Il Premio Attilio Barbieri si è fatto in sei: ecco le associazioni premiate per l'impegno con CremonAiuta
Hanno fatto la spesa e l'hanno consegnata casa per casa, hanno recapitato farmaci e risposto al telefono dando conforto a chi era particolarmente isolato durante il periodo del lockdown, hanno imbustato le mascherine che all'inizio erano merce rara, distribuendole agli ultra65enni della città e hanno anche regalato sorrisi. Hanno trasportato malati da casa all'ospedale o da un ospedale all'altro della Lombardia, nei giorni in cui per le strade non si sentiva altro che il suono delle sirene. Sono i ragazzi sotto i 28 anni che attraverso varie associazioni hanno preso parte alla rete di CremonAiuta, coordinata dal Comune di Cremona nell'emergenza del Coronavirus. A loro è stato dedicato quest'anno il Premio Barbieri, che valorizza l'impegno sociale dei giovani, mai così indispensabili nei mesi di marzo, aprile e maggio quando erano soprattutto i più anziani ad essere esposti alle conseguenze drammatiche del contagio.
I 12mila euro stanziati dalla Fondazione Città di Cremona per il Premio alla memoria di Attilio Barbieri, sono stati distribuiti a cinque associazioni di volontariato: Croce Rossa Italiana, Croce Verde, La Città dell'Uomo, Gli Amici di Robi, Auser Volontariato comprensorio Cremona; e alla Focr (Federazione oratori cremonesi) ciascuna delle quali, attraverso i propri responsabili, ha segnalato alla Fondazione i ragazzi più meritevoli. Una scelta difficile, a volte impossibile, perchè chi ha messo a disposizione parte del proprio tempo, sfidando il rischio del contagio, merita comunque il riconoscimento da parte della collettività cremonese.
A tutti loro la Fondazione dedicherà un omaggio il prossimo martedi 30 giugno, alle ore 11 presso il giardino di Casa Barbieri - Raspagliesi di via 11 Febbraio 60, con una breve cerimonia nel rispetto delle norme anti contagio, alla presenza della presidente della Fondazione Città di Cremona, Uliana Garoli e del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti.
Le storie di questi ragazzi, le loro emozioni, il loro sguardo sul momento più buio vissuto dalla città di Cremona da dopo la Guerra, saranno raccontati a puntate sul sito della Fondazione, www.fondazionecr.it.