Progetti sostenuti

15/10/24

INAUGURATO IL PICCOLO CAFFE' LETTERARIO DI VIA TORRIANI!

Grazie all'entusiasmo della Cooperativa sociale Fratelli Tutti e di CrArt - Cremona Arte e Turismo, gli spazi di Residenza Torriani, al civico 7 della via omonima, tornano al centro della vita dei cremonesi e dei turisti, con l'apertura del "Piccolo caffè Torriani - caffè letterario". Un luogo aperto a tutta la città che si propone come spazio tranquillo dove trovare un libro, leggere il proprio portato da casa, ascoltare curiosità sull'arte e cultura cremonese, scambiare due chiacchiere. E gustare i prodotti da forno preparati dagli stessi ragazzi di Fratelli Tutti nel laboratorio di via Robolotti.

Il locale, che in precedenza ospitava un ristorante, è stato sistemato da loro e dai dipendenti di Fratelli Tutti oltre che dal personale di CrArt, con bancone, tavolini e scaffali per la lettura. Negli spazi attigui il meraviglioso cortiletto e le stanze al piano terreno sono disponibili per ospitare incontri e conferenze, per aprire sempre più questo luogo alla collettività.

Un luogo pensato innanzitutto per offrire ai giovani cooperanti, molti dei quali in grado di operare in autonomia, un’opportunità di vita sociale attiva e di piena integrazione lavorativa. Insieme ai ragazzi di Fratelli Tutti si alterneranno quelli di ThisAbility.

15/10/24

ALL'ALZHEIMER CAFE' PER UN INVECCHIAMENTO CONSAPEVOLE

Una giornata molto interessante, quella del 12 ottobre all'Alzheimer Caffè "Loriana Poli" presso la sede di Aima, l'associazione italiana malattia di Alzheimer, che anche grazie al contributo di Fondazione Città di Cremona (bandi sociali 2024) ha realizzato un open day per lo screening sull' invecchamento consapevole attraverso test cognitivi somministrati da un'equipe di geriatri e psicologhe. Promotrice del progetto la dottoressa Alessandra Martelli, Psicoterapeuta, Neuropsicologa, Psicogeriatra, coadiuvata dalle bravissime studentesse del corso di studio di Infermieristica dell'Università di Brescia presso ASST di Cremona.
Il progetto si è avvalso del patrocinio di Comune di Cremona, Provincia di Cremona, Azienda Speciale Comunale Cremona Solidale e ASST di Cremona e ha coinvolto numerosi cittadini che hanno aderito con interesse all'iniziativa.
Nella giornata il gruppo delle volontarie A.I.M.A. di Cremona coordinate dalla dottoressa Marcella Bonelli, Psicologa DanzaMovimentoTerapeuta hanno accolto i numerosi visitatori illustrando loro il funzionamento del Centro.
Visto il grande interesse suscitato nei cittadini l'esperienza verrà ripetuta la prossima primavera.

12/03/24

IL GRANDE CINEMA PER I NON UDENTI: LA RASSEGNA "PER FILO E PER SEGNO"

Dare modo ai non udenti di uscire dall'isolamento e godere dello spettacolo del cinema. Con questi obiettivi è nata la rassegna "Per filo e per Segno", una collaborazione tra associazione ANTANI – APS, Ente Nazionale Sordi (ENS) e Società Filodrammatica Cremonese, sostenuta da Fondazione Città di Cremona. Quattro film in programma per quattro venerdì, tra marzo e aprile al Cinema Teatro Filo. Un’occasione per vivere il cinema come luogo di incontro e di condivisione, aperto a tutti. La rassegna infatti vuole essere un momento di inclusione sociale, grazie alla presenza di sottotitoli e di una mediatrice linguistica per la traduzione in LIS.
Oltre ad affrontare tematiche importanti, i film in programma sono anche espressione di generi cinematografici diversi, per accontentare i gusti di un ampio pubblico.

Il debutto è stato venerdì 8 marzo, con il film rivelazione del cinema italiano, "C’è ancora domani" di Paola Cortellesi, film che porta a riflettere, con grande arguzia, su temi quali la violenza, l’autodeterminazione femminile e la libertà.
Seguirà il 22 marzo "Io Capitano" di Matteo Garrone, film che ha rappresentato l'Italia nella categoria stranieri degli ultimi Oscar. E' la storia di migranti, con lo sguardo di chi parte, con la visione di chi il viaggio lo vive realmente sulla sua pelle tra la sofferenza fisica e le ferite dell’anima.

Il 5 aprile sarà la volta di "Assassinio a Venezia" di Kenneth Branagh: Hercule Poirot si ritira a Venezia. Un giorno, accetta con riluttanza di partecipare a una seduta spiritica, ma quando uno degli ospiti viene assassinato, entra in un mondo inquietante di ombre e segreti. Film di genere investigativo, che riporta sul grande schermo il personaggio carismatico di Hercule Poirot.

Infine, il 19 aprile, "The Holdovers" di Alexander Payne, un film che racconta la storia di due insegnanti di liceo che, alla vigilia della pensione, si ritrovano a dover fare i conti con i propri bilanci personali e professionali. Un film divertente e commovente sulla vita, la morte e l’amicizia. Un film che ci fa riflettere sul senso del tempo che passa e sull’importanza delle relazioni umane.

Tutte le proiezioni hanno inizio alle 18; l'ingresso è omaggio per Soci ENS e Soci ANTANI e Soci Filodrammatica.

NELLA FOTO il direttivo provinciale di Ens - Ente nazionale sordi di Cremona: Ennio Lazzari vicepresidente; Ilaria Miglioli presidente; 
Maria Luisa Lanfredini consigliere anziano.

12/10/23

ALSI, un aiuto per i portatori di stomia

Con un incontro dal titolo "Un sacco da raccontare" l'Associazione Lombarda Stomizzati e Incontinenti (Alsi) ha presentato mercoledì 11 ottobre le proprie attività, con l'obiettivo di far nascere a Cremona una sezione locale di mutuo aiuto tra persone che hanno subito una stomìa a seguito di intervento chirurgico.
L'incontro, ospitato presso Fondazione Città di Cremona, è stato patrocinato da Tiziana Cordani, che nel 1991 visse personalmente l'esperienza della stomìa e fu l'artefice della nascita del primo gruppo spontaneo di mutuo aiuto, insieme al chirurgo Bonaglia.
Dopo i saluti iniziali di Uliana Garoli, presidente Fondazione ("Ho accolto con piacere la richiesta di trattare un tema di cui si parla poco ed è un bene sensibilizzare la città, il servizio dell'ascolto è importantissimo") e dell'assessore al Welfare Rosita Viola, ha illustrato le finalità dell'associazione il presidente regionale Giuseppe De Salvo: sono importanti gli ambulatori gestiti dalle autorità sanitarie - ha detto - ma lo è altrettato il mutuo aiuto tra pazienti, con il supporto di associazioni come ALSI distribuite sul territorio, quali punti di ascolto e informazione pratica, senza dimenticare l'aiuto dal punto di vista psicologico che deriva dalla condivisione di esperienze. "Con la quotidianità noi possiamo illuminare il futuro" rispetto alle temute tenebre, ha spiegato De Salvo.

Grazie alla presenza di Cesare Capone, infermiere stomaterapista dell'Ambulatorio dell'Asst di Cremona, si sono comprese le varie fasi della stomia: dall'intervento chirurgico fino al periodo post operatorio e a quello domiciliare, che lo staff accompagna anche in presenza del caregiver per informare su come si gestisce e si pianifica il presidio, con una particolare attenzione all'aspetto psicologico.

La testimonianza di Tiziana Cordani ha permesso di conoscere le conseguenze limitanti di questa condizione clinica: serve una riflessione sulla necessità di una visione del paziente nella sua complessità. Chi si trova a convivervi deve rivedere le proprie abitudini. E poi c'è la difficoltà di chi sta vicino alla persona malata. L'aiuto reciproco tra persone nelle medesime condizioni può però far capire come la qualità della vita possa essere comunque molto alta.

Dopo un intervento del professor Alquati, chirurgo e volto storico dell'ospedale di Cremona, è intervenuta la dottoressa Patrizia Galli, responsabile Area Chirurgica DAPSS e dell'ambulatorio dedicato presso l'Asst: la stomia, ha detto, è un tema rilevante non solo sanitario, sono 65.000 gli interessati in Italia con una crescita del 4% ogni anno e coinvolge anche i giovani. Quattro gli infermieri dedicati all'ospedale di Cremona, con un ambulatorio anche all'Oglio Po. Qui si può trovare assistenza medica e presidi tecnologici aggiornati, oltre a supporto psicologico.

L'obiettivo dunque è quello di mettere insieme un gruppo di volontari che, opportunamente formati, possano stare accanto a pazienti neostomizzati o che stanno per affrontare questa situazione clinica, spesso tenuta nascosta per una sorta di pudore. La vita può invece essere vissuta come prima dell'intervento e anzi la stomia può rappresentare il ritorno a una qualità di vita ottimale, come mostrano le fotografie in esposizione presso la Fondazione Città di Cremona che mostrano persone con stomia in grado di praticare sport oltre che a svolgere le normali attività quotidiane.

Per adesioni e info:
A.L.S.I. - Associazione Lombarda Stomizzati e Incontinenti ETS-O.d.V. c/o I.R.C.C.S. - Istituto Nazionale dei Tumori - Via G. Venezian, 1 - 20133 Milano
Tel. 02.70605131 - Fax. 02.23902508
E-mail: alsi.lombardia@virgilio.it

Pagina web: alsilombardia.it

Per informazioni sull'ambulatorio stomizzati, consultare il sito dell’Asst di Cremona: https://www.asst-cremona.it/chirurgia-generale-cremona

07/06/23

UN AIUTO ALLE ZONE ALLUVIONATE: FONDAZIONE DONA 5000 EURO

Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Città di Cremona nella seduta del 30 maggio scorso, ha deciso di stanziare una somma di 5.000 euro quale piccolo ma concreto sostegno alla popolazione dell’Emilia Romagna colpita dall’alluvione. La specifica destinazione del contributo è stata concordata con il Comune di Cremona e andrà a beneficio dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia Romagna.
 
08/02/23

LA TECNOLOGIA IN AIUTO AI MALATI DI ALZHEIMER: FONDAZIONE FINANZIA PROGETTO DI CREMONA SOLIDALE

Facilitare il controllo dei malati di Alzheimer difficilmente gestibili ricoverati in RSA e studiare per loro le migliori strategie di cura. L’intelligenza artificiale viene in aiuto agli operatori grazie al progetto varato da Azienda Cremona Solidale all’interno di un più complesso “Percorso Alzheimer” , a cui Fondazione Città di Cremona contribuisce con 80mila euro.
Il Consiglio di amministrazione ha deliberato all’unanimità il contributo, come spiega la presidente, Uliana Garoli: “E’ stato un sostegno convinto, che realizziamo nella consapevolezza di quanto sia difficile la gestione di pazienti affetti da demenza. Il progetto che ci è stato presentato e che finanziamo con i residui di bilancio,  rientra pienamente nei nostri scopi sociali, venire incontro alle fragilità della popolazione cremonese”.
Un aiuto che non è l’unico dato da Fondazione all’azienda speciale di via Brescia: “Dopo quanto abbiamo fatto per sostenere l'Azienda durante il difficile periodo del Covid - aggiunge Garoli - vogliamo ora uscire dall'emergenza e contribuire alla parte innovativa dei servizi offerti. E l’introduzione dell’intelligenza artificiale ci sembra un aspetto importante dell’insieme di attività del Percorso Alzheimer”.
Condivisione anche da parte di Giancarlo Bosio, noto medico Pneumologo e componente del Cda di Fondazione: “C’è una grossa parte di popolazione che ha estremamente bisogno di strumentazioni in grado di gestire situazioni difficili, in aiuto a pazienti e soprattutto alle loro famiglie. Fa piacere vedere che il nostro contributo entri in questo contesto, abbiamo piena fiducia nell'operato di Cremona Solidale".

Alla fine di gennaio a Palazzo della Carità, la direttrice generale di Cremona Solidale Alessandra Bruschi e la direttrice sanitaria Simona Gentile hanno relazionato al Cda della Fondazione in che cosa consiste l’innovazione tecnologica prevista e in che quadro di interventi si inserisca. Il malato di Alzheimer che si trova in una condizione di ricovero non è in grado di recepire ed eseguire le raccomandazioni che gli vengono fatte e l’operatore è spesso in difficoltà nel gestirne i movimenti. Fermo restando che le misure contenitive devono essere ridotte al minimo, verranno installati sensori ottici per tenere controllati i movimenti dei pazienti 7 giorni su 7 e 24 ore su 24. L’operatore può quindi intervenire immediatamente in caso di bisogno e inoltre è possibile raccogliere una pluralità di dati utili per adeguare la gestione e i trattamenti terapeutici. Il sistema acquisisce infatti informazioni in modo autonomo ed automatico elaborandole in modo immediato e riuscendo a gestire l'analisi di molti dati assistenziali diversi.

L’intelligenza artificiale è solo una parte del Percorso Alzheimer, una vera e propria filiera che Cremona Solidale vuole implementare per posizionarsi in maniera sempre più precisa nell’offerta socio sanitaria del territorio. Già attivati o in corso di attivazione sono anche l’ambulatorio geriatrico, uno dei pochi centri a Cremona a cui le famiglie devono rivolgersi per avere una valutazione sul grado di autosufficienza del paziente e ottenere le terapie; spazio ascolto per i caregiver con psicologo e gruppi di auto aiuto per le famiglie; percorsi di formazione del personale dedicato al nucleo Alzheimer, per inserirvi operatori che siano motivati a seguire pazienti particolarmente complessi; e anche un ammodernamento complessivo dell’attuale nucleo Rsa, non concepito espressamente per le gravi demenze e quindi con spazi non adeguati.  

E sempre sul fronte del contributo della Fondazione, proprietaria degli immobili in cui opera l'Azienda, c’è da ricordare il recupero edilizio in atto nell’ala della palazzina Soldi per realizzarvi il centro diurno integrato e il nuovo centro diurno Alzheimer, con i più moderni requisiti architettonici e sanitari. Al piano superiore sorgerà una nuova tipologia d’offerta, una comunità per persone ancora parzialmente autosufficienti, e si sta attrezzando a ciò anche il secondo piano. Entro l’anno è prevista la conclusione dei lavori.

09/12/22

ABC DIGITALE, CONCLUSO PRIMO CICLO DI LEZIONI ALL'ARCI

Imparare a prenotare una visita medica online, a creare e utilizzare lo Spid, oppure scaricare foto e immagini dal telefonino al Pc e ancora creare un documento di videoscrittura. Docenti: due giovani esperte di formazione e comunicazione digitale. Allievi: signore (prevalentemente) e signori che hanno raggiunto l’età della pensione ma sono attivi sul versante sociale e non ci stanno a dipendere sempre dai nipoti quando si tratta di smanettare su smartphone e tastiera.
In via Speciano, nell’aula informatica del circolo Arcipelago, sta per terminare il primo ciclo di lezioni di formazione digitale realizzato dall’Arci grazie ad un bando di Fondazione Città di Cremona: 30 ore di lezioni frontali iniziate a metà novembre, per due pomeriggi alla settimana. A tenere le lezioni, Roberta Dall’Olmo, laureata in grafica e comunicazione che in passato ha tenuto un corso simile organizzando inoltre eventi formativi; e Laura Rizzi, specialista della Comunicazione istituzionale. Insieme al project manager dell’Arci Chiara Luccarini, sono già proiettate ai due prossimi cicli di lezioni, che termineranno a marzo e che hanno già registrato un boom di iscrizioni.

I posti (assolutamente gratuiti) sono 8, tanti quanti i computer rigenerati dai volontari dell’Arci nella prima parte del progetto Help Desk, durante il quale sono stati raccolti pc dismessi da vari soggetti – privati e pubbliche amministrazioni – e poi ricondizionati. Oltre alle macchine fisse che servono per le lezioni, sono stati rigenerati notebook e portatili poi donati a persone in particolari condizioni di necessità: in tutto 31 gli strumenti informatici ritornati in circolo.
Un progetto di solidarietà digitale fortemente voluto da Fondazione Città di Cremona, in particolare dal consigliere Roberto Galletti promotore del bando che ha complessivamente messo a disposizione 35mila euro, andati anche ad un altro progetto, “Mind the gap”, promosso da Cooperativa di Bessimo.
“L’intenzione era proprio quella di andare a colmare il gap che separa diverse categorie di persone dal mondo digitale”, afferma Galletti. “L’accesso alla rete è sempre più indispensabile, lo richiedono anche le istituzioni, ed è un modo per velocizzare la burocrazia. Sono progetti che vedono la cooperazione di più realtà, abbiamo selezionato percorsi innovativi e sperimentazioni già avviate”.
“E’ importante per la Fondazione vedere le ricadute reali dei nostri bandi”, afferma Uliana Garoli, presidente di Fondazine Città di Cremona, “e vedere questo scambio intergenerazionale è un ulteriore motivo per convincerci che il tema della solidarietà digitale è centrale nella nostra società”.
Ma non finisce qui: i consulenti dell’Arci hanno attivato anche tre Sportelli Digitali, aperti a tutti, dislocati in altrettante zone cittadine, Centro, Villetta e quartiere Po: postazioni attive in diversi momenti della settimana dove le operatrici sono a disposizione dei cittadini che hanno bisogno di un aiuto per usufruire dei principali servizi digitali.
Per informazioni: solidarietadigitale@circoloarcipelago.org

08/11/22

ANZIANI MA ATTIVI: LA RETE AUSER SI AGGIUDICA IL BANDO VOLONTARIATO DI REGIONE LOMBARDIA

Fondazione Città di Cremona partecipa al progetto SPAZI@PERSTAREINSIEMECONTUTTI, promosso da Auser Volontariato - comprensorio di Cremona, che si è da poco aggiudicato un contributo attraverso il Bando Volontariato di Regione Lombardia 2022, per una serie di azioni finalizzate alla valorizzazione degli anziani e al loro pieno coinvolgimento nella vita sociale. Tanti i  partner che nei giorni scorsi si sono ritrovati al centro anziani Stradiotti di via Alfeno Varo per fare il punto sull'attivazione dei vari interventi: una sede in continuo divenire, quella messa a disposizione dalla nostra Fondazione e continuamente resa sempre più bella funzionale da Auser che l'ha in gestione.
I partner del pROgetto sono Auser Città di Cremona; Auser Università Popolare delle Libertà Scuola di Pace, Gruppo Articolo 32, Anteas , Filiera Corta Solidale e una nutrita Rete di Sostegno, composta da Anteas, Auser Bonemerse, Aup, Auser Stagno Lombardo,  Asd Marathon, ATS Valpadana, Azienda Socio Sanitaria Cremona, Fondazione Città di Cremona, Fondazione Banca dell’Acqua, Azienda Sociale Cremonese, Consorzio SOL.CO, Cremona Welfare srl, Fondazione Comunitaria Cremona, Cremona Solidale azienda speciale, Comune di Cremona, Forum del terzo settore, Donne Senza Frontiere, Lo Studiolo.

"Con il progetto finanziato - spiega Donata Bertoletti, presidente di Auser comprensorio di Cremona - Auser e i suoi Partner vogliono promuovere un modo nuovo di coinvolgere gli anziani, guardando a bisogni importanti, non solo di salute, ma anche di benessere e di diritti. Nelle azioni previste per i prossimi 12 mesi giocheranno un ruolo fondamentale il volontariato, la Comunità e i Giovani, tutti chiamati – insieme agli stessi Anziani – ad una importante presa di responsabilità in modo da contrastare insieme le vulnerabilità, le solitudini e le marginalità sociali, ma anche per promuovere migliore informazione, accesso e accompagnamento alla ricca di rete di servizi presenti sul territorio".

Sono previste quattro azioni significative che vedranno volontari e cittadini fianco a fianco per creare luoghi sicuri in cui ritrovarsi, ripristinando tre spazi sociali nel comune capoluogo dove creare micro biblioteche e cross-booking, organizzare laboratori creativi, ma anche punti informativi (per benessere, salute, relazioni); saranno luoghi caratterizzati da postazioni digitalizzate per rendere la tecnologia un supporto per tutti. Accanto agli anziani ci saranno giovani volontari.
Verrà rafforzato il servizio di accompagnamento sociale, estendendolo per soddisfare bisogni di benessere e autonomia oltre che sanitari. Saranno impegnate in questo le associazioni che già svolgono l’attività ed hanno esperienza, strumenti, competenza, con specifiche campagne per reclutare nuovi volontari e campagna informativa alla città. Questo in particolare è l’impegno che si sono dati Auser Città di Cremona e Anteas.
Altra direttrice, l'attivazione di occasioni di dialogo intergenerazionale, confronto e scambio di prassi per ottenere una corretta informazione sui temi ambientali. “Raccoglieremo ricordi e stili di vita e li metteremo a confronto con l’attualità, apriremo incontri con specialisti sul tema del consumo sostenibile e riduzione dello spreco alimentare, produrremo e distribuiremo depliant illustrativi e non mancheranno le iniziative ludiche (merende, lezioni dedicate all’orto in terrazzo, all’utilizzo delle erbe aromatiche in cucina, al recupero ed alla sperimentazione di ricette, un ieri e oggi a tavola)”, spiegano Gruppo Articolo 32 e Filiera Corta Solidale.

"Si cercherà infine- conclude Bertoletti - di creare due patti di comunità a Bonemerse e Stagno Lombardo per lavorare insieme, massimizzando le risorse.
Le parole, o meglio gli ideali che guideranno i sottoscrittori del progetto saranno Prossimità, Incontro, Diritti, Protagonismo sociale.
Con l’obiettivo di costruire e rafforzare i ponti intergenerazionali, di essere utili alle Comunità, usare la tecnologia per rendere semplice la vita, ad esempio attivare uno SPID o programmare un decoder o, ancora, migliorare l’utilizzo del proprio smartphone.

L'obiettivo è insomma quello di creare supporto alle persone in situazione di fragilità per anticipare ed individuarne i bisogni, promuovere azioni di contrasto alla solitudine, informare, orientare, accompagnare, favorire l’accesso alla rete dei servizi.
In poche parole: promuovere una cultura dell’invecchiamento attivo, della prevenzione e del coinvolgimento di tutta la Comunità nel valorizzare la ricchezza dei propri membri più anziani. "Invecchiare - spiegano i promotori - non è solo un affare per persone non più giovani, è una condizione della vita di ciascuno di noi e deve essere riconosciuta come un tempo utile e significativo.
Essere anziani implica, come per tutte le età della vita, avere un ruolo sociale, pienamente riconosciuto, significa poter esprimere dei bisogni ed avere dei supporti utili per soddisfarli, comporta la necessità di mantenere vive le relazioni tra coetanei e non, non essere isolati, fare parte pienamente della società.
Con l’esplodere della pandemia, gli anziani hanno visto ridotte le occasioni di scambio, di socialità attiva, di partecipazione. L’isolamento necessario dovuto al Covid ha fatto emergere il bisogno di ripensare la nuova normalità recuperando soprattutto le relazioni, il fare insieme, il fare per altri".

08/09/22

IN VIA XI FEBBRAIO RIPRESA LA PIENA ATTIVITA', E C'E' PURE IL "MAGGIORDOMO"

Nel cuore della città, in via XI Febbraio 56/60, Casa Barbieri-Raspagliesi raccoglie e consolida l’eredità di un luogo ricco di progettualità, nato nel secondo dopoguerra, frutto della generosità dei cremonesi, con nel suo DNA la vocazione alla solidarietà.
Comune di Cremona, Azienda Speciale Comunale Cremona Solidale e Fondazione Città di Cremona collaborano con un approccio integrato di competenze e servizi, per un welfare di Comunità, consolidando così un modello di residenzialità leggera per le persone anziane (con età di norma pari o superiore a 65 anni) autosufficienti e/o parzialmente autosufficienti, in coppia, sole o con un contesto familiare fragile.
Un modello su cui Fondazione Città di Cremona ha investito molto negli ultimi anni ristrutturando tutto il complesso con un ingente impegno economico e rendendo il Giardino un luogo di incontro per tutte le età e non solo i residenti.

Casa Barbieri Raspagliesi è un luogo di sperimentazione sociale: già orfanotrofio, poi occasione di ritrovo per anziani fragili, quindi sede pioniera di alloggi protetti e centro diurno integrato per anziani affiancato storicamente ad un centro sociale per la terza età, non ha mai perso di vista la capacità di integrare le generazioni di ieri e di oggi.
Missione consolidatasi dopo l’abbattimento, nel 2019, del muro che separava via XI Febbraio da via Bonomelli, creando un “continuum” non solo urbanistico tra le attività sociali e sociosanitarie di Cremona Solidale e le cooperative sociali aggregate, in una rete sempre più capillare di servizi alla persona, facenti capo a Civico 81.
Qui si combatte e si vince la solitudine, condividendo attività e momenti di vita. Ed è qui che dal 2018 svolge l'importante compito un maggiordomo di comunità per conto di Cremona Solidale: Gaetano Merulla, 61 anni, ex ausiliario socio assistenziale. Lui sovrintende alla creazione di momenti di socialità, di relazioni solidali e di auto-aiuto tra gli inquilini, in collaborazione con l’educatore provvedendo anche alla spesa e all’acquisto dei farmaci per conto degli inquilini in difficoltà.
Un lavoro, quello del “maggiordomo”, inusuale, che, inizialmente ricoperto da un ragazzo che svolgeva il servizio civile, con Gaetano è diventato strutturato e stabile. La piccola stanza al primo piano in cui Gaetano porta avanti buona parte delle sue attività è in realtà un ‘Punto d’ascolto’, dove  il maggiordomo raccoglie le istanze degli inquilini, magari offrendo il caffè e un dolcetto tra una richiesta di fare la spesa, di recarsi in farmacia o di pagare una bolletta.
“E’ importante trasformare ogni occasione possibile in un momento di socialità - spiega Gaetano - perché le persone che abitano qui per lo più sono sole,  di un appoggio, certo, di un aiuto nelle incombenze concrete e burocratiche del quotidiano, ma hanno bisogno soprattutto di aprirsi, di scambiare qualche parola, di consumare un pranzo o una cena in compagnia. Vanno invitati con gentilezza a sposare i riti della socialità, che aiutano a rendere meno lunghe le giornate, più piacevoli le ore, ad uscire dall’isolamento fisico ed esistenziale in cui l’età e la situazione familiare li costringe.
In fondo, tra i valori aggiunti del risiedere in via XI Febbraio c’è anche la vicinanza al cuore antico della nostra Cremona”.
Il suo compito è quello di sovrintendere al governo dell’intero complesso, monitorandone tutte le attività e le iniziative, valutando le domande (la raccolta delle stesse si effettua presso Cremona Solidale, presso l’ufficio dell’assistente sociale) per l’assegnazione degli alloggi, presidiando la trattazione delle problematiche condominiali.

Un lavoro in continuo divenire quello su cui la Fondazione è impegnata nel complesso di via XI Febbraio 58 - 60, dove si trova anche la storica palestra Barbieri, luogo di allenamento per le squadre giovanili di basket e baskin, di recente ristrutturata e diventata palestra - modello anche per gli uci scolastici.

22/09/21

Psicologia di gruppo per donne vittime di violenza, l'ultimo progetto di AIDA

Un nuovo spazio di ascolto per le donne maltrattate o che hanno subito abusi, per iniziativa dell'associazione donne antiviolenza (AIDA). E' quello inaugurato in Casa Sperlari di via Palestro, ed ospiterà il secondo sportello di accoglienza di Aida, riunioni, assemblee, corsi di formazione, e specificatamente verrà realizzato al suo interno un nuovo progetto di sostegno psicologico di gruppo.
L'allestimento (acquisto di arredi, tecnologie e sistemazione degli spazi) è stato realizzato grazie al contributo del Club Inner Wheel International - distretto 206 - presieduto da Cristina Scandelli Groppali.

Durante l'evento di inaugurazione Aida ha voluto incontrare tutti i soggetti della rete con cui sta realizzando le collaborazioni più importanti: il Comune di Cremona (l'assessore Rosita Viola ha dato un forte impulso al progetto), la Fondazione città di Cremona con la presidente Uliana Garoli, partner del progetto Casa Alice e partner storico di AIDA che ha partecipato ai bandi degli scorsi anni per garantire un concreto sostegno alle donne; la coop. COSPER che gestisce la casa rifugio e l'alloggio di semiautonomia, Donne senza frontiere e Rete Donne; e la consigliera di Parità Cristina Pugnoli.

NUOVO PROGETTO SOSTEGNO DI GRUPPO PSICOLOGICO
La violenza di genere causa problemi di natura emotiva, comportamentale e relazionale che influenzano il benessere delle donne e quello della loro famiglia (violenza assistita).
Le difficoltà a riprendere in mano il percorso di vita portano le donne a demotivarsi, a coltivare una bassa autostima. Molte volte vengono messi in atto comportamenti evitanti proprio per non rischiare di prendere decisioni relative alla conclusione del rapporto sentimentale, alla separazione, alla denuncia. In alcuni casi la bassa autostima e il senso d’inefficacia possono sfociare in problematiche di tipo ansioso, insicurezza rispetto al futuro. Altre volte vengono agiti comportamenti impulsivi tali da rappresentare fattori di rischio.
In questi casi è fondamentale un aiuto professionale nel sostenere la donna nel suo percorso di uscita dalla violenza per identificare insieme strategie utili alla riduzione dei fattori di stress.
Un aiuto importante può essere dato anche da un lavoro di gruppo, nel quale oltre al professionista designato vi è anche un continuo confronto con i membri del gruppo stesso, i quali condividono le medesime difficoltà ma portano e arricchiscono la conoscenza individuale grazie alla condivisione di punti di vista e vissuti differenti.
I gruppi hanno una durata prestabilita in base all’obbiettivo prefissato per lo specifico gruppo, rispetto al tema della violenza genere perché le partecipanti condividono l’elaborazione emotiva della esperienza vissuta.
In tale ottica si rende necessario l'intervento psicologico per ristrutturare la resilienza alle avversità subite o in corso di svolgimento.
La conduzione di gruppo presenta alcune peculiarità che la rendono adatta alle donne maltrattate: la figura della psicologa può apparire meno minacciosa e soverchiante rispetto al colloquio clinico singolo, facilitando la costruzione di relazioni di uguaglianza.
La narrazione della relazione violenta spesso connotata da reticenza, vergogna e umiliazione può essere particolarmente difficile per talune e più facile per altre donne che la trovano liberatoria. La dinamica di gruppo permetterebbe al gruppo di “scaldarsi" e ad altre donne il tempo di riorganizzare i pensieri rispetto ai propri vissuti, per elaborare le parole adatte a condividere l'esperienza, il coraggio e la fiducia nell’altra.

06/09/21

Alla festa del Volontariato la Fondazione al fianco di Futura

Fondazione Città di Cremona è al fianco di Futura, l'assocazione attiva nella riabilitazione dei disabili con l'ippoterapia e tante altre attività. Domenica 5 settembre, prima giornata della festa del Volontariato, a Borgo Loreto, foto di gruppo per la presidente Uliana Garoli e i volontari della'associazione presieduta da Pia Rosani. Fondazione Città di Cremona ha contribuito, tra l'altro, all'avvio del Progetto NO spreco, che ha consentito di non buttare generi alimentari, donandoli a famiglie non abbienti.

05/01/21

Inclusione attraverso il lavoro: la positiva esperienza del progetto Goal

La Cooperativa Varietà che da anni si occupa di salute mentale e di percorsi di inclusione, attraverso il progetto, appena concluso, denominato ‘Goal. Giovani Obiettivo Autonomia&Lavoro’ e finanziato dalla Fondazione Città di Cremona ha “dimostrato che lavorare aiuta a stare meglio” e che ciò “vale anche per le persone che hanno un disagio psichico”. L’iniziativa, partita a ottobre 2019 e terminata a dicembre 2020, nonostante le interruzioni a causa del covid, ha coinvolto sei utenti, di cui cinque sotto i 36 anni, che frequentano i servizi della Cooperativa Varietà e sei importanti partner: Asst di Cremona, Consorzio Sol.Co. Cremona, Consorzio Mestieri Lombardia, Seminario Vescovile di Cremona, Cooperativa Sociale Gruppo Gamma e Cooperativa Sociale Borea. Ogni utente, grazie al progetto, ha avuto modo di compiere una vera e propria ‘formazione sul campo’ con il proprio tutor, in situazioni lavorative di assoluta normalità, e di ricevere una borsa lavoro, in base al progetto individuale elaborato insieme agli enti competenti.
E così ad M.G. è stato proposto un tirocinio nell’ambito della ristorazione, inerente con il percorso di studi, F.M. è stato inserito nelle attività di segreteria del Liceo Vida presso il Seminario Vescovile, G.F. si è sperimentata al BonBistrot, il bar ristorante gestito dalla Cooperativa Varietà al Civico 81 di via Bonomelli. B.A., invece, ha fatto una esperienza alla Caffetteria del Museo, presso il bar attivo nei prestigiosi spazi del Museo Civico, B.S.A. è stato positivamente inserito nella realtà del BonBistrot ed è in attesa di ricominciare in base alle limitazioni covid, F.D., dopo il tirocinio, è stato dimesso dalla comunità, è rientrato in famiglia e ha trovato lavoro presso una realtà nel bresciano, dove vive.

Queste sono le storie di inserimento lavorativo appartenenti al progetto Goal. Tra il 2019 e il 2020, poi, nelle attività di ristorazione di Varietà sono stati inseriti altri sette utenti, tutti con problematiche psichiatriche, sei dei quali di età compresa tra i 25 e i 45 anni. Di questi sette, uno è stato assunto part time a 20 ore nel corso del 2020 e uno sarà assunto part time a 30 ore nei primi mesi del 2021.

“Il Progetto Goal, per il quale ringraziamo ancora Fondazione Città di Cremona – è il commento della Cooperativa Varietà – ha sicuramente dato impulso al processo di formazione al lavoro e di inserimento lavorativo dei giovani pazienti psichiatrici. Un processo che continuiamo a portare avanti nella convinzione che il lavoro, quello vero, sia essenziale nei percorsi di cura e accompagnamento delle persone con problemi di salute mentale. Un’occasione di crescita e di riscatto per loro e per tutta la comunità”.

30/11/20

Si amplia l'aiuto alle donne vittime di violenza: Aida lancia 'casa Alice'

Sta prendendo forma l'ultimo progetto promosso da Aida (associazione donne antiviolenza) in collaborazione con altre realtà del territorio per dare concretezza all'aiuto alle donne vittime di violenza. E' quasi operativa 'casa Alice', un progetto che lo scorso luglio ha partecipato ad un bando regionale di sostegno al Terzo Settore, realizzato da Aida insieme ad altre due realtà cremonesi, Rete Donne e Donne Senza Frontiere. Grazie ad un contributo regionale di 24mila euro integrato con fondi propri, è stata allestita una casa per la semiautonomia di donne, con o senza figli, in uscita da sistemazioni tipo 'case rifugio' (una di queste è gestita direttamente da Aida) dove le donne vittime di violenza vengono assistite per superare la fase più critica. La seconda fase consiste nell’aiutarle a recuperare una vita propria di relazioni e di lavoro, e in questo consiste questo nuovo percorso, che prevede la presenza di educatori alcune ore al giorno, oltre ai vari tipi di supporto previsti in caso di necessità.
Fondazione Città di Cremona ha messo a disposizione in affitto un proprio immobile in ottime condizioni e ha supportato, congiuntamente al Comune di Cremona, la presentazione del progetto in Regione.
"Con questa somma - ci spiega Elena Guerreschi, presidente di Aida - riusciremo a finanziare per un anno le attività della casa, le spese fisse e le attività necessarie per supportare le donne. La casa può ospitare fino a 5 persone, preferibilmente dello stesso nucleo famigliare. Per allestirla ci siamo mobilitate in primis come donne, andando a cercare mobili usati in buone condizioni. Il volontariato al femminile è sempre molto attivo quando si tratta di queste iniziative, mostrando grande interesse per questo progetto. Rete Donne si farà carico delle attività di sensibilizzazione, sperando che si possano svolgere in presenza; Donne senza frontiere offrirà supporto e per quanto riguarda la gestione avremo la collaborazione della cooperativa Cosper”.
L'alloggio, il cui indirizzo non sarà divulgato per ovvie ragioni, potrà accogliere donne inviate dai Servizi Sociali, ma si struttura in primis come una sistemazione in continuità con il rifugio gestito dalla stessa Aida. "Dopo aver fatto un primo percorso di protezione anche dal punto di vista psicologico ed avere elaborato i fatti, sappiamo che la donna ha la necessità di rafforzarsi e di continuare una progettualità per poter acquisire tutte quelle risorse che le consentano di diventare effettivamente autonoma. E' il primo progetto del genere di cui ci occupiamo e siamo consapevoli di operare in un contesto in cui questo tipo di alloggi è scarso", afferma Guerreschi.

Il periodo di permanenza nella casa sarà variabile, ma lo scopo certamente non è la permanenza a lungo termine, il che non sarebbe neppure in linea con gli obiettivi del progetto. Un nuovo impegno dunque, per le 25 volontarie attive di Aida, associazione che l'anno prossimo festeggerà i 20 anni di vita e che solo quest'anno ha assistito 74 donne in difficoltà.

Per saperne di più su AIDA: www.aidacremona.it

Per aiutare AIDA:

04/08/20

RINNOVATA LA COLLABORAZIONE A TRE FONDAZIONE- CR SOLIDALE - COMUNE

Prosegue anche in questo mandato amministrativo l’Accordo di collaborazione tra Comune di Cremona, Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale” e Fondazione Città di Cremona. L'accordo è stato approvato dai consigli di amministrazione di “Cremona Solidale” e Fondazione Città di Cremona, oltre che dalla dalla Giunta comunale.

L'accordo di collaborazione definisce gli impegni delle parti per attivare oppure riorganizzare, da qui al 2024, alcuni servizi ritenuti essenziali che potranno svilupparsi, in particolare, nel complesso di via Brescia 207 e di via XI Febbraio 56/60. L’accordo, rinnovato nei contenuti e prefigurando nuovi obiettivi da raggiungere per creare nuovi spazi e servizi con particolare attenzione alla popolazione anziana, è inoltre finalizzato a favorire ulteriori sinergie e collaborazioni unendo competenze e risorse per rafforzare il sistema dei servizi del welfare cittadino.

Già nel precedente mandato amministrativo (2014-2019) era stato siglato un protocollo 'a tre' tra i medesimi soggetti per definire gli impegni delle parti in modo da attivare oppure riorganizzare servizi essenziali da collocare in due complessi immobiliari ritenuti strategici attraverso un loro pieno recupero funzionale. Considerato un bene comune della città, l'edificio storico di via Brescia 207, vedrà l'avvio dei lavori per un nuovo Centro Diurno Integrato e un nuovo Centro diurno Alzheimer, oltre che per una inedita unità di offerta, una comunità alloggio dotata di stanze singole o doppie con bagno nel contesto protetto di Cremona Solidale. La ristrutturazione dei locali è a carico della Fondazione, mentre la gestione sarà in capo a Cremona Solidale. L'altro complesso immobiliare da valorizzare è Casa Barbieri - Raspaglieli in via XI Febbraio 56/60, dove i locali sono stati riprogettati e ristrutturati.

Nel 2015 la Fondazione Città di Cremona e l'Azienda Speciale Comunale Cremona Solidale hanno sottoscritto un contratto per il comodato d'uso gratuito dell'intero complesso immobiliare sito in via Brescia e di parte del complesso immobiliare di via XI Febbraio destinata a Centro Diurno Integrato per anziani e hanno definito le rispettive competenze sulla loro manutenzione ordinaria e straordinaria. Il comodato è frutto di una concreta e positiva sinergia fra Comune di Cremona, Fondazione Città di Cremona ed Azienda Cremona Solidale. Segno tangibile di questa collaborazione è stato l'avvio del progetto 'Oltre il Giardino', che ha reso fruibile a tutta la città e non solo agli inquilini di casa Barbieri, lo spazio verde racchiuso tra via XI Febbraio e via Bonomelli, creando un corridoio di comunicazione con i servizi di Civico 81.
Oltre Il Giardino ha anche visto l'avvio di una nuova modalità di raccolta fondi da parte della Fondazione che si intende continuare focalizzandosi anche su altri progetti.

 

23/04/20

IL PREMIO ATTILIO BARBIERI CAMBIA FORMULA: RICONOSCIMENTI AI GIOVANI DI #CREMONAIUTA

La foto delle due giovani volontarie di #cremonaiuta è tratta dalla pagina Facebook del sindaco Gianluca Galimberti

Quest'anno il premio Attilio Barbieri sarà dedicato ai giovani volontari che stanno prestando servizio nell'emergenza Coronavirus nell'ambito della rete CremonaAiuta: lo ha deciso il Cda della Fondazione Città di Cremona, che amministra il lascito istituto dai genitori del giovane caduto per mano delle truppe di occupazione il 26 aprile 1945 in piazza San Luca a Cremona. "Con questa scelta intendiamo adeguare ancora di più il senso di questo premio alla realtà che stiamo vivendo", spiega la presidente dalla Fondazione, Uliana Garoli. "Già da alcuni anni abbiamo modificato il regolamento del premio, passando dal riconoscimento di atti di bontà alla valorizzazione dell'impegno sociale e civile dei giovani. In questo periodo ci è sembrato particolarmente significativo indirizzare il premio a quanti di loro stanno operando nelle diverse associazioni di volontariato coordinate nella rete CremonaAiuta del Comune. Sono oltre 250 i volontari impegnati e diverse decine le associazioni che stanno svolgendo servizi di pubblica utilità a favore dei cremonesi che non possono uscire di casa e non hanno un supporto famigliare. Consegna di pasti pronti, spesa e farmaci, ad esempio. Crediamo sia giusto riconoscere l'importanza di questo impegno ai tanti giovani che stanno contribuendo".
I termini di presentazione delle candidature saranno anticipati rispetto al consueto: raccolta delle segnalazioni entro il 30 aprile e individuazione dei vincitori entro il mese di maggio. Le associazioni aderenti a CremonAiuta stanno ricevendo in questi giorni la lettera con l'invito ad effettuare le segnalazioni.
La Fondazione ha già contribuito all'emergenza Coronavirus con  una donazione di 10mila euro all'associazione 'Uniti per la provincia di Cremona' che sta realizzando interventi concreti a sostegno degli operatori sanitari dell'ospedale e degli altri soggetti operanti nel settore socio sanitario e dell'assistenza.
"Continuiamo anche nell'emergenza a supportare la rete di volontariato che in tutti questi anni abbiamo contribuito a valorizzare e sostenere", è il commento della presidente Garoli. "Solo uniti potremo affrontare l'emergenza e stare concretamente al fianco di tutti i medici, operatori sanitari e a tutti quei lavoratori e volontari che permettono di mantenere attivi i servizi essenziali per la nostra comunità".

18/03/20

Da Fondazione un aiuto concreto nell'emergenza Coronavirus

Anche la Fondazione Città di Cremona ha messo in campo una serie di azioni per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, misure concrete a supporto della rete attiva nella città.
E' stata decisa una donazione di 10.000 euro alla raccolta fondi “Uniti per la provincia di Cremona” per aiutare il nostro ospedale e dare un supporto fattivo a medici, infermieri e a tutta la struttura ospedaliera.
In questo modo si potrà dare un contributo concreto per sostenere la realizzazione dell’ospedale da campo nell’area dell’Ospedale di Cremona e per accogliere tutti gli operatori sanitari e non che stanno arrivando dall'estero.
Inoltre è stato deciso di mettere a disposizione risorse per l’acquisto di presidi di sicurezza, mascherine e altri supporti, indispensabili alla rete dei tanti volontari coordinati dalla Protezione Civile, per svolgere funzioni di supporto alla popolazione più anziana e fragile costretta a rimanere in casa.
Quest'anno poi bando per il Premio Barbieri che tradizionalmente la Fondazione attribuisce a giovani, sarà interamente destinato alle associazioni e ai tanti giovani volontari raggruppati nella rete #cremonaiuta che, sotto la regia della Protezione civile coordinata dal Comune, aiuta gli anziani e i più fragili nelle attività basilari, come consegnare la spesa, i medicinali e i pasti pronti o semplicemente dare supporto di ascolto e conforto alle persone sole.
Continuiamo anche nell’emergenza a supportare la rete di volontariato che in tutti questi anni abbiamo contribuito a valorizzare e sostenere.
Solo uniti potremo affrontare l’emergenza e stare concretamente al fianco di tutti i medici, operatori sanitari e a tutti quei lavoratori e volontari che permettono di mantenere attivi i servizi essenziali per la nostra comunità.

01/12/19

Immagini e racconti dalla filanda: proseguono le animazioni #OLTREILGIARDINO

Il mondo della filanda, la tessitura del lino e soprattutto la lavorazione della seta, dal baco al filo, hanno animato sabato pomeriggio il Centro Diurno Barbieri di via XI Febbraio grazie alla narrazione di Stefana Mariotti, fondatrice del Museo del Lino di Pescarolo e alle fotografie del gruppo Fotografico Adafa. Un'iniziativa nata nell'ambito di #oltreilgiardino, il progetto di animazione dei nuovi spazi aperti al pubblico tra via XI Febbraio 56-60 e via Bonomelli 81, avviato la scorsa primavera per mettere a disposizione del quartiere un'area per l'incontro, il gioco e lo scambio intergenerazionale. Vista la stagione, l'iniziativa si è svolta all'interno del CDI, dove gli ospiti e i residenti degli alloggi ai piani superiori hanno rivissuto situazioni e immagini del loro passato, spesso intervenendo con ricordi personali mentre scorrevano le fotografie degli oggetti conservati nel museo. Immagini realizzate due anni fa da Alberto Bruschi, Tiziana Coppetti, Davide Volpi e Vito Gerevini del gruppo Fotografico Adafa con la tecnica del Light Painting, che utilizza fasci di luce puntati sui singoli oggetti in modo da farli risaltare sullo sfondo buio. Ad intervallare le spiegazioni di Mariotti, spesso interrotte dalle domande dei presenti, le poesie in dialetto di Giacinto Zanetti, che hanno fatto divertire, ma anche riflettere il pubblico, passando dai toni carnevaleschi a quelli sul vero spirito del Natale.

Presenti tra il pubblico gli ideatori di #oltreilgiardino: la presidente del consorzio Il Solco Cremona Giusy Biaggi, l'educatrice Monica Rebecchi per Cremona Solidale e la presidente di Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli. Nell'occasione è stata ricordata la possibilità di contribuire all'abbellimento dello spazio verde aderendo alla raccolta fondi #oltreilgiardino (http://www.fondazionecr.it/oltre_il_giardino.php).

22/11/19

ARTEASSIEME: un successo anche la seconda serata del progetto sostenuto da Fondazione

Giovedì 21 novembre in Cattedrale si è svolta la serata conclusiva di Arteassieme, il  progetto sostenuto anche dalla Fondazione, di cultura, benessere e inclusione promosso da Target Turismo - attiva nell’organizzazione di eventi del settore turistico e culturale - Come Together - associazione che opera nel campo della salute mentale e ASST Cremona - Azienda Socio-Sanitaria Territoriale, da sempre impegnata nella promozione della salute.
 
Ad emergere con forza dalle intense interpretazioni delle guide è che l’arte è arte e non è una terapia funzionale a specifiche categorie di persone; che le persone sono persone a prescindere dalla loro condizione. Ieri sera abbiamo imparato che attraverso l’arte è possibile esprimere l’inesprimibile e ritrovare le parole.
 
Grazie allo studio degli affreschi i partecipanti hanno potuto agire riflessioni consapevoli, profonde e leggere; hanno saputo interpretare attraverso il loro vissuto le rappresentazioni pittoriche, dando chiavi di lettura insolite e dense di significato, espressione della condizione umana, della malattia e della capacità di vivere il proprio tempo e rinascere.
 
Questo è stato possibile anche perchè “Monsignor Napolioni, Vescovo di Cremona, ci ha aperto le porte della cattedrale – spiegano gli organizzatori. Il suo gesto ci ha consentito, anzitutto di esaudire un desiderio, quello di raccontare il Duomo di Cremona in modo insolito. Ma soprattutto di assecondare un’esigenza umana molto profonda, quella di essere riconosciuti come individui capaci all’interno della società”.
 
L’esperienza di ArteAssieme si è rivelata un autentico laboratorio, una fucina di talenti e creatività che ha consentito alle persone che hanno partecipato di condividere saperi ed emozioni, di sperimentare nuove opportunità relazionali.
 
ARTEASSIEME, DI COSA SI TRATTA
“Nuova Luce su ArteAssieme” nasce da un’idea condivisa tra realtà che operano sul territorio cremonese in ambiti diversi: Il progetto intende valorizzare gli affreschi cinquecenteschi della Cattedrale di Cremona, attraverso uno sguardo inconsueto, grazie a visite guidate uniche, organizzate da un gruppo eterogeneo: utenti, volontari, familiari, operatori del Centro Psico Sociale di Cremona, Esperti in Supporto tra Pari (ESP) e guide turistiche professionali (Target Turismo).
 
Un’esperienza in cui l’Arte diviene medium potente per favorire l’inclusione sociale e il benessere delle persone interessate da un problema di salute mentale e al contempo azione emblematica anti stigma. Per far emergere l’originalità e l’essenza di ciascuno a scapito degli stereotipi più diffusi e di un concetto sterile di normalità. Per partecipare è necessario prenotare.
 
L’iniziativa si svolge con il contributo di Fondazione Città di Cremona. Con il patrocinio e la collaborazione di Comune di Cremona e Diocesi di Cremona.

25/10/19

PRIMA SERATA DI ARTEASSIEME IN CATTEDRALE: IL 21 NOVEMBRE SI REPLICA

“ArteAssieme è una sfida e un’azione di inclusione dedicata a quei cittadini ritenuti - a ragione o a torto - fragili rispetto a stereotipi socialmente condivisi tramite un processo di autorealizzazione personale e sociale di cui il progetto vuole essere strumento”. Con questa parole Fausto Ruggeri, presidente dell’organizzazione di volontariato ‘Come Together’, ha presentato giovedì 24 ottobre l’iniziativa ‘Nuova Luce su ArteAssieme’ che ha visto gli utenti del Cps (centro psicosociale) impegnati ad illustrare gli affreschi della Cattedrale di Cremona insieme ai volontari, familiari, operatori e con il fondamentale supporto delle guide turistiche professionali di Target Turismo.
Il progetto nasce da un’idea condivisa tra realtà che operano sul territorio cremonese in ambiti diversi: il progetto intende valorizzare gli affreschi cinquecenteschi della Cattedrale di Cremona, attraverso uno sguardo inconsueto, grazie a visite guidate uniche, organizzate da un gruppo eterogeneo: utenti, volontari, familiari, operatori del Centro Psico Sociale di Cremona, Esperti in Supporto tra Pari (ESP) e guide turistiche professionali (Target Turismo).
Il progetto è stato finanziato anche con i contributi stanziati lo scorso anno da Fondazione Città di Cremona per l’inserimento lavorativo di soggetti con fragilità. A rappresentare la Fondazione durante l’esperienza in Cattedrale era presente la presidente Uliana Garoli. Insieme a lei,il vescovo Antonio Napolioni, il sindaco Gianluca Galimberti e l’assessore Rosita Viola; Paola Mosa direttore Socio-Sanitario, ASST Cremona; Stefania Mattioli (Responsabile UO Comunicazione, ASST Cremona); Elena Piccioni (Target Turismo Cremona); Roberto Pezone (Psicologo, Centro Psico Sociale ASST Cremona); Francesco Casali (Educatore, Centro Psico Sociale ASST Cremona) e il già citato presidente di Come Together.
Grazie allo studio degli affreschi i partecipanti hanno elaborato riflessioni consapevoli, profonde e leggere; hanno saputo interpretare attraverso il loro vissuto le rappresentazioni pittoriche, dando chiavi di lettura insolite e dense di significato, espressione della condizione umana, della malattia e della capacità di vivere il proprio tempo e rinascere.
Un’esperienza in cui l’Arte diviene medium potente per favorire l’inclusione sociale e il benessere delle persone interessate da un problema di salute mentale e al contempo azione emblematica anti stigma. Per far emergere l’originalità e l’essenza di ciascuno a scapito degli stereotipi più diffusi e di un concetto sterile di normalità.

Giovedì 21 novembre 2019 sempre alle ore 21 si terrà una seconda serata, per cui è necessaria la prenotazione presso:

Target Turismo di Elena Piccioni, tel. 0372 407081
Cell. 347 6098163.  E-mail: arteassieme@targetturismo.com

22/10/19

'Come Together' getta nuova luce in cattedrale:giovedi 24 ottobre serata speciale

Uno dei progetti finanziati attraverso i bandi di Fondazione Città di Cremona, vedrà un importante momento pubblico giovedì 24 ottobre 2019, dalle ore 21, nella Cattedrale di Cremona.
Si tratta dell’evento “Nuova Luce su ArteAssieme”, una serata dedicata alla cultura, all’inclusione e al benessere, che prevede l’apertura straordinaria della Cattedrale con una visita guidata in musica.
 
L’iniziativa è pensata per valorizzare gli affreschi cinquecenteschi attraverso lo sguardo inconsueto di un gruppo di persone eterogeneo: utenti, volontari, familiari, operatori del Centro Psico Sociale di Cremona, Esperti in Supporto tra Pari (ESP) e guide turistiche professionali (Target Turismo).
 
Un’esperienza in cui l’Arte diviene medium potente per favorire l’inclusione sociale e il benessere delle persone interessate da un problema di salute mentale e al contempo azione emblematica anti stigma. Per far emergere l’originalità e l’essenza di ciascuno a scapito degli stereotipi più diffusi e di un concetto sterile di normalità.
 
Per l’occasione verrà presentata la nuova illuminazione della Cattedrale, progettata per mettere in risalto la plasticità e la cromia dei cicli pittorici.
 
L’iniziativa è promossa da Associazione Come Together, Target Turismo e ASST Cremona, in collaborazione con la Diocesi di Cremona e il Comune di Cremona e si svolge con il contributo di Fondazione Città di Cremona.

Per motivi organizzativi, si chiede di confermare la propria presenza, all' ASST di Cremona, tel. 0372 405153. 

e-mail comunicazione@asst-cremona.it

 

13/05/19

Gli affreschi della Cattedrale sotto una nuova luce: in campo i facilitatori di arte e salute di 'Come Together'

Un nuovo progetto dell'onlus Come Together, associazione che si occupa di disagio mentale, è stato presentato sabato 11 maggio presso la Fondazione Città di Cremona. 'Nuova luce su arte assieme', un evento che consentirà di ammirare con occhi nuovi gli affreschi della Cattedrale grazie agli utenti del centro psicosociale (Cps) dell'Asst di Cremona, opportunamente formati, insieme ai famigliari e ai volontari della onlus. L'evento, illustrato dagli stessi protagonisti, avrà luogo a partire dalla prossima estate, a cominciare dal 4 luglio, all’interno dei Giovedì d'Estate e poi a seguire ci saranno altre date ancora da definire.
Quello che è già definito è invece il senso dell'operazione illustrato, dopo i saluti di Uliana Garoli presidente Fondazione Città di Cremona e dell'assessore Rosita Viola, da Elena Piccioni di Target Turismo e Fausto Ruggeri presidente di Come Together (co-organizzatori), con i contributi specialistici dello psicologo Roberto Pezone e dell'educatore professionale Francesco Casali del Cps.
"Facilitatori arte - salute" è la definizione più appropriata per i protagonisti di questa iniziativa che unisce il potere rasserenante e la positività della bellezza - in questo caso il ciclo di affreschi della Cattedrale - alla possibilità per i pazienti di sentirsi protagonisti di qualcosa di importante. Altro obiettivo comune a tutti i progetti che portano gli utenti fuori dai luoghi istituzionali, è quello di combattere il più possibile lo stigma sociale che circonda la malattia mentale e l'emarginazione che spesso colpisce chi ne è portatore. Il coinvolgimento di più soggetti - privato sociale, Asst, operatori culturali - nell'elaborazione di questo programma è un altro valore aggiunto, a cui si unisce Fondazione Città di Cremona che ha patrocinato l'evento.
I dettagli saranno divulgati successivamente: a grandi linee, nei giorni designati verranno costituiti piccoli gruppi di persone che verranno accompagnate alla scoperta di uno - due affreschi per volta dai 'facilitatori', ossia utenti, famigliari, volontari ed educatori. L'illustrazione della parte artistica sarà accompagnata - questa la componente più innovativa - dal racconto delle sensazioni e delle emozioni che il dipinto suscita in chi lo descrive. Il mondo della malattia mentale non è solo portatore di problemi, ma offre anche l'opportunità di guardare alle cose con occhi diversi: questo il valore aggiunto dell'iniziativa che vede coinvolte una quindicina di persone. Grazie al contributo della Fondazione, oltre che di Come Together, sarà riconosciuto un rimborso spese per il lavoro svolto dai facilitatori, un riconoscimento del valore sociale della loro opera di divulgazione culturale.
Un progetto simile era già stato attuato in palazzo Grasselli, con le visite guidate alle stanze del piano nobile.
Hanno preso parte alla presentazione di sabato anche i 'facilitatori' Giorgio Bianchi (vicepresidente Come Together), Eugenia Boglioli, Maria d'Avico, Giuseppina Agosti. Tra il pubblico anche Vincenzo Girelli Carasi, vice presidente Di.di.a.psi.

18/04/19

LE FAMIGLIE DEL 'DOPO DI NOI' VERSO LA SFIDA DEL RADDOPPIO

C'è Alberto, 45 anni, che ti accoglie sulla porta con una ciabatta in mano e osserva con occhi curiosi la nuova arrivata; Anna, che ti prende per mano con sguardo dolce per guidarti alla scoperta della sua camera chiedendoti 'cosa farai sabato?'; Sabrina, la più giovane, tranquilla e allo stesso tempo sempre in movimento sul divano del soggiorno. E poi arrivano i più anziani, Amilcare, Franco e Roberto sulla sedia a rotelle, Luciano con il deambulatore direttamente dalla palestra del piano interrato, dove ha appena finito la sua ora di ginnastica.
La vita nella comunità per disabili di via Cattaro scorre come in una famiglia, dove tutti sono fratelli e i parenti di ognuno sono parenti di tutti. E' così che l'hanno voluta le 17 famiglie fondatrici che 15 anni fa decisero di costituire una fondazione per assicurarsi che, un giorno, i propri figli non avessero davanti la certezza del ricovero in un istituto per disabili, ma potessero vivere in un ambiente domestico. Comune e Diocesi di Cremona aderirono subito e un sostanzioso contributo dell'ingegner Carutti assicurò l'avvio dell'avventura. Partecipante istituzionale, di fatto sostenitore, è la Fondazione Città di Cremona, che esprime un proprio rappresentante nel Cda di Dopo di Noi, costituito in larga maggioranza dai famigliari.

IN VIA CATTARO LA POSSIBILITA' DI AMPLIARSI Oggi la fondazione ha davanti a sé la prospettiva di un ampliamento, impegnativo ma entusiasmante, con la messa a disposizione da parte del Comune di un secondo appartamento sopra quello utilizzato in via Cattaro. Si sta infatti per liberare il secondo piano della palazzina, con il trasloco della comunità socio sanitaria gestita da Cremona Solidale in via 11 febbraio (messa a disposizione dalla Fondazione Città di Cremona) e questo darà modo a Dopo di Noi di raddoppiare la capienza.
L'esigenza di un ampliamento esiste, c'è una lista d'attesa per entrare in comunità, attualmente al completo con 7 residenti e un posto tenuto libero per i casi di emergenza; altrettanti potranno essere ricavati al piano di sopra.

ZINI: 'LA NOSTRA FORZA? LE FAMIGLIE' Un'idea che alletta il presidente della fondazione, Libero Zini, ma pone anche un problema di sostenibilità economica. I fondi pubblici sono in costante diminuzione e il bilancio chiuderà in perdita, ma la situazione viene affrontata con determinazione. "La caratteristica della nostra fondazione è il ruolo decisivo che hanno le famiglie nelle scelte decisionali - spiega Zini -. Il Cda è costituito in maggioranza da famigliari, le linee di indirizzo sono dettate da loro e questo è un punto importante. Nella nostra comunità non ci sono ospiti, ma residenti; i ritmi della giornata sono quelli che ci sarebbero in famiglia, con momenti di attività ma anche di riposo, ciascuno segue le proprie passioni, chi la musica, chi lo sport preferito, compatibilmente con le proprie capacità. Fondamentale è il ruolo degli operatori della cooperativa Dolce e della coordinatrice che è con noi fin dall'inizio, Renza Frassi. Chi è in grado, collabora con gli educatori nella preparazione di pasti; si lava, si veste e rimette a posto la camera con la maggiore autonomia possibile. La parte centrale della giornata si svolge al centro diurno disabili; il resto del pomeriggio può essere occupato dalle visite mediche, dai colloqui con la psicologa, dalle visite dei famigliari che qui sono come a casa loro, dalle attività in palestra".
Parte importante hanno i volontari che ruotano attorno alla comunità, accreditata presso la regione dal 2007 come socio sanitaria, e quelli del servizio civile (quattro al momento). Così come importanti sono le uscite, soprattutto nei fine settimana quando i CDD sono chiusi. "Si cerca il più possibile di organizzare attività esterne alle mura domestiche per tenere vivo il contatto con la realtà circostante. Partecipiamo agli eventi in centro città e fuori, alle manifestazioni sportive, agli spettacoli, e in estate si frequentano le piscine, importante la collaborazione con la canottieri Bissolati. I famigliari sono liberi di andare e venire, si occupano delle visite mediche e sono parte integrante, se lo desiderano, delle attività quotidiane". Inizialmente è molto difficile il distacco di un figlio dalla casa d'origine, ma poi i vantaggi di una casa famiglia sono evidenti.
La fondazione organizza anche un 'Durante di noi": week end in cui persone disabili che vivono ancora in famiglia, se ne distaccano per brevi periodi, a turni di 4 - 5 persone, e vivono un'esperienza di comunità presso un appartamento in via Dante prestato a Dopo di Noi dall'Anffas. Un primo approccio con una routine diversa, che può essere utile per prefigurare un futuro che sia il più sereno possibile.
PER CONOSCERE MEGLIO QUESTA REALTA' Come ogni anno la fondazione organizzerà eventi di condivisione con tutta la città: il concerto del Coro Alpini il 5 maggio e poi un grande momento di aggregazione a cascina Moreni 'Bontà per il pranzo' (quest'anno il 16 giugno) per la raccolta fondi e la sensibilizzazione di tutta la collettività sull'importanza del servizio. La generosità dei cremonesi è essenziale per consentire alla fondazione di mantenere le rette a livelli accettabili dalle famiglie e per estendere il servizio ad altri disabili.

Chi volesse contribuire attraverso il 5X1000, può indicare semplicemente il codice fiscale 93042300199

Fondazione Dopo di Noi: INSIEME Onlus - Case Famiglia
via Cattaro, 1 - 26100 Cremona
Tel. 0372 21956

19/03/19

IN VIA 11 FEBBRAIO PARTE IL PROGETTO 'OLTRE IL GIARDINO'. AL VIA RACCOLTA FONDI

E' stata presentata questa mattina l'ultimazione dei lavori di ristrutturazione dello stabile di via 11 Febbraio 60 nel quale sono stati ricavati 10 nuovi appartamenti per piccoli nuclei famigliari (una o due persone) in condizioni di fragilità socio economica e la nuova sede della comunità socio sanitaria per disabili gravi, attualmente in via Cattaro 1. Il recupero edilizio, sostenuto economicamente dalla Fondazione Città di Cremona grazie anche al lascito Raspagliesi, fa parte di un più ampio progetto sociale e di rigenerazione urbana che vede coinvolti il Comune attraverso gli assessorati al Welfare e alla Vivibilità sociale, l'azienda Cremona Solidale che gestisce il centro diurno integrato di via 11 febbraio e altri servizi e il consorzio di cooperative Il Sol.co che con 'Civico 81' ha creato un vasto polo di servizi per la persona e la famiglia, rigenerando l'area degli ex Saveriani.
A rappresentare queste tre realtà erano presenti la presidente di Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli, il sindaco Gianluca Galimberti con gli assessori Mauro Platé e Rosita Viola, il presidente di Cremona Solidale Emilio Arcaini, la presidente de Il Sol.co Giusi Biaggi.
Assumerà un ruolo strategico il giardino di via 11 Febbraio, spazio di connessione tra i due poli che verranno a breve resi comunicanti con l'apertura di un varco nel muro divisorio e la posa di un cancello. Durante le ore diurne, il giardino diventerà luogo d'incontro per chi usufruisce dei servizi di Cremona Solidale e per i residenti degli alloggi da un lato, e per i giovani e gli utenti che frequentano le attività di Civico 81, dall'altro.
'Oltre il Giardino' è il claim scelto per lanciare una raccolta fondi con cui Fondazione Città di Cremona e Civico 81 intendono abbellire e rendere più funzionale questa ampia area verde, con la posa di nuove panchine, piantumazione delle aiuole, rifacimento del campetto da basket.
Per questa iniziativa è stato attivato un conto corrente presso la Fondazione Comunitaria, a cui si può contribuire utilizzando il seguente IBAN:

IT13 F033 5901 6001 0000 0128 528

specificando il nome del fondo, 'Oltre il Giardino'. Come per tutte le erogazioni liberali, gli importi godono della detrazione d'imposta o della deducibilità dal reddito imponibile.
“Oggi presentiamo un obiettivo raggiunto dalla Fondazione – ha detto Uliana Garoli – il cui punto di partenza è stato il lascito della signora Raspagliesi, che aveva destinato tutto quello che aveva alla Fondazione Città di Cremona con uno scopo ben preciso: consentire agli anziani di continuare ad abitare all'interno del centro storico della città. Contestualmente raggiungiamo un altro obiettivo di cui si parlava da lungo tempo, dare una nuova sede alla comunità socio sanitaria per persone disabili, ora in via Cattaro 1, il che consentirà alla fondazione Dopo di Noi di raddoppiare gli spazi a sua disposizione”. La nuova comunità socio sanitaria, che sarà presa in carico da Cremona Solidale al secondo piano e nella mansarda di via 11 febbraio, avrà una capienza di 8-10 persone, adulti con alto grado di disabilità.
“Questo giardino – ha aggiunto Garoli - si trova in una delle zone a mio parere più belle della città, la zona degli orti, dei 'giardini segreti' della nostra infanzia. Il nostro obiettivo qui è non solo avere appartamenti a disposizione e riempire questo polo di servizi importantissimi, ma anche di usufruire di questi spazi verdi in sinergia con Il Sol.co. Insieme, creeremo un passaggio che consentirà di mettere in contatto due strade che non sono mai state unite tra loro, aprendo questa zona alla città e al quartiere, ovviamente regolamentando i passaggi”.
I servizi già ora svolti dagli operatori di Cremona Solidale, e che verranno intensificati, sono stati illustrati dal presidente Emilio Arcaini: oltre alle attività del Centro diurno integrato a cui accedono anziani che ancora risiedono presso le proprie case, sono stati sperimentati nuovi servizi a beneficio di chi vive negli appartamenti dei piani superiori: piccolo ambulatorio per misurazione pressione e glicemia, prestazioni sanitarie, 'maggiordomo' di condominio per le piccole esigenze quotidiane. “Daremo un appoggio concreto ai dieci nuovi alloggi – ha assicurato Arcaini – e seguiremo con particolare attenzione il centro socio sanitario”.
Giusi Biaggi, presidente Sol.co, ha ricostruito brevemente la storia della collaborazione con i vicini di casa di via 11 febbraio, partendo dal progetto Fare Legami che ha coinvolto direttamente Fondazione Comunitaria, Cremona Solidale. “Da lì abbiamo capito che si potevano fare buone cose insieme e adesso siamo qui, per l'ultimo scatto. Questo progetto ha tanti beneficiari: i cittadini, i residenti di questo quartiere che potranno evitare di fare un largo giro per raggiungere le due vie e attraversando il giardino potranno incontrare chi vive questi luoghi. E poi ci sono le persone che utilizzano i nostri servizi, che in questo modo potranno sentirsi meno isolate e più in dialogo con gli altri, sviluppando anche un dialogo inter-generazionale che è sempre motivo di arricchimento. C'è già un gruppo di ragazzi che viene qui a fare un po' di manutenzione al giardino.
Il varco sarà d'aiuto anche per noi operatori perchè ci consentirà di lavorare insieme e ci aiuterà a dare anima e vita a questo giardino. Questa maggiore libertà di movimento ci caricherà anche di importanti responsabilità”.
Il sindaco Gianluca Galimberti ha infine evidenziato l'importante collaborazione tra pubblico e privato nell'elaborare forme nuove di assistenza alla persona, in linea con l'evolversi delle esigenze. Non solo sanitarie, ma sociali, spesso strettamente interconnesse. E ha ringraziato anche chi già vive qui: “Alla fine siete voi che rendete bello questo luogo. Le persone apparentemente più fragili sono le persone più preziose. Voi ci aiutate a rendere più bella la città, siete l'anima di questo luogo insieme alle persone che vi stanno a fianco.
Vi chiedo di pensare a questo luogo come ad un grande centro di servizi e di cura per la città. In questo passaggio, c'è anche un'idea ben chiara di città, è un esempio di rigenerazione urbana strepitoso, che parte dalle persone più fragili. Avere nel cuore della città servizi sociali e sanitari a favore di tutti è una cosa fantastica”.
I lavori di via 11 febbraio sono stati eseguiti dall'impresa Brognoli sotto la direzione dell'architetto Roberto Signorini dell'ufficio tecnico della Fondazione Città di Cremona.

14/02/19

GLI AMORI DEL TEMPO CHE FU RACCONTATI A FUMETTI

Servizio sulla mostra "C'eravamo tanto amati"

 

 

 

27/02/18

Vocazione verde: un progetto per l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate

Tra i progetti sostenuti finora da Fondazione Città di Cremona diversi riguardo l’inserimento lavorativo e l’integrazione sociale. Il progetto Vocazione Verde dell’associazione onlus “Il Cerchio” ha ricevuto da Palazzo della Carità un contribuito di 2mila euro.

Scopo del progetto finanziato da Fondazione Città di Cremona è il sostegno all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Nello specifico, il settore dell’occupazione interessato è quello della manutenzione del verde.

13/02/18

"C'eravamo tanto amati": il progetto che raccoglie in un libro le storie degli ospiti di Cremona Solidale

Tra i progetti sostenuti da Fondazione Città di Cremona alcuni sono stati premiati anche perché in linea con gli scopi dell’Ente. È il caso del progetto “C’eravamo tanto amati” finanziato con 5mila euro lo scorso anno su proposta della Cooperativa Società Dolce.

L’intento del progetto, come specificato nella motivazione con cui Fondazione ha appoggiato l’iniziativa, prevede la raccolta di testimonianze, esperienze e storie di vita raccontate dagli ospiti della RSA Cremona Solidale.

Coinvolti nel progetto anche gli ospiti dei Centri Diurni Integrati, dei Centri Diurni Alzheimer e della Comunità 2 Miglia. La raccolta delle loro storie culminerà nella realizzazione di un libro e di una mostra dedicata.

11/02/18

Azienda Sociale del Cremonese: 15mila euro per l'inclusione sociale in agricolutra

Tra i numerosi progetti premiati lo scorso anno da Fondazione Città di Cremona quello presentato dall’Azienda Sociale del Cremonese, incentrato sulle potenzialità dell’agricoltura per le persone con disagio psichico, ha ricevuto un contributo di 15mila euro.

 

Il progetto, chiamato laboratorio bio-psico sociale, rientra tra quelli premiati nella categoria “inserimento lavorativo e integrazione sociale”. Come specificato dall’Ente, ad Azienda Sociale del Cremonese è stato riconosciuto l’impegno nell’inclusione in ambito lavorativo, in particolare modo in quello agricolo. 

23/11/17

Educazione civica e lavori manuali: il progetto della Cooperativa Cosper per la cittadinanza attiva

Il racconto di un’esperienza estiva tra ragazzi italiani e stranieri ospiti di diverse comunità resa possibile anche grazie al sostegno di Fondazione Città di Cremona. “Timeo hominem unius libri” è il progetto della Cooperativa Cosper che ha avvicinato in tutto 30 giovani alle attività manuali, all’educazione civica, alla scoperta  delle ricchezze dei territori in Italia e all’estero. A Cremona la Cascina Marasco ha ospitato alcune delle attività con la ciclofficina e gli orti.

 

Tante facce di un percorso a più tappe restituito ieri tramite testimonianze e immagini nella Sala Consiliare di Palazzo della Carità. Presenti all’incontro la presidente dell’Ente Uliana Garoli e il vicesindaco Maura Ruggeri che hanno accolto educatori e ragazzi al termine di un percorso che è stato da stimolo per una loro inclusione attiva nella società. Parte del finanziamento complessivo è arrivato anche dal Comune di Cremona attraverso il progetto europeo Urban WINS.

 

«Palazzo della Carità è la casa dei cremonesi, il luogo ideale per testimoniare un'iniziativa sostenuta da Fondazione». Alla base della scelta di finanziare il progetto della Cooperativa Coosper, la presidente Garoli ha indicato l’obiettivo di stimolare un percorso di cittadinanza attiva. Perché come ha aggiunto il vicensindaco Ruggeri «le giovani generazioni sono il capitale umano del territorio».

 

Le immagini e i racconti dei partecipanti sono stati affiancati dagli intervento di Enrico Platè (in foto), educatore Cosper e di Francesco Lazzari, presidente della cooperativa, che hanno accompagnato e seguito i ragazzi l’estate scorsa. Tante le occasioni anche «per scoprire e approfondire le tematiche sull’economia circolare e sulla sostenibilità» contenute nel progetto Urban WINS spiegato da Mara Pesaro, dirigente settore sviluppo-lavoro-ambiente del Comune.

09/11/17

"Vengo anch'io! Sì, tu sì": trasporto atleti e inclusione nel progetto dell'Associazione Baskin

Tra i tanti progetti finalizzati all’inclusione sociale sostenuti da Fondazione, “Vengo anch’io! Sì, tu sì” è stato presentato dall’Associazione Baskin proprio per facilitare il trasporto degli atleti agli allenamenti e alle partite. Venendo così incontro alle esigenze delle famiglie e puntando sull’autonomia maggiore possibile dei ragazzi e delle ragazze disabili. A decine impegnati nelle 14 squadre attive nel cremonese.

 

Il progetto di Associazione Baskin ha ricevuto così da Fondazione Città di Cremona un finanziamento complessivo di 2500 euro. Fondi che, nell’intento dei volontari e dei responsabili, aumentano ancor di più lo spirito di squadra tra gli atleti, disabili e non, maschie e femmine. Più tempo passato insieme, a stretto contatto anche fuori dal campo. Ennesimo antidoto che questo sport ha prodotto sin dalla sua fondazione contro il rischio di isolamento dei ragazzi più fragili. Siamo nei primi anni Duemila, alla scuola media Virgilio, quando un genitore, Antonio Bodini, e un prof di ginnastica, Fausto Capellini, (oggi presidente e vicepresidente dell’Associazione Baskin) hanno iniziato a pensare a uno sport davvero inclusivo.

 

E lo si nota assistendo alle partite organizzate a Cremona nella palestra Barbieri di via XI febbraio. Il Baskin, con due canestri aggiuntivi ai lati del campo, non si riassume certo in uno sport per disabili. «Giocare tutti insieme non solo è possibile, ma è anche divertente. Questo è il nostro messaggio». Insieme a Bodini sono in tanti sugli spalti per le prime partite del campionato di Baskin 2017/2018 della sezione Lombardia Sud-Est. Competizioni dove, tra agonismo e fair play, chiunque può fare la differenza. Qualsiasi giocatore che, sulla base delle proprie capacità, viene messo nelle condizioni di dare il proprio 100%.

 

Con il progetto “Vengo anch’io! Sì, tu sì!” sostenuto da Fondazione, l’Associazione Baskin sostiene le spese necessarie per le proprie attività. Aggiunge Bodini: «Uno dei servizi che crediamo di aver fatto per la società è stato dimostrare che l’inclusione dentro e fuori dal campo non è affatto un’utopia». Più difficile invece la collocazione del Baskin nel mondo dei comitati. «Siamo come in un limbo - spiega Antonio Cigoli, coordinatore della sezione Lombardia Sud-Est - perché non rientriamo né nel Comitato Olimpico Internazionale, né nel Comitato Italiano Paralimpico». Ecco dunque il passaggio culturale necessario che le voci del Baskin reclamano: giocare tutti, insieme, è prima di tutto sport.

 

11/09/17

Sulla strada del lavoro: alla Cooperativa Nazareth il progetto per gli stranieri neomaggiorenni

È come interrompere non una, ma tante lezioni. Pratica e teoria. Tavolate di ragazzi ai corsi di italiano con maestre volontarie. Via vai di giovani, italiani e stranieri, che a metà mattina animano il centro diurno Giona, al civico 81 di via Bonomelli. Attività creative, laboratori. Mentre stropicciano la tastiera, gli operatori salutano chi arriva a piedi o in bici. Intanto fuori, nel cortile, è imbastito il mercatino con frutta e verdura biologiche appena arrivate da Rigenera, l’azienda agricola appena fuori città dove si impara sporcandosi le mani di terra.

 

La Cooperativa Nazareth lavora ogni anno, da più di quindici, con i giovani svantaggiati, soprattutto migranti, minori non accompagnati ospitati a Cremona in varie strutture. Qui loro hanno un porto sicuro dove attrezzarsi per il mare dell’età adulta. La ricerca di un lavoro, per loro extracomunitari è la condizione necessaria per rimanere in Italia dopo i diciotto. Percorso che tanti di loro non potrebbero compiere senza la patente della macchina da inserire nel curriculum. La Fondazione Città di Cremona ha premiato così il progetto “sulla strada del lavoro”, da otto anni una collaborazione tra la Cooperativa Nazareth e un’autoscuola cremonese.

 

Questa è l’opportunità per i neomaggiorenni. «Pochissimi hanno frequentato le scuole, alcuni arrivano in Italia analfabeti» ci racconta Francesco Iacchetti, psicologo con anni di esperienza nel mondo del no-profit. «Quello che noi facciamo è dargli strumenti necessari. Come la possibilità di prendere la patente. Senza non potrebbero neanche sperare in un tirocinio nel settore dei traslochi o della pulizia del verde. Per i lavori alla loro portata saper guidare è indispensabile». “Sulla strada del lavoro” della Cooperativa Nazareth è rientrato così tra i quattro progetti che la Fondazione Città di Cremona ha finanziato - questo nello specifico con 7mila euro - per l’interesse e l’impegno dimostrati sul tema dell’inserimento lavorativo e dell’integrazione sociale. Corsi di teoria e pratica alla guida che potrebbero aprire le porte per un tirocinio, magari in una ditta di traslochi o da un fruttivendolo. E in cantiere, per il futuro, anche corsi di informatica presso il centro Giona, dove insegnare i rudimenti del digitale.

 

«Col Consorzio Mestiere li mettiamo in contatto coi datori di lavoro, facciamo corsi. Compiliamo curricula, li orientiamo. A gennaio abbiamo attivato 13 tirocini e 5 sono già diventati posti di lavoro, uno a tempo indeterminato». Tono ottimista quello di Carlo Bassignani, altro operatore della Nazareth specializzato nei processi che accompagnano i minori stranieri verso l’autonomia. «Non sempre è facile. C’è chi arriva in Italia con un’esperienza di lavoro. Uno dei nostri ragazzi faceva il carrozziere in Egitto. Ma per ricevere il permesso di attesa occupazione del ministero a volte aspettano un anno intero. È un limbo».

 

Circa 60 tra minorenni o neomaggiorenni stranieri che orbitano attorno alla Cooperativa Nazareth. Quest’anno molti sono arrivati dal Kosovo o dall’Albania. Poi con le ondate migratorie dal Maghreb o dal centro Africa. Coi progetti e le varie attività sperano in un futuro migliore. Magari per far felici anche le famiglie nel paese d’origine. Tema delicato come sottolinea Bassignani. «I rapporti coi genitori non sempre sono facili. Noi operatori non abbiamo contatti con loro, ma in certi paesi è normale che un bambino di 10 anni lavori. Spendono tanto per far venire i figli in Italia e si aspettano che trovino subito occupazione. E se non trovano qualcosa pensano che stiano facendo la bella vita». Le lezioni continuano al civico 81, l’ex seminario dei Saveriani approdo ogni giorno tra la Cooperativa Nazareth e le altre realtà ospitate di un migliaio di persone. «Non è un ghetto, ma un luogo di incontro per chi è in difficoltà», dicono quelli del centro diurno. Sopra la porta d’ingresso, c’è un simbolo a riassumere la loro missione: la balena che riportò il profeta Giona sulla propria strada.

01/09/17

Tennis in Carrozzina: la Fondazione sostiene il progetto sociale

Non è soltanto uno sport, ma un vero e proprio progetto sociale. Oltre al sano agonismo tra gli atleti e ai verdetti del campo, in pochi anni il tennis in carrozzina ha arricchito la cittadinanza cremonese con incontri scolastici, convegni e tante preziose esperienze di volontariato. La Fondazione Città di Cremona, come espresso nella Relazione di Missione 2016, aveva deliberato - premiando tante iniziative sul territorio - un contributo economico di 2mila euro per il progetto tennis in carrozzina della Canottieri Baldesio dove anche quest’anno da giovedì 7 a domenica 10 settembre è in programma il Torneo Internazionale Future Maschile di Tennis in Carrozzina.

 

Ne abbiamo parlato con gli organizzatori del torneo, quarta edizione quest’anno, Alceste Bartoletti e Roberto Bodini. Entrambi soddisfatti della credibilità maturata dalla città di Cremona e testimoniata dagli apprezzamenti in primo luogo degli atleti. Centinaia, che Bartoletti ha imparato a conoscere fin dalla Coppa del Mondo di Tennis in Carrozzina ospitata sempre dalla Baldesio nel 2008. «Questo sport è il più praticato al mondo dai disabili in carrozzina: 10mila atleti, di cui 200 in Italia. Al torneo avremo in tabellone i primi cinque a livello nazionale». Piena la sintonia con la Fondazione Città di Cremona sui temi dell’assistenza ai disabili con riguardo soprattutto verso l’assistenza e l’inclusione sociale delle persone. Spiega Bodini: «i costi di quelle carrozzine vanno dai 4mila euro in su. È anche grazie a bandi come il vostro che garantiamo l’attrezzatura necessaria ai nostri atleti».

 

Iniziative sociali come quelle del Tennis in Carrozzina hanno convinto la Fondazione Città di Cremona proprio sulla base delle conquiste che eventi simili garantiscono in campo educativo e politico. Decine gli studenti delle superiori che saranno coinvolti come volontari alla quarta edizione del torneo. Poi gli autisti e gli interpreti, che accoglieranno i tanti atleti stranieri (37 iscritti al tabellone, poco più della metà italiani). E infine gli studenti del corso di laurea in Fisioterapia dell’Università degli Studi di Brescia che presteranno le proprie competenze agli sportivi.

22/05/17

Salute Mentale "Supporto tra pari" - assegnate le borse di studio agli (esp)perti

Lo scorso 17 maggio, nell'ambito del progetto "Costruzione di percorsi di aiuto tra pari nell’assistenza domiciliare di persone affette da disturbi psichici”, che è stato finanziato dalla Fondazione Città di Cremona, sono state consegante le borse di studio ai partecipanti che hanno portato a termine il corso formativo 'Diventare esperto in supporto tra pari', organizzato dall'Asst Cremona.

27/03/17

Bando "Cremona accessibile"

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Città di Cremona, nella seduta del 14/3/17, ha deciso di sostenere gli interventi di cui alla tabella qui sotto scaricabile.

27/03/17

Progetti "liberi" in linea con gli scopi della Fondazione

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Città di Cremona, nella seduta del 14/3/17, sulla scorta dei criteri stabiliti dal "Regolamento per la concessione di contributi a favore di progetti sociali" ha deciso di sostenere le iniziative di cui alla tabella qui sotto scaricabile.

27/03/17

Assistenza alle persone disabili con particolare attenzione ai servizi alternativi e all'inclusione sociale

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Città di Cremona, nella seduta del 14/3/17, sulla scorta dei criteri stabiliti dal "Regolamento per la concessione di contributi a favore di progetti sociali" ha deciso di sostenere le iniziative di cui alla tabella qui sotto scaricabile.

27/03/17

Inserimento lavorativo e di integrazione sociale di persone in condizione di svantaggio con particolare riguardo ai giovani anche mediante stage e tirocini lavorativi

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Città di Cremona, nella seduta del 14/3/17, sulla scorta dei criteri stabiliti dal "Regolamento per la concessione di contributi a favore di progetti sociali" ha deciso di sostenere le iniziative di cui alla tabella qui sotto scaricabile.

25/05/16

PREMIO BARBIERI 2016

Anche il Vescovo di Cremona, Mons. Antonio Napolioni, ha inviato il suo saluto.

25/05/16

PREMIO BARBIERI 2016

Di seguito le immagini della premiazione avvenuta nel Cortile Federico II.

25/05/16

ASSEGNAZIONE PREMIO BARBIERI 2016

La Commissione incaricata di valutare le iniziative presentate alla Fondazione, formata dal Sig. Sindaco del Comune di Cremona, Prof. Gianluca Galimberti, dal rappresentante del Vescovo, Mons. Ruggero Zucchelli, dal Dirigente Scolastico del Liceo "D. Manin", Prof.ssa Mirelva Mondini, dalla Presidente e dal Segretario Generale della Fondazione Città di Cremona, Avv. Uliana Garoli e Avv. Lamberto Ghilardi, ha deciso di premiare i tre progetti presentati che hanno saputo tradurre in termini fattivi gli obiettivi del Premio nell'ambito della solidarietà verso gli emarginati, della fragilità minorile e dell'impegno civile.

Le tre realtà premiate sono:

DRUM BUN - BAMBINI FUTURO DEL MONDO

DUILIO D'AMBROSIO dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII di Crema

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "A. GHISLERI" di Cremona

20/11/15

BANDO SOCIO SANITARIO. EROGAZIONE BENEFICI.

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Città di Cremona, nella seduta del 4/11/15, sulla scorta dei criteri stabiliti dal "Regolamento per la concessione di contributi a favore di progetti sociali" ha deciso di sostenere le iniziative di cui alla tabella qui sotto scaricabile.

20/11/15

BANDO INSERIMENTO LAVORATIVO E INTEGRAZIONE SOCIALE. EROGAZIONE BENEFICI.

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Città di Cremona, nella seduta del 4/11/15, sulla scorta dei criteri stabiliti dal "Regolamento per la concessione di contributi a favore di progetti sociali" ha deciso di sostenere le iniziative di cui alla tabella qui sotto scaricabile.