Gestione virtuosa della cosa pubblica. L’incontro di Cottarelli con i cremonesi
«Sono tornato in Italia anche per sensibilizzare più persone possibili sul debito pubblico, un macigno di cui dobbiamo occuparci per una gestione della cosa pubblica più giusta ed equa». Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio Economico dell’Università Cattolica di Milano, ha incontrato la cittadinanza cremonese riunitasi in un appuntamento organizzato e voluto dai comitati di quartiere e intitolato “La cultura della gestione virtuosa della cosa pubblica”. Presenti all’Oratorio del Boschetto anche il sindaco Gianluca Galimberti e la presidente di Fondazione Città di Cremona Uliana Garoli, moderatrice del dibattito.
Cottarelli ha parlato a tutto campo della gestione della cosa pubblica e delle azioni che si potrebbero mettere in campo perché diventi più virtuosa. «Gli sprechi complessivi ammontano a circa 5 miliardi di euro – ha calcolato Cottarelli - su una spesa complessiva statale di 820 miliardi sembrano poca cosa, ma è una questione qualitativa». Già commissario alla spending review, Cottarelli ha parlato a braccio, entrando nel merito dei programmi politici che promettono maggior spesa e indebitamento. «La crisi economica degli ultimi dieci anni è figlia proprio di una gestione sbagliata dei conti».
All’incontro molto partecipato dalla cittadinanza, Cottarelli ha discusso anche dei mali dell’economia italiana, dalla corruzione all’eccessiva burocrazia fino all’evasione fiscale. «Il rispetto delle regole da parte di tutti avrebbe effetti enormi e positivi sull’economia e sulla società». Ecco perché l’economista, oggi anche Visitor Professor alla Bocconi di Milano, ritiene che si debba puntare molto, senza mai tagliare, sulla scuola e sull’educazione civica.
Fondazione Città di Cremona ha partecipato all’incontro, portando nel dibattito l’esperienza di un Ente che ha nella propria missione la gestione migliore possibile delle risorse che vanno destinate al territorio e ai suoi abitanti. «Siamo l’esempio di cosa si può fare per la comunità», ha dichiarato la presidente Garoli, che ha poi sottolineato la generosità dei cremonesi, ricordando i lasciti Raspagliesi e Somenzi, gli ultimi in ordine di tempo che si rivolgono alle esigenze e ai bisogni della popolazione più anziana. «La cura della cosa pubblica si fa a livello di amministrazione – ha ricordato infine il sindaco Galimberti – ma anche noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte tutti i giorni».