Si amplia l'aiuto alle donne vittime di violenza: Aida lancia 'casa Alice'
Sta prendendo forma l'ultimo progetto promosso da Aida (associazione donne antiviolenza) in collaborazione con altre realtà del territorio per dare concretezza all'aiuto alle donne vittime di violenza. E' quasi operativa 'casa Alice', un progetto che lo scorso luglio ha partecipato ad un bando regionale di sostegno al Terzo Settore, realizzato da Aida insieme ad altre due realtà cremonesi, Rete Donne e Donne Senza Frontiere. Grazie ad un contributo regionale di 24mila euro integrato con fondi propri, è stata allestita una casa per la semiautonomia di donne, con o senza figli, in uscita da sistemazioni tipo 'case rifugio' (una di queste è gestita direttamente da Aida) dove le donne vittime di violenza vengono assistite per superare la fase più critica. La seconda fase consiste nell’aiutarle a recuperare una vita propria di relazioni e di lavoro, e in questo consiste questo nuovo percorso, che prevede la presenza di educatori alcune ore al giorno, oltre ai vari tipi di supporto previsti in caso di necessità.
Fondazione Città di Cremona ha messo a disposizione in affitto un proprio immobile in ottime condizioni e ha supportato, congiuntamente al Comune di Cremona, la presentazione del progetto in Regione.
"Con questa somma - ci spiega Elena Guerreschi, presidente di Aida - riusciremo a finanziare per un anno le attività della casa, le spese fisse e le attività necessarie per supportare le donne. La casa può ospitare fino a 5 persone, preferibilmente dello stesso nucleo famigliare. Per allestirla ci siamo mobilitate in primis come donne, andando a cercare mobili usati in buone condizioni. Il volontariato al femminile è sempre molto attivo quando si tratta di queste iniziative, mostrando grande interesse per questo progetto. Rete Donne si farà carico delle attività di sensibilizzazione, sperando che si possano svolgere in presenza; Donne senza frontiere offrirà supporto e per quanto riguarda la gestione avremo la collaborazione della cooperativa Cosper”.
L'alloggio, il cui indirizzo non sarà divulgato per ovvie ragioni, potrà accogliere donne inviate dai Servizi Sociali, ma si struttura in primis come una sistemazione in continuità con il rifugio gestito dalla stessa Aida. "Dopo aver fatto un primo percorso di protezione anche dal punto di vista psicologico ed avere elaborato i fatti, sappiamo che la donna ha la necessità di rafforzarsi e di continuare una progettualità per poter acquisire tutte quelle risorse che le consentano di diventare effettivamente autonoma. E' il primo progetto del genere di cui ci occupiamo e siamo consapevoli di operare in un contesto in cui questo tipo di alloggi è scarso", afferma Guerreschi.
Il periodo di permanenza nella casa sarà variabile, ma lo scopo certamente non è la permanenza a lungo termine, il che non sarebbe neppure in linea con gli obiettivi del progetto. Un nuovo impegno dunque, per le 25 volontarie attive di Aida, associazione che l'anno prossimo festeggerà i 20 anni di vita e che solo quest'anno ha assistito 74 donne in difficoltà.
Per saperne di più su AIDA: www.aidacremona.it
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