzati da Arci e Auser; dagli alloggi messi a disposizione ai profughi ucraini, agli aiuti alle comunità emiliane alluvionate. E poi, i "Premi Barbieri", per un importo complessivo di 45mila euro, dedicati ai giovani attivi nel volontariato e nell'impegno sociale: a beneficiarne anche un gruppo teatrale che vede protagonisti giovani immigrati perfettamente integrati nel tessuto sociale e lavorativo cremonese.

"Abbiamo tante cose da dire, anche riguardo la nostra collezione artistica - ha aggiunto Garoli - "unica in città per quanto riguarda il Novecento, per la quale dobbiamo ringraziare la nostra conservatrice Tiziana Cordani".

Un grazie particolare è andato anche all'ultimo benefattore in ordine di tempo, Italo Galli, il cui nome è stato inciso sulla lapide all'esterno della sede. "Di lui sappiamo pochissimo, era un commerciante che amava la bicicletta che ci ha lasciato a causa di un incidente stradale, a lui va tutta la nostra riconoscenza". Perchè è grazie alla generosità dei cremonesi, e a una oculata gestione delle risorse e degli investimenti, che la Fondazione può continuare ad essere "un simbolo di accoglienza, inclusione, sostegno alle persone fragili: questa è la nostra bandiera".

Il forte legame con la città e con le tante iniziative di valore sociale e culturale che stanno emergendo grazie a soggetti pubblici e privati, è stato evidenziato dal sindaco Galimberti, che ha voluto elogiare "la competenza e la passione con cui è stata guidata la Fondazione in questi anni. Per realizzare tutti questi progetti servono l'una e l'altra cosa e qui le troviamo entrambe. Ci vogliono idee e risorse e occorre la capacità di recuperarle".

"Una realtà come questa - ha aggiunto - vive se da una parte trascina la città e se si colloca all'interno dei percorsi che la città sta facendo" e ha sottolineato l'importanza della forte collaborazione con Cremona Solidale. La palazzina storica che verrà terminata a dicembre offrirà nuovi tipi di servizi per un welfare che sta necessariamente cambiando, superando il concetto di rsa per abbracciare sempre più attività semiresidenziali e domiciliari.

"E' stato un lavoro corale di idee, di passi avanti e indietro, a volte ci hanno considerato delle sognatrici di imprese impossibili", ha detto l'assessore al Welfare Rosita Viola. "La presentazione di oggi mi ha emozionato perchè ho ben presente il lavoro che c'è stato dietro. Chiudo con un pensiero ai giovani: proprio in questa sede il Comune di Cremona insieme a Fondazione ha aperto da luglio 2020 la scuola di seconda opportunità. E sempre qui si trova la sede delle famiglie affidatarie, poco distante c'è la comunità Barbieri, che accoglie ragazzi provenienti da contesti famigliari difficili. Abbiamo investito molto su giovani e giovanissimi, ragazzini di 13 - 14 anni che abbandonano il percorso scolastico o sono addirittura già in una condizione di messa alla prova.
Noi non accettiamo che un ragazzino di 12 anni venga etichettato in un certo modo e che non si riesca a dargli una seconda opportunità". Un grazie particolare è stato espresso a Paola Romagnoli che lavora sull'inclusività.

01/10/23

FESTA DEL VOLONTARIATO 2023, NOI CI SIAMO!

Con i bandi annuali per il sostegno alle attività sociali e il Premio alla memoria di Attilio Barbieri, la Fondazione è da sempre vicina al volontariato cremonese. E oggi, 1 ottobre, è felice di essere presente nello stand in Piazza del Comune insieme alle altre 109 tra ODV, enti di promozione sociale, imprese sociali, enti, in una meravigliosa festa del Volontariato tornata finalmente nella sua versione originaria.

Insieme a noi gli amici dell'Associazione ex Alunni dell'Orfanotrofio "Lazzaro Chiappari", nostri vicini di casa a Palazzo della Carità!