13/03/25

RAFFAELLA COLACE NOMINATA CONSERVATORE DEI BENI ARTISTICI

E' Raffaella Colace il nuovo conservatore della collezione dei beni artistici di Fondazione Città di Cremona. "Sono molto contenta di questo incarico perchè vedo la possibilità di mettere in campo e fare tesoro di tutte le esperienze acquisite", afferma.

"Il patrimonio di Fondazione Città di Cremona si distingue da altre realtà simili per la ricchezza di opere d'arte custodite: non solo ritratti di donatori e benefattori, ma pregevolissimi dipinti. Notevole il corpus dei pittori cremonesi del Novecento, un capitolo da scoprire e riscoprire sempre più. Come quello della scultura, di cui anche Fondazione possiede significative testimonianze".

Tra le priorità del nuovo incarico, la catalogazione delle opere attraverso sistemi digitali- informatici in modo da avere uno strumento agile che possa essere aggiornato e sia facilmente fruibile da studiosi e studenti in un circuito sovraprovinciale.

“E' questo il primo importante atto che questo consiglio di amministrazione realizza dal suo insediamento e porta a conclusione l’iter avviato nel precedente mandato”, afferma Giuseppe Foderaro, presidente di FCC. “Non si tratta soltanto della scelta di un collaboratore, ma è significativo della forte volontà di valorizzare il patrimonio artistico dell’ente, di renderlo conosciuto e fruibile".

Cremonese, Raffaella Colace si è laureata in Lettere moderne all'Università Cattolica di Milano con una tesi sul pittore settecentesco cremonese Giacomo Guerrini, di cui sono stati relatori i professori Miklós Boskovits e Marco Bona Castellotti.
 
I suoi studi sulla pittura cremonese la portano ad approfondire in seguito l'opera del pittore Robert de Longe, fiammingo attivo in città a cavallo tra Seicento e Settecento, a cui è dedicata la tesi di specializzazione, con relatori i professori Bert W. Meijer e Luigi Spezzaferro. Con questo lavoro Colace vince il XL Premio Agostino Gemelli come migliore specializzata per l'anno 1999. Sull’attività cremonese del De Longe pubblica un volume monografico negli “Annali della Biblioteca” e, nel 2012, contribuisce ampiamente al corposo volume sul pittore curato da Ferdinando Arisi. L'interesse per la pittura di area fiamminga e olandese sfocia in una duratura collaborazione con l’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze, diretto dallo stesso Meijer. In questo ambito diventa membro dell’International Council for Curators of Dutch and Flemish art (CODART).
 
Decolla così una carriera da libera professionista che vede Raffaella Colace collaborare come consulente per collezionisti privati, case d’asta, istituti bancari ed enti. È particolarmente attiva a Milano, ricevendo incarichi dal Comune per la catalogazione dei dipinti delle Civiche Raccolte d’Arte e, in tempi recentissimi, delle sepolture del Cimitero Monumentale, dove acquisisce competenze specifiche nel campo della scultura. Collabora nel frattempo a cataloghi di mostre e musei (Pinacoteca Ambrosiana, Poldi Pezzoli, Pinacoteca del Castello Sforzesco, Museo di Castelvecchio, Pinacoteca Tosio Martinengo ecc.) e partecipa a convegni nazionali e internazionali (Milano, Utrecht). All’attività di ricerca scientifica e di catalogazione, affianca esperienze editoriali e organizzative, rivestendo incarichi di segreteria scientifica in occasione di mostre a Palazzo Reale (2002) e a Palazzo Pitti (2008).
 
Uno sguardo internazionale che non le ha mai fatto dimenticare Cremona, dove ha collaborato per anni alla catalogazione dei beni artistici della Diocesi, "un'esperienza molto importante e formativa", e dove ha curato nel 2011 e nel 2012 per Cremonabooks due volumi sugli artisti cremonesi del '700 e del '900. Dal 2019 al 2023 ha inoltre diretto la galleria d'arte Il Triangolo.