La collezione d'arte si arricchisce: donato busto di Priori e tavola di Toninelli
Si arricchisce di nuove donazioni la collezione artistica del ‘900 cremonese di Fondazione Città di Cremona. Martedì 28 marzo presso la sede di piazza Papa Giovanni XXIII, sono stati firmati gli atti per l’acquisizione di un quadro del periodo sperimentale di Gianni Toninelli e del bronzo raffigurante la testa del pittore Giacomo Balestreri, opera del 1964 - 65 di Ercole Priori.
Presenti alla firma, Uliana Garoli Presidente di Fondazione Città di Cremona; Fiorenzo Bassi, vice Presidente; Tiziana Cordani, Conservatore delle Collezioni artistiche della Fondazione. Mario Mangiarotti, che per decenni ha tenuto nel proprio studio la grande tavola di Toninelli, ha inoltre donato un'altra opera di quest'ultimo, la prova di stampa incompleta di una serigrafia del 1974 raffigurante una figura femminile; mentre Ottorina Dernini, nipote di Balestreri, oltre al busto dello zio ha voluto donare un leggio intagliato e un tavolino risalenti al periodo tra le due guerre mondiali, testimonianze dell'alto livello a cui era arrivato l'artigianato artistico cremonese nella prima metà del Novecento.
Alla breve cerimonia hanno preso parte anche l'autore della tavola, Gianni Toninelli, e Arnaldo Scazzoli, presidente dell'associazione ex alunni dell'orfanotrofio Lazzaro Chappari, di cui Mangiarotti è consigliere.
Donazioni che significano la fiducia riposta nella Fondazione, ente che anche attraverso il proprio patrimonio artistico - ha evidenziato Garoli - persegue l'obiettivo di sostenere i settori più fragili della società. "Quando si acquisisce una nuova opera d'arte - ha detto Cordani - essa diventa un bene pubblico che può essere fruito da tutti e rappresenta un incentivo a sentirsi parte di una comunità".
Cordani ha descritto il valore artistico delle opere donate e al tempo stesso quello umano, grazie alla conoscenza diretta degli artisti che frequentavano lo studio del padre Sereno, "il più bravo, sicuramente il più importante e qualificato ad operare - cosi lo ha ricordato Toninelli, suo allievo - Un pittore di qualità superiore, un maestro nella tarsia, nell'affresco, nel mosaico, nella ceramica".
Il busto realizzato da Priori, identico a quello che si trova sulla tomba dell'artista al cimitero di Cremona, è un ritratto fedele che esalta "la signorilità di questo pittore che ha trovato la sua cifra stilistica soprattutto nei paesaggi. Gran parte dei ritratti realizzati da Priori assomigliano all'artista più che al raffigurato - ha detto Cordani - Questo invece è molto veritiero e articolato, ci mostra un viso asciutto, una figura elegante che rispecchia la grande sensibilità dell'artista raffigurato e la sua eccezionale squisitezza d'animo.". Formatosi all'Accademia Carrara di Bergamo e poi perfezionatosi all'Accademia di Belle Arti a Roma, Balestreri ha occupato un ruolo significativo accanto ai Maestri del primo Novecento cremonese, Biazzi Botti, Vittori. "La forte somiglianza e l’elegante plasticismo del ritratto - ha aggiunto Cordani - collocano questa realizzazione di Priori tra le sue cose più equilibrate ed armoniose nel campo della ritrattistica".
E’ invece Mario Mangiarotti, socio dell’associazione Lazzaro Chiappari, a donare la tavola a tema astratto di Gianni Toninelli, artista talentuoso e schivo, per lungo tempo restauratore nella Pinacoteca del museo civico di Cremona. Un’opera di grandi dimensioni, originariamente parte di un trittico oggi disperso, tutto giocato sul bianco, il rosso e l'argento, risalente al 1969, periodo in cui l'artista sperimentava l'astrattismo. L'idea iniziale era quella di rappresentare il cranio di un falco, una sorta di "metamorfosi biologica" fatta di rifiuto della forma e strutture fantastiche.
"Successivamente - ha spiegato la conservatrice - Gianni ha esplorato differenti percorsi, partendo dalla lezione degli antichi appresa proprio nello studio di Cordani. Gli sono grata per la fedeltà, la coerenza con cui ha conservato la memoria di mio padre, segno di un senso di appartenenza a un mondo che non esiste più.
Ho afferrato al volo la possibilità di avere un'altra sua opera, molto diversa da quella che già appartiene alla nostra collezione, il piccolo dipinto 'Cras', improntato invece al naturalismo"
"Ammirevole - ha aggiunto poi - è la grande capacità di Gianni di imparare, interessarsi, essere curioso. Ha continuato a studiare e studia ancora. Per questo è interessante vedere come un autore vada a cercare nuovi linguaggi, anche attraverso riflessioni come questo quadro, esemplificativo di un'epoca, quella degli anni '60 e '70 cremonesi, di cui si hanno scarse testimonianze".
Dal canto suo Toninelli ha rievocato l'episodio in cui Sereno Cordani passò nel suo studio e vide la grande tavola in lavorazione: "Fu lui a convincermi a partecipare con il polittico a una mostra a Roma".
Parole di soddisfazione sono giunte dal presidente dell'associazione Lazzaro Chiappari Arnaldo Scazzoli: "Mario Mangiarotti è consigliere della nostra associazione, legata a Fondazione Città di Cremona da un rapporto storico, che poi conduce a gesti come quello di oggi. Ringrazio di cuore la presidente Uliana Garoli e la professoressa Cordani per essersi occupate di tutta la parte burocratica di questa donazione, ulteriore arricchimento di una raccolta del '900 cremonese che è valido argomento, per chi verrà dopo di noi, per portare avanti quello che siamo stati".
Le opere dovranno ora trovare la giusta collocazione: più semplice quella del busto, più complicata quella della tavola di Toninelli viste le grandi dimensioni, ma la Fondazione si è impegnata a trovare quella più idonea.