08/03/19

In Fondazione festeggiato l'8 marzo con le storie inedite delle 'donne di Cremona'

Sala del Consiglio gremita, venerdì 8 marzo, per l'iniziativa di Centro Locale di parità, CrArt e Comune di Cremona che ha illustrato uno spaccato di vita cremonese nei secoli attraverso le biografie di donne poco o per nulla conosciute. "Le donne di Cremona, vite, storie e protagoniste in città" è il titolo della pubblicazione presentata dalla consigliera della Fondazione Paola Romagnoli e dall'assessore Rosita Viola. Il volume, curato da Elena Poli, guida turistica di CrArt, consiste in 15 schede che descrivono l'impegno femminile nel sociale e nella cultura nella nostra città, dal Cinquecento al secolo scorso. Tra le figure meno note portate alla luce, quella di Jole Rambelli, una delle prime scrittrici italiane di fantascienza, probabilmente l’unica ad occuparsi esclusivamente di questo genere, anche se l’attività principale fu quella di traduttrice di opere di scrittori statunitensi e inglesi, attività che la condusse anche ad una fitta corrispondenza con Isaac Asimov.

La pubblicazione è stata realizzata dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Cremona in collaborazione con l’Associazione CrArT-Cremona Arte e Turismo. Angela Bellardi della Società Storica Cremonese ha realizzato la scheda relativa a Paolina Ala Ponzone Cimino; Maria Luisa Corsi del Soroptimist Club di Cremona, quella di Rosa Mariani. Autori delle schede sono, oltre alle citate, Serena Carpaneto, Anna Adami, Tommaso Giorgi.

"La storia dell’umanità - ha detto Viola -  e della nostra città è fatta da donne e uomini che nella quotidianità hanno contribuito a renderla migliore. Questa pubblicazione raccoglie storie di donne che hanno operato per la comunità, ma anche per emanciparsi, donne che hanno contribuito, al pari degli uomini, allo sviluppo culturale, sociale, politico ed economico della nostra città. Esempi del passato di cui conservare memoria per il nostro futuro. Donne carismatiche, impegnate, con i loro talenti, i loro studi, le loro azioni, per la città e per chi la vive. Un lavoro di approfondimento e di sintesi, di divulgazione storica, con l’intento di restituire alla città nomi e volti. Non si tratta di ricostruire una storia di genere ma di riconoscere la vita e l’impegno di tante donne, un impegno poco noto e spesso sottaciuto. Semplici schede per invogliare chi legge a scoprire di più, senza la presunzione di essere esaustivo".

L'introduzione di Elena Poli ha preso le mosse dal panorama internazionale, da figure come quella di Olympe De Gauges, la donna che diede inizio al movimento del femminismo in tutta Europa, quando nel 1791 consegnò a Robespierre il testo della Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadinanza e fu poi ghigliottinata. "La storia stessa dell’Italia - scrive Poli -  e non solo, racconta di forti figure femminili che hanno agito per il bene comune del popolo, per la cultura e per la politica di quello che oggi possiamo chiamare stato italiano. Si pensi a Matilde di Canossa, Bianca Maria Visconti, Maria Montessori, senza dimenticare importanti donne della religione cristiana, a partire da Maria di Nazareth scelta per proteggere l’intera città di Cremona. La storia locale ricorda che proprio sotto il nome di Maria i nobili cremonesi si riunirono per organizzare e promuovere attività benefiche e culturali in favore del popolo, il Consorzio della Donna", a cui è dedicato il primo capitolo della pubblicazione.