IL PREMIO ATTILIO BARBIERI CAMBIA FORMULA: RICONOSCIMENTI AI GIOVANI DI #CREMONAIUTA
La foto delle due giovani volontarie di #cremonaiuta è tratta dalla pagina Facebook del sindaco Gianluca Galimberti
Quest'anno il premio Attilio Barbieri sarà dedicato ai giovani volontari che stanno prestando servizio nell'emergenza Coronavirus nell'ambito della rete CremonaAiuta: lo ha deciso il Cda della Fondazione Città di Cremona, che amministra il lascito istituto dai genitori del giovane caduto per mano delle truppe di occupazione il 26 aprile 1945 in piazza San Luca a Cremona. "Con questa scelta intendiamo adeguare ancora di più il senso di questo premio alla realtà che stiamo vivendo", spiega la presidente dalla Fondazione, Uliana Garoli. "Già da alcuni anni abbiamo modificato il regolamento del premio, passando dal riconoscimento di atti di bontà alla valorizzazione dell'impegno sociale e civile dei giovani. In questo periodo ci è sembrato particolarmente significativo indirizzare il premio a quanti di loro stanno operando nelle diverse associazioni di volontariato coordinate nella rete CremonaAiuta del Comune. Sono oltre 250 i volontari impegnati e diverse decine le associazioni che stanno svolgendo servizi di pubblica utilità a favore dei cremonesi che non possono uscire di casa e non hanno un supporto famigliare. Consegna di pasti pronti, spesa e farmaci, ad esempio. Crediamo sia giusto riconoscere l'importanza di questo impegno ai tanti giovani che stanno contribuendo".
I termini di presentazione delle candidature saranno anticipati rispetto al consueto: raccolta delle segnalazioni entro il 30 aprile e individuazione dei vincitori entro il mese di maggio. Le associazioni aderenti a CremonAiuta stanno ricevendo in questi giorni la lettera con l'invito ad effettuare le segnalazioni.
La Fondazione ha già contribuito all'emergenza Coronavirus con una donazione di 10mila euro all'associazione 'Uniti per la provincia di Cremona' che sta realizzando interventi concreti a sostegno degli operatori sanitari dell'ospedale e degli altri soggetti operanti nel settore socio sanitario e dell'assistenza.
"Continuiamo anche nell'emergenza a supportare la rete di volontariato che in tutti questi anni abbiamo contribuito a valorizzare e sostenere", è il commento della presidente Garoli. "Solo uniti potremo affrontare l'emergenza e stare concretamente al fianco di tutti i medici, operatori sanitari e a tutti quei lavoratori e volontari che permettono di mantenere attivi i servizi essenziali per la nostra comunità".