CANTIERE APERTO ALLA PALAZZINA SOLDI DI CREMONA SOLIDALE
Tornano i grandi cantieri a Cremona Solidale. A distanza di anni dall’ultimo, che ha riguardato la palazzina di riabilitazione e cure intermedie, è in pieno svolgimento il recupero dell’ala settentrionale della palazzina storica Soldi, dove si trasferiranno Centro Diurno Integrato e Centro Diurno Alzheimer (piano terra) e Comunità Duemiglia (primo piano).
Un intervento che la Fondazione ha fortemente voluto ai fini della conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio: “Il complesso di quello che per i cremonesi è ancora il vecchio ‘soch’ – afferma Uliana Garoli, presidente di Fondazione - è la parte più consistente del nostro patrimonio, ma è importante anche da un punto di vista affettivo per la comunità cremonese. E’ importante perché è un luogo di cura e di attenzione alla persona e le due cose, attenzione al patrimonio e cura delle persone, per noi sono strettamente intrecciate. Nessuno poteva immaginare l’importanza di una ristrutturazione simile prima della pandemia, adesso ci si è resi conto che l’adeguatezza degli spazi è necessaria anche ai fini di sicurezza e salute”.
Un progetto pronto ormai da un paio di anni, appaltato per 3,5 milioni, Iva inclusa alla Paolo Beltrami Costruzioni Spa, i cui costi sono però lievitati a oltre 4 milioni. Il finanziamento avviene in parte con l’eredità pervenuta dal gioielliere Luciano Somenzi, e per la parte più consistente con fondi propri della Fondazione Città di Cremona. Gli arredi degli interni saranno invece a carico dell’azienda Cremona Solidale.
IL PROGETTISTA - E’ l’architetto Massimiliano Beltrami a spiegare le caratteristiche dell'intervento: “I nodi principali sono stati determinati dal fatto che tutto l’immobile è vincolato, sia nella parte centrale dell'Ottocento, sia nelle due addizioni negli anni Trenta e Sessanta. Abbiamo interloquito con la Soprintendenza in varie occasioni e siamo arrivati ad una sintesi.
Abbiamo dovuto migliorare il progetto dal punto di vista sismico con interventi strutturali molto consistenti e lo abbiamo aggiornato dal punto di vista impiantistico: parte strutturale e impiantistica hanno generato l’intervento di carattere architettonico conseguente.
Non si sono potuti fare interventi consistenti dal punto di vista dell'isolamento termico e solo nella parte più recente siamo intervenuti con isolamento interno. I generatori di calore sono di ultima generazione, molto performanti. Oltre alla Soprintendenza, abbiamo dovuto soddisfare anche le richieste degli altri enti autorizzatori, Ats a Vigili del Fuoco”.
I LAVORI - L’intervento mira a recuperare parte dell’edificio esistente (Lotto 1) proponendo soluzioni architettoniche, strutturali e tecnologiche che non intacchino l’originalità del complesso, ma che garantiscano le migliori condizioni di comfort ambientale attraverso significativi incrementi di isolamento acustico, di efficienza energetica e di sicurezza.
La porzione di edificio oggetto di intervento è stata sottoposta ad interventi di consolidamento strutturale necessari per il raggiungimento del miglioramento sismico e riguardano circa 3000 mq (piani terra e primo) oltre a ulteriori 4000 distribuiti tra secondo piano, interrato e sottotetto che al momento non saranno utilizzati.
Una delle numerose opere di consolidamento strutturale è consistita nel collegamento tra muro e solaio, tramite posa di rete in fibra di basalto e geomalta e barre d’acciaio. Le mattonelle originarie sono state tolte per poi essere riposizionate. Consolidati i muri perimetrali con la creazione di una seconda parete portante di laterizi solidale a quella esistente.
Ulteriori limiti agli interventi hanno riguardato la parte storica nella quale verranno posate delle catene all’intradosso delle volte.
I serramenti saranno tutti sostituiti con nuovi infissi in legno, dotati di zanzariere e sistemi di oscuramento sul lato dove non esistono persiane. A completare l’intervento, la sistemazione delle facciate, mantenendo una differenziazione dei colori (più chiaro nella parte storica, più scuro in quelle novecentesche) che rispecchierà la situazione originaria.
CENTRI DIURNI E COMUNITA’ ALLOGGIO DUEMIGLIA - Il progetto è stato rivisto anche per adeguarlo alle nuove norme anti contagio emerse durante la pandemia, in materia di edilizia. Una delle modifiche effettuate, ad esempio, riguarda la disponibilità di un bagno privato per ciascuna camera della comunità del primo piano.
Entro i mesi estivi saranno terminati – consegna dei materiali permettendo – i lavori di rinforzo strutturale, quindi inizierà la fare di allestimento degli ambienti che dovrebbe concludersi nella tarda primavera del 2023.
Il nuovo ingresso sarà dall’ala nord, laterale rispetto all’entrata principale. Il piano terra sarà suddiviso tra Centro Diurno Alzheimer (20 posti) e Centro Diurno Integrato (60 posti). Nel primo saranno realizzati ampi spazi per il soggiorno e il pranzo, una palestra, un ambulatorio – infermeria, vari bagni per le diverse esigenze, un’ampia sala per il riposo quotidiano, una stanza dedicata alla terapia occupazionale, una per il porzionamento dei cibi e un ufficio.
Il Centro Diurno Integrato si svilupperà nella parte centrale più antica: anche qui ci saranno zona pranzo, soggiorno, riposo, ufficio e reception con soluzioni che consentono la posa delle reti tecnologiche senza intaccare le strutture murarie. Il CDI si estenderà fino alla zona adiacente alla chiesa: qui è previsto un locale per le terapie occupazionali, la palestra con spogliatoio, ambulatorio e stanze di servizio per ospiti e personale.
Al piano superiore troverà collocazione la comunità alloggio per anziani “Duemiglia” con una potenzialità complessiva di 24 posti. Un tipo di offerta che risponde ad un crescente bisogno di differenziare l’offerta socio sanitaria rispetto alla tradizionale R.S.A. (Residenza Sanitaria Assistenziale), per le persone la cui autonomia non è ancora compromessa.
Il secondo piano verrà lasciato a rustico: al momento non ci sono le risorse per realizzare una seconda comunità alloggio che tuttavia è nei programmi.
I SOGGETTI COINVOLTI NELLA RISTRUTTURAZIONE
Fondazione Città di Cremona: proprietaria dell’immobile, concesso in comodato d’uso gratuito a:
Azienda speciale comunale Cremona Solidale: soggetto gestore dei servizi
Arch. Massimiliano Beltrami, progettista
Arch. Marco Zaniboni, direttore dei lavori
Ing. Maurizio Marchisio, direttore lavori strutture
Tecnici dell’impresa appaltatrice Paolo Beltrami Costruzioni Spa:
Arch. Simone Pierluca, responsabile commessa
Geom. Renato Kaneklin, direttore cantiere
Arch. Rimi Janka, capo cantiere
Altre Figure coinvolte:
RUP (responsabile unico del procedimento): avv. Lamberto Ghilardi
Direttore Lavori Impianti Meccanici: p.i. Massimo Cozzoli
Direttore Lavori Impianti Elettrici: p.i. Roberto Tarletti
Coordinatore per la sicurezza: geom. Stefano Antonioli