Fondazione Città di Cremona partecipa al progetto SPAZI@PERSTAREINSIEMECONTUTTI, promosso da Auser Volontariato - comprensorio di Cremona, che si è da poco aggiudicato un contributo attraverso il Bando Volontariato di Regione Lombardia 2022, per una serie di azioni finalizzate alla valorizzazione degli anziani e al loro pieno coinvolgimento nella vita sociale. Tanti i partner che nei giorni scorsi si sono ritrovati al centro anziani Stradiotti di via Alfeno Varo per fare il punto sull'attivazione dei vari interventi: una sede in continuo divenire, quella messa a disposizione dalla nostra Fondazione e continuamente resa sempre più bella funzionale da Auser che l'ha in gestione.
I partner del pROgetto sono Auser Città di Cremona; Auser Università Popolare delle Libertà Scuola di Pace, Gruppo Articolo 32, Anteas , Filiera Corta Solidale e una nutrita Rete di Sostegno, composta da Anteas, Auser Bonemerse, Aup, Auser Stagno Lombardo, Asd Marathon, ATS Valpadana, Azienda Socio Sanitaria Cremona, Fondazione Città di Cremona, Fondazione Banca dell’Acqua, Azienda Sociale Cremonese, Consorzio SOL.CO, Cremona Welfare srl, Fondazione Comunitaria Cremona, Cremona Solidale azienda speciale, Comune di Cremona, Forum del terzo settore, Donne Senza Frontiere, Lo Studiolo.
"Con il progetto finanziato - spiega Donata Bertoletti, presidente di Auser comprensorio di Cremona - Auser e i suoi Partner vogliono promuovere un modo nuovo di coinvolgere gli anziani, guardando a bisogni importanti, non solo di salute, ma anche di benessere e di diritti. Nelle azioni previste per i prossimi 12 mesi giocheranno un ruolo fondamentale il volontariato, la Comunità e i Giovani, tutti chiamati – insieme agli stessi Anziani – ad una importante presa di responsabilità in modo da contrastare insieme le vulnerabilità, le solitudini e le marginalità sociali, ma anche per promuovere migliore informazione, accesso e accompagnamento alla ricca di rete di servizi presenti sul territorio".
Sono previste quattro azioni significative che vedranno volontari e cittadini fianco a fianco per creare luoghi sicuri in cui ritrovarsi, ripristinando tre spazi sociali nel comune capoluogo dove creare micro biblioteche e cross-booking, organizzare laboratori creativi, ma anche punti informativi (per benessere, salute, relazioni); saranno luoghi caratterizzati da postazioni digitalizzate per rendere la tecnologia un supporto per tutti. Accanto agli anziani ci saranno giovani volontari.
Verrà rafforzato il servizio di accompagnamento sociale, estendendolo per soddisfare bisogni di benessere e autonomia oltre che sanitari. Saranno impegnate in questo le associazioni che già svolgono l’attività ed hanno esperienza, strumenti, competenza, con specifiche campagne per reclutare nuovi volontari e campagna informativa alla città. Questo in particolare è l’impegno che si sono dati Auser Città di Cremona e Anteas.
Altra direttrice, l'attivazione di occasioni di dialogo intergenerazionale, confronto e scambio di prassi per ottenere una corretta informazione sui temi ambientali. “Raccoglieremo ricordi e stili di vita e li metteremo a confronto con l’attualità, apriremo incontri con specialisti sul tema del consumo sostenibile e riduzione dello spreco alimentare, produrremo e distribuiremo depliant illustrativi e non mancheranno le iniziative ludiche (merende, lezioni dedicate all’orto in terrazzo, all’utilizzo delle erbe aromatiche in cucina, al recupero ed alla sperimentazione di ricette, un ieri e oggi a tavola)”, spiegano Gruppo Articolo 32 e Filiera Corta Solidale.
"Si cercherà infine- conclude Bertoletti - di creare due patti di comunità a Bonemerse e Stagno Lombardo per lavorare insieme, massimizzando le risorse.
Le parole, o meglio gli ideali che guideranno i sottoscrittori del progetto saranno Prossimità, Incontro, Diritti, Protagonismo sociale.
Con l’obiettivo di costruire e rafforzare i ponti intergenerazionali, di essere utili alle Comunità, usare la tecnologia per rendere semplice la vita, ad esempio attivare uno SPID o programmare un decoder o, ancora, migliorare l’utilizzo del proprio smartphone.
L'obiettivo è insomma quello di creare supporto alle persone in situazione di fragilità per anticipare ed individuarne i bisogni, promuovere azioni di contrasto alla solitudine, informare, orientare, accompagnare, favorire l’accesso alla rete dei servizi.
In poche parole: promuovere una cultura dell’invecchiamento attivo, della prevenzione e del coinvolgimento di tutta la Comunità nel valorizzare la ricchezza dei propri membri più anziani. "Invecchiare - spiegano i promotori - non è solo un affare per persone non più giovani, è una condizione della vita di ciascuno di noi e deve essere riconosciuta come un tempo utile e significativo.
Essere anziani implica, come per tutte le età della vita, avere un ruolo sociale, pienamente riconosciuto, significa poter esprimere dei bisogni ed avere dei supporti utili per soddisfarli, comporta la necessità di mantenere vive le relazioni tra coetanei e non, non essere isolati, fare parte pienamente della società.
Con l’esplodere della pandemia, gli anziani hanno visto ridotte le occasioni di scambio, di socialità attiva, di partecipazione. L’isolamento necessario dovuto al Covid ha fatto emergere il bisogno di ripensare la nuova normalità recuperando soprattutto le relazioni, il fare insieme, il fare per altri".