Premi Barbieri: quest'anno sul podio altruismo, promozione stili di vita sostenibili e creatività
Un incoraggiamento alla creatività giovanile, ai gesti di altruismo disinteressato e all'impegno nel costruire un futuro sostenibile. Questi i messaggi che arrivano dall'ultima edizione del premio alla memoria di Attilio Barbieri assegnato da Fondazione Città di Cremona per ricordare, come vollero i suoi genitori, il sedicenne partigiano ucciso la mattina del 26 aprile 1945 in piazza san Luca.
Tre i riconoscimenti: al Centro Fumetto Andrea Pazienza, per il progetto "Fumetto Live"; a Miriam Federici per la divulgazione di stili di vita sostenibili nelle scuole; a Diego Nodemi, studente del liceo Artistico Stradivari per il sostegno che offre a un compagno con particolari fragilità.
"Anche quest’anno il ricordo di Attilio Barbieri è l’occasione per fare emergere dalla nostra comunità quelle energie e sensibilità di cui sono portatori i giovani, che speriamo siano di esempio e modello per altri", così Uliana Garoli, Presidente di Fondazione Città di Cremona, ha introdotto la mattinata affiancata dai componenti di commissione: l'assessore alle Politiche Sociali Rosita Viola, il delegato del vescovo mons.Ruggero Zucchelli, la professoressa Chiara Ghezzi del liceo Classico Manin, il segretario generale di Fondazione Lamberto Ghilardi e il sindaco Gianluca Galimberti.
"La nostra città ha bisogno di giovani", ha detto quest'ultimo, "della loro energia e passione. Tutti i progetti presentati sono importanti, dalla promozione che viene fatta a quanto di bello avviene nella nostra città, attraverso linguaggi nuovi; all'attenzione all'ambiente perchè qui si gioca il futuro della nostra civiltà, servono gli studi e la ricerca ma anche il cambiamento degli atteggiamenti personali; fino al mettersi a disposizione degli altri in maniera gratuita.
A ritirare il premio per il Centro Fumetto, il responsabile Michele Ginevra: "Fumetto Live - ha detto - è un'iniziativa che coinvolge una ventina di giovani fumettisti, presenti con i loro cavalletti per catturare momenti particolari durante le manifestazioni di maggior richiamo, ad esempio la Festa del Torrone, il Porte aperte festival, o come accaduto durante il 90° anniversario dell'Avis. Un modo per stimolare il protagonismo dei ragazzi nella vita della città al tempo stesso promuovendola all'esterno, vincere la timidezza, premiare la creatività". Un assaggio della qualità del loro lavoro durante la consegna dei premi è stato offerto da Emma e Martin, fumettisti emergenti. Il disegno di Emma ritrae una surfista: "quando si ha una passione è giusto cavalcare l'onda", ha spiegato.
"Questo premio è un incoraggiamento ad andare avanti in questa direzione - ha aggiunto Ginevra - In questi anni il Centro Fumetto è cresciuto molto, ha avuto una nuova sede, si è raccordato sempre più con le politiche educative e sociali oltre che culturali del Comune, dando la possibilità ai giovani di essere presenti in un mondo che troppo spesso li colloca ai margini".
Miriam Federici, studentessa di Lettere, è stata segnalata dall'Associazione "Città Rurale", organizzazione di volontariato che insieme ad altre e al Politecnico ha realizzato il ciclo di incontri al Teatro Filodrammatici "Camminare su un filo di seta" su temi quali clima, biodiversità, sostenibilità energetica. Socia volontaria della cooperativa Sociale Nonsolonoi, si occupa di diffondere i prodotti e i principi del commercio equo e solidale.
In questo ambito nell’anno scolastico 2022/23 ha contribuito a un percorso formativo in una classe del Liceo scientifico Aselli, che trattava la filiera produttiva nella moda Fast Fashion per invitare gli studenti a riflettere sulle conseguenze ambientali dell’abbigliamento e sull’impatto che ha nelle vite delle operaie tessili nel sud-est asiatico.
Nell’anno scolastico 2023/24 ha realizzato e condotto progetti presso il Liceo Manin, l’Istituto Romani di Casalmaggiore e in alcune scuole primarie nell’ambito dell'iniziativa del Comune di Cremona "Il Tempo Credibile", che affronta il tema dell'alimentazione da diversi punti di vista.
"Mi commuove pensare ad Attilio Barbieri, studente del Manin, che ha vissuto gli anni della scuola nel periodo della guerra", ha detto Chiara Ghezzi nel consegnare il premio. "Una scuola depauperata, irregimentata, in un'epoca in cui ai giovani non erano date possibilità di partecipazione. Lui ha voluto prendere parte alla vita del suo tempo, mettendo a rischio la propria. Il Liceo Manin oggi è molto diverso da allora, mi piace pensare che sia ancora una scuola che muove le intelligenze e suscita le passioni dei giovani".
A presentare Diego Nodemi, studente della 5^ C figurativo del liceo artistico Stradivari, è stata la professoressa Maria Anna Ieluzzi. La motivazione del premio: "Lo studente ogni giorno compie piccoli gesti quotidiani che mirano al coinvolgimento, nella vita sociale e amicale all’interno della comunità scolastica, del compagno di classe che presenta particolari fragilità, creando un ambiente in cui il compagno riesce a realizzare appieno i propri interessi e le proprie attitudini, dando esempio di un atteggiamento inclusivo attivo e propositivo, permettendo la partecipazione del ragazzo alla vita sociale del resto della classe".
A consegnare il premio, Fiorenzo Bassi, presidente dell'associazione Lazzaro Chiappari che riunisce gli ex alunni dell'orfanotrofio. Nell'anno del centenario di fondazione si è così voluto ricordare il generoso contributo della famiglia di Attilio Barbieri per i giovani in difficoltà, attraverso la costruzione del Centro Barbieri dove confluirono i ragazzi dell'orfanotrofio, attualmente ospitati nelle comunità per minori.
"Senza giustizia non c'è pace", così mons. Zacchelli ha chiuso il suo intervento citando una famosa frase di don Primo Mazzolari, come riflessione sul dramma della guerra che sta coinvolgendo tanti giovani a pochi passi da noi.